di antonio caputo
Stamane, nel 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚, è mancato ai vivi nel sonno l’indimenticabile nostro faro, amico e Maestro, l’Avv. Bruno Segre, già partigiano combattente di Giustizia e Libertà.
La FIAP ammaina in segno di lutto le proprie bandiere che fecero capo alle Brigate Matteotti, Mazzini e Giustizia e Libertà, la meglio gioventù della lotta per la libertà, salutando con dolore e infinito affetto il partigiano avvocato Bruno Segre, combattente per la libertà.
Prigioniero dei fascisti repubblichini nelle prigioni torinesi di Via Asti e poi protagonista, sino all’ultimo giorno, di grandi battaglie civili, dal riconoscimento della legittimità dell’obiezione di coscienza al divorzio al fine vita, ingaggiate durante la sua professione di avvocato e, come giornalista, con il foglio laico, da lui fondato, “L’INCONTRO”.
Presidente onorario dell’Associazione del libero pensiero Giordano Bruno, co-fondatore e presidente onorario della Consulta torinese per la laicità delle Istituzioni, Presidente emerito della Socrem. Uomo di intelligenza, facondia, ironia straordinarie, oratore civile e forense travolgente e trascinante.
In prima fila si è battuto a lungo perché la città di Torino istituisse un sito museale di valorizzazione della Resistenza in Via Asti ove fu prigioniero politico quale partigiano ed ebreo dei fascisti della Repubblica sociale. Ci ha onorato e fatto dono per tanti anni della sua amicizia e tante sono state per lustri le iniziative condivise.
Lo ricordiamo sul palco di Piazza Castello a Torino, in tanti 25 aprile arringare la piazza ricordando alla folla plaudente le pagine del riscatto dell’Italia dal disonore e orrore del nazifascismo.
Serberemo sempre il ricordo della sua assidua presenza alle tante iniziative culturali di Istoreto, dell’Anppia e di tutti gli enti del Polo del ‘900 di Torino.
Il tuo lascito di Uomo libero antifascista esistenziale, caro Bruno, rimarrà per sempre come una luce e un esempio.
Ti credevamo immortale, ma sono le tue idee che non moriranno mai. Di intransigente difesa dei principi di laicità, giustizia e libertà. E memoria attiva della lotta di Liberazione.
Grazie Bruno con tanta tristezza.
*Antonio Caputo è il Vicepresidente nazionale FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane
Purtroppo il disegno di premierato portato avanti dalla Meloni non si dimostra solo un’ arma di distrazione di massa, ma un disegno preciso di stravolgimento del nostro sistema democratico e parlamentare per arrivare ad una “democratura” senza contrappesi e corpi intermedi. Secondo l’ ultima indagine di Ilvio Diamanti il leader forte piace al 58% degli italiani e il 55% è favorevole all’ elezione diretta del leader. Che cosa aspettano tutte le forze democratiche del paese per mobilitarsi in proposito?