di angelo perrone
Nel paese dei delitti senza colpevoli, la strage del 2 agosto 1980 ha la singolarità d’essere un evento sul quale molto si è indagato scoprendo esecutori e mandanti. Tuttavia rimane la convinzione che vi siano misteri irrisolti, legami con altre tragedie, come Ustica e il sequestro Moro. Soprattutto è inquietante che, pur a distanza di tanti anni, sia rimasto sconosciuto il movente di quel disegno terroristico
La strage di Bologna del 2 agosto 1980 fu il più grave atto di terrorismo verificatosi durante il dopoguerra nel mondo occidentale: 85 morti, circa 200 feriti. Dopo 40 anni, nonostante gli sforzi della giustizia, le sentenze definitive, le indagini in corso, permane la sensazione che ci siano dei misteri irrisolti, come del resto ha sottolineato anche il presidente Mattarella che – in occasione della ricorrenza – ha ribadito la necessità di “un impegno straordinario per l’accertamento della verità”. Mancano tasselli per capire quanto accadde quel sabato mattina?
Giovani e giovanissime erano in gran parte le vittime, ma ragazzi erano anche coloro che furono identificati come esecutori materiali della strage. Sembra quasi una “storia di ragazzi” dal volto tragico ed inquietante..
Circa la metà delle persone colpite aveva meno di trenta anni, erano giovani, giovanissimi, addirittura bambini.
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