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USCITO IL N. 34 DE “GLI STATI UNITI D’EUROPA” SCARICABILE GRATIS QUI

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Indice
editoriale
04 – giovanni vetritto, odio i luigini
diario europeo
09 – sarah lenders-valenti, dissonanze del dopo elezioni europee
14 – giulia carnevale, il primo giorno di scuola europeo
lo stato dell’unione
18 – mauro cappello, i fondi europei e la sfavillante fantasia italica
21 – mariarosalba angrisani, l’hub federiciano
europa chiama mondo
28 – ilaria lezzi, l’integrazione europea e la nuova via della seta
32 – maria cristina antonucci, ue-usa nella politica energetica
35 – hanno collaborato
 

 

IL PIRLA

Giornate pessime ed esaltanti per Vittorio Feltri. Deve pagare 25 mila euro per aver perduto una causa per diffamazione (ne siamo molto lieti), ma subito dopo ha un’intuizione geniale. Mi immagino quale brivido di gioia lo abbia percorso.

Prima l’antefatto. Da anni Feltri è in competizione con Sgarbi per chi è il più scurrile del nostro paese. E spesso si strappano la maglia rosa l’un l’altro. Una gara, la loro, che non si concluderà mai. Pur di stare sul palcoscenico sono disposti a dire qualunque cosa. E certi giornalisti illustri, non migliori di loro, per aumentare di qualche zero virgola l’audience delle proprie trasmissioni, li invitano a patto che prima o poi alzino la voce e si producano in qualche turpe sceneggiata. Purtroppo per loro recitano malissimo entrambi e chi assiste si rende facilmente conto di come sia tutto finto e organizzato a tavolino. Sgarbi, pensate, perfino riesce ad aggredire verbalmente una pornostar mille volte più civile di lui. Feltri inventa titoli a 9 colonne di una volgarità da collezione, ma non riesce a frenare l’inarrestabile declino del suo giornale-trash. I due sono in gara anche per chi è il più trasformista. O per chi è il più devoto al padrone di turno. L’uno è per l’altro sicuramente un incubo notturno.

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I TESTIMONI DEL NULLA

Dato che non esiste oggi in Italia alcun problema che richiederebbe un po’ di opposizione, il buon Zingaretti continua renzianamente a tener chiuso il Pd nel suo splendido isolamento, ma preannuncia fuoco e fiamme: «Serve una rivoluzione… andiamo casa per casa, torniamo a suonare i campanelli». Cittadini, state accorti. Se vi bussano alla porta, non aprite: o sono i Testimoni di Geova o i Testimoni del Nulla.

la lepre marzolina – domenica 14 luglio 2019

BUFALE DI OTTO E MEZZO. GRUBER A MORRA “VECCHI GOVERNI NON HANNO FATTO CONDONI”

[nella foto: Quando i media lustrano le scarpe]

da Fatto  Quotidiano 13 Giugno 2019

Battibecco in diretta negli studi di Otto e mezzo (La7) tra la Lilli Gruber e il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra sul tema del condono. Da una parte la conduttrice che ricorda l’uscita di Salvini secondo il quale “il condono non è una parolaccia“. Dall’altra il senatore M5s che ha iniziato ad interrompere la conduttrice mentre stava facendo la domanda: “Lei non mi deve ricordare niente – ha risposto Gruber – Io le devo fare delle domande, lei mi deve rispondere”. Ma nella premessa della domanda la conduttrice dice che “i precedenti governi non hanno fatto condoni”. Una specie di scivolone, come minimo, visto che – come noto – i condoni conclamati sono stati finora almeno 7, da Rumor all’ultimo governo Berlusconi con lo scudo fiscale tremontiano passando per gli esecutivi Craxi e Andreotti.

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EMERGENZA NAZIONALE

di enzo marzo

Finalmente abbiamo raggiunto e superato in inciviltà gli Stati Uniti e Iran e la Cina. Abbiamo introdotto la pena di morte, e non per gravi reati ma anche per il furto. E dato che siamo furbi come al solito, lo Stato risparmia anche sulla siringa letale perché affida l’esecuzione ai singoli privati, che vengono ricompensati dalla solidarietà personale del ministro dell’interno. Reiterata.

Ormai il culto della Illegalità ha la sua messa quotidiana. La colpa è del segretario della “Lega Sempre Più  Fogna”? Certamente. Ma perché l’opinione pubblica non reagisce? Perché i 5stelle si fanno complici? Perché la magistratura non indaga per istigazione a delinquere? Perché i Direttori dei tre-quattro maggiori quotidiani italiani non scrivono un editoriale di prima pagina per aprire una questione di emergenza nazionale: di giorno la Lega Ladrona difende i suoi bancarottieri fraudolenti e qualche suo pezzogrosso  che viene arrestato per corruzione, tangenti ecc. ecc, e di notte legittima quegli assassini che vanno sparando a freddo su qualche ladruncolo?

