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A LIBRO PAGA?

Zingaretti trasuda felicità. Ha perduto solo 111.545 elettori rispetto al disastro elettorale renziano dell’anno scorso. E Zingaretti ne è contentissimo. Poi nel pomeriggio arriva l’addio al Piemonte. E che importa!? Zingaretti resta contentissimo. Anche se dei sei milioni e 200 mila di voti perduti dal M5s allo sbando non gliene è venuto neppure uno, neppure per sbaglio, Zingaretti è contentissimo. A lui (se ne mostra convinto) bastano poche settimane per passare dal 22% al 51%. Non ha mezze parole: «Se cade il governo ritengo che la via giusta sia dare parola agli elettori». E così finalmente far trionfare Salvini. Definitivamente. E dal basso del suo 22% Zingaretti sarebbe contentissimo come una pasqua di fargli questo regalo.

Noi ci arrovelliamo per trovare una ragione di tanta contentezza. Non è che al Nazareno si è rinserrato un folle masochista, fuggito da qualche ospedale psichiatrico travestendosi da Segretario del Pd? Naturalmente scartiamo la sola altra spiegazione che ci viene in mente: ci rifiutiamo di pensare che Salvini lo tenga a libro paga. Sappiamo che i segretari del Pd per antica tradizione lavorano gratuitamente h24 per i loro avversari.

La lepre marzolina – lunedì 27 maggio 2019

il salone del libro

Il liberalismo, l’idea più alta che sia stata inventata finora dall’umanità, l’idea europea per eccellenza, ha questa nativa eleganza: non sa lottare se non regalando la sua unica arma al nemico

Ortega y Gasset

In questi giorni si è fatto un gran parlare della presenza al Salone del libro della casa editrice Altaforte, accusata di apologia del fascismo. Personalità del mondo politico e del mondo culturale hanno promossi appelli, molti editori si sono ritirati, tra essi ci sono moltissimi amici, per i quali nutriamo stima e fiducia, “amicus plato sed magis amica veritas”… Continua la lettura di il salone del libro

in difesa del presidente Fico, un’altra lezione di stile

di riccardo mastrorillo

Questa mattina, nel corso della discussione sul disegno di legge di Riforma Costituzionale, per la riduzione del numero dei Parlamentari, è accaduto un fatto di qualche interesse: i deputati del partito democratico hanno contestato duramente il Presidente della Camera, reo, a, detta loro, di aver dichiarato inammissibili una serie di emendamenti.

Il Pd è dichiaratamente favorevole alla riduzione del numero dei parlamentati e, gli emendamenti in questione, miravano ad introdurre modifiche sull’elettorato attivo e passivo, sulla composizione e poteri dei due rami del parlamento e sul bicameralismo perfetto. Continua la lettura di in difesa del presidente Fico, un’altra lezione di stile

 “BREXIT E TRUMP, COME I SOCIAL HANNO CANCELLATO LA DEMOCRAZIA”

di carole cadwalladr, la cronista dell’Observer che ha sollevato lo scandalo di Cambridge Analityca, ha parlato al TED di Vancouver dell’influenza dei social sulla Brexit e dei pericoli a cui essi hanno esposto le democrazie mondiali. Il paradosso è che uno degli sponsor principali del TED canadese è proprio Facebook.

Vancouver, 6 maggio 2019

“Il giorno dopo il voto sulla Brexit, quando la Gran Bretagna si è svegliata con lo choc di scoprire che stavamo davvero lasciando l’Unione Europea, il mio direttore al quotidiano Observer, mi ha chiesto di tornare nel Galles meridionale, dove sono cresciuta, e scrivere un reportage. E così sono arrivata in una città chiamata Ebbw Vale, nelle valli del Galles meridionale, che è un posto abbastanza speciale. Aveva questa sorta di cultura di classe operaia benestante, ed è celebre per i cori di voci maschili gallesi, il rugby e il carbone. Ma quando ero adolescente, le miniere di carbone e le fabbriche di acciaio chiusero, e l’intera area ne è rimasta devastata. Ci sono tornata perché al referendum della Brexit era stata una delle circoscrizioni elettorali con la più alta percentuale di voti per il “Leave”. Sessantadue per cento delle persone qui hanno votato per lasciare l’Unione Europea. E io volevo capire perché.