PROTESTIAMO CONTRO TRAVAGLIO

Il “fattoquotidiano” aveva definito Salvini «cazzaro verde». Immediata querela per diffamazione, ma il gip di Milano, Luigi Gargiulo, ha rigettato l’accusa perché non ha ritenuto diffamatorio quel titolo. Ma noi protestiamo. Travaglio è stato ingiustamente offensivo nei confronti del segretario di Lega Ladrona chiamandolo «verde».

la lepre marzolina – 5 luglio 2019

MATTEOTTI – ROSSELLI : DUE MARTIRI DEL FASCISMO – DUE INIZIATIVE

Permettetemi di segnalarvi due iniziative di rievocazione storica e di sensibilizzazione civile di cui, come Circolo Rosselli, siamo co-organizzatori, e che si svolgeranno a Milano nella giornata di lunedì prossimo, 10 giugno 2019, rispettivamente alle ore 18.00 e alle 21.00.

Sono due iniziative unite dalla volontà di ricordare tre momenti-chiave della lotta al Fascismo: il delitto Matteotti (del 10 giugno 1924), l’assassinio dei fratelli Rosselli (il 9 giugno 1937), e la pagina della Resistenza, con la liberazione di Milano (il 25 aprile del 1945).

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FATTA LA FESTA FATTO FESSO IL FESSACCHIOTTO

Con il condono delle c.d. microcartelle l’Erario ha perso 32 miliardi di euro regalati agli evasori. Con i minibot incompatibili con le regole di finanza pubblica e forieri di debito pubblico e/o tagli dei servizi sociali primari chi governa pensa di pagare debiti commerciali (in molto casi contestati o facenti capo agli stessi soggetti condonati o comunque non monitorati o certificati seriamente), nemmeno esattamente quantificati. Fischi con fiaschi e tanta demagogia a carico del pantalone pagante fatto fesso. Fatta la festa gabbato lo santo, con una informazione che insegue la battuta negli antibagni dei palazzotti della politica teatrante.

FESTA DELLA REPUBBLICA

“Lo Stato per me è la Costituzione; e la Costituzione non esiste più. Non esiste più nel senso tecnico, anche. Ho sempre pensato che la Costituzione si fosse dissolta, ma proprio in questi giorni ho letto un libro scritto da un tecnico e pubblicato da una casa editrice tecnica purtroppo, perché questo è un libro che bisognerebbe che tutti gli italiani lo leggessero: La Costituzione di carta di Mariano D’Antonio, pubblicato da Giuffré: una casa editrice specializzata in pubblicazioni giuridiche, in cui tecnicamente viene detto che la Costituzione della Repubblica italiana praticamente non esiste più. Secondo la tesi centrale di questo giurista la Costituzione si è dissolta, perché siamo entrati in una fase pre-Montesquieu: i tre poteri che dovrebbero restare indipendenti, si sono riunificati nella partitocrazia. Praticamente i partiti fanno le leggi, le fanno eseguire, le fanno giudicare. Quando c’è questo, la democrazia non c’è più”.

(Leonardo Sciascia in un’intervista televisiva rilasciata nel 1978)

PENSIERINI POST-ELETTORALI: TRA GLI INDIFFERENTI VERSO L’EUROPA E GLI IDIOTI MASOCHISTI (ALLEGATA LA TABELLA A CURA DI RICCARDO MASTRORILLO SUI RISULTATI IN TERMINI ASSOLUTI)

di enzo marzo

Una settimana fa abbiamo fatto notare che in questa occasione la scheda era unica ma il valore del voto era duplice: valeva sia per l’Europa sia come sondaggio ufficiale per la politica italiana.

È proprio il voto “europeo” a darci la più importante vittoria e la più importante sconfitta. Il tanto strombazzato tsunami che avrebbe dovuto travolgere l’Unione europea (che responsabilità hanno avuto i media in questo!) si è rivelato un ruscelletto: l’assalto dei sovranisti è clamorosamente fallito, nonostante gli aiuti ricevuti, finanziari e politici, da Putin e da Trump nel tentativo, per ora non riuscito, di schiacciare l’Europa nella competizione mondiale, e soprattutto nella neocolonizzazione dell’Africa. L’Ue è più forte di prima, non tanto per i numeri acquisiti quanto perché parallelamente al mezzo fiasco dei nazionalisti si è registrata una novità di dimensioni storiche: la maggioranza resta salda nonostante l’arretramento del Ppe e soprattutto dei socialisti (nei maggiori paesi europei come Inghilterra, Francia e Germania). Il che vuol dire che l’Europa ha dimostrato la capacità di saper aprire o rafforzare nuove fucine politiche, e quindi di sapersi rinnovare.

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LA CONVERSIONE DI SALVINI

Abbiamo appreso con viva e vibrante soddisfazione che Matteo Salvini, travestito da ministro dell’interno, ha dichiarato: «Chi ha violato la legge, paga». Questa conversione ad U da parte di un fedele adepto del “culto dell’illegalità” ci fa sommo piacere. Quindi finalmente Salvini ha deciso di pagare: attendiamo lunedì che all’apertura delle banche siano restituiti dal Segretario della Lega Ladrona i 49 milioni di euro truffati dal suo partito allo Stato.

la lepre marzolina – 30 giugno 2019