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USCITO IL N. 41 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI –

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Sommario
la vita buona
5. valerio pocar, ius soli, ius sanguinis, ius culturae?
la biscondola
7. paolo bagnoli, ragioniamo sul 25 aprile
cronache da palazzo
8. riccardo mastrorillo, di balconi, di bancarotte e di leggi inutili
memorandum
9. matteo salvini, il golpe leghista: ai cittadini lo diremo a cose fatte
res publica
11. enzo palumbo, province e regioni: quali abolire?
nota quacchera
12. gianmarco pondrano altavilla, AAA cercasi
coscienza critica
giornate di lettura
13. paolo fai, leonardo sciascia: storia semplice ed eterna
sul fronte
15. antonio caputo, giustizia e libertà per un’europa verde
19. comitato di direzione
19. hanno collaborato
10. bêtise d’oro
11-12-14-18. bêtise

PRESENTAZIONE A GENOVA DEI RAPPORTI LAICI DI CRITICA LIBERALE

 

Presentazione rivista “Critica Liberale”

Lunedì 20 maggio ore 18,30

Spazio46 – Palazzo Ducale piazza Matteotti, Genova

Presentazione del rapporto sulla presenza in TV delle Confessioni Religiose e sulla Secolarizzazione,

incontro dibattito su:

Europa: federalismo o barbarie?

Intervengono:

Antonio Caputo (Presidente della federazione italiana dei circoli Giustizia e libertà)

Riccardo Mastrorillo (Critica Liberale)

Pierfranco Pellizzetti (filosofo e scrittore)

 

SI COMUNICHI LEI…

28 aprile 1977 giorno del gravissimo assassinio dell’avv. Fulvio Croce, presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Torino, vittima della dissennata e ingiusta violenza terrorista per aver difeso sino al sacrificio estremo il diritto alla difesa e il sacro dovere delle toghe di tutelarlo . Fedele alla toga e all’ordinamento costituzionale . Professionista esemplare, liberale piemontese di solida tempra cavouriana  lo onoriamo.  Ci piace ricordarlo, per sfuggire alla tristezza, come uomo mite e probo,   quando da liberale impenitente in un processo  apostrofava il  Magistrato che ordinava “Si comunichi”,  cosi’: “si comunichi lei!”. ..

USCITO IL N. 32 DE “GLI STATI UNITI D’EUROPA” SCARICABILE GRATIS QUI

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Indice
editoriale
04 – giovanni vetritto, il voto utile è inutile
diario europeo
08 – aurelia ciacci, elezioni europee, chi come e quando
11 – cristiano zagari, il buco nero dell’europa: la consapevolezza
lo stato dell’unione
14 – guido scorza, nuove regole sul diritto d’autore online, una questione di democrazia
19 – stefano rolando, federalismo, territori e città
d’oltralpe
23 – dhurata hoxha, il cammino di adesione del kosovo all’ue
pagine federaliste
26 – aurelio peccei, la visione di un precursore
29 – hanno collaborato

SPECCHIO SPECCHIO DEL MIO LETAME

La senatrice Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista ai Beni culturali (sì proprio lei, quella che per dimostrare di meritarsi l’incarico governativo ai beni culturali e non allo sport si è vantata d’aver letto l’ultimo libro tre anni fa), ad Otto e mezzo ha difeso il sottosegretario Siri garantendo a tutti i telespettatori che è «persona specchiata».

Non crediamo proprio: siamo sicuri che Siri, quando ha l’ardire di guardarsi allo specchio, non può vedere altro che un bancarottiere fraudolento con  conti all’estero.

le lepre marzolina – martedì 7 maggio 2019

Veltroni riscopre Matteotti novantacinque anni dopo

di  vittorio emiliani

Caro direttore,  giorni fa, inopinatamente, abbiamo appreso che Walter Veltroni aveva in qualche modo scoperto Giacomo Matteotti a novantacinque anni dal tragico rapimento sul Lungotevere Arnaldo da Brescia e dalla soppressione del più coraggioso ed esposto dei deputati dell’opposizione socialista, e non solo. Fa piacere constatare che un personaggio fondamentale del socialismo riformatore sia entrato nell’album di famiglia di un ex comunista. Che per la verità in passato si era dichiarato, se non erro, “clintoniano”, un modello piuttosto remoto sia dal Pci che dal rigore matteottiano. Ma tant’è. Sentire un esponente dell’ex Pci fa suo uno degli esponenti socialisti più genuini fa sempre piacere a quanti non si sono mai vergognati di dirsi ”socialisti”.

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