Tutti gli articoli di Critica Liberale

Le culture del limite per una nuova Europa

di riccardo mastrorillo

Il 28 ottobre alle Elezioni del parlamento dell’Assia, ancora una volta, dopo i numerosi successi degli ultimi mesi in Germania, in Belgio ed in Lussemburgo, i Verdi sono diventati il secondo partito, superando di pochi voti i socialdemocratici.

I risultati in Assia: La Cdu (popolari) ha ottenuto il 27% (nel 2013 ebbe il 38,8); i Verdi il 19,8% (avevano l’11,1) l’Spd (socialdemocratici) il 19,8% (dal 30,7% ) Afd (l’estrema destra) 13,1% (nel 2013 ottenne il 4,1), i liberali il 7,5% (dal 5), la Linke (sinistra radicale) ha preso il 6,3% (dal 5,2). Continua la lettura di Le culture del limite per una nuova Europa

USCITO IL N. 27 DE “GLI STATI UNITI D’EUROPA” SCARICABILE GRATIS QUI

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Indice
editoriale
04 – giovanni vetritto, io, perché europeo
federalismo o barbarie
06 – “stati uniti d’europa”, lettera a “repubblica”
lo stato dell’unione
08 – pier virgilio dastoli, riformare radicalmente le istituzioni europee
15 – andrea spreafico, quando il giudicare sostituisce l’analisi
d’oltralpe
19 – paolo borioni, svezia, mantenere alta la guardia
22 – sarah lenders-valenti in dialogo con judith sargentini, governo di orban, risposta assertiva dell’ UE
astrolabio
27 – danilo campanella, senza leader europei nessuna europa
pagine federaliste
30 – luigi einaudi, la guerra e l’unità europea – discorso alla costituente, 29 luglio 1947
34 – hanno collaborato
 

 

L’errore di fondo e la cialtroneria al potere

di  riccardo mastrorillo

Non sappiamo se le supposte resistenze da parte dei funzionari del Mef per trovare le coperture economiche per il reddito di cittadinanza, derivino da una volontà di boicottaggio, da una chiusura ideologica o da un’effettiva difficoltà tecnica, ma poco importa.

La politica, e non solo, in special modo in Italia, si scontra quotidianamente con la burocrazia, ma vi è un sotteso preoccupante nelle accuse striscianti lanciate da Casalino, ma anche da altri autorevoli esponenti pentastellati, cioè una concezione della politica riduttiva.

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STRANIERO UNO STUDENTE SU DIECI

di IDOS E CONFRONTI

Straniero uno studente su dieci
ma in tre casi su cinque è nato in Italia:
nuove priorità per la scuola multiculturale

 Nell’imminenza della riapertura delle scuole, in Italia le classi saranno ancora spiccatamente multiculturali. Secondo i dati raccolti nel Dossier Statistico Immigrazione 2018, che il Centro Studi e Ricerche IDOS, in partenariato col Centro Studi Confronti, presenterà il prossimo 25 ottobre, sono stati 826.000 gli iscritti di cittadinanza straniera nell’a.s. 2016/2017, circa un decimo (9,4%) della popolazione scolastica complessiva.

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LA POLITICA CHE NON C’E’ PIU’

di  riccardo mastrorillo

Il 4 settembre alla Camera si è svolta, con sorprendente ritardo, l’informativa del governo sul crollo del ponte Morandi a Genova. Al termine dell’informativa sono state presentate e votate alcune risoluzioni. Citazione da Wikipedia: «La risoluzione è uno degli atti con cui il Parlamento indirizza il Governo. Non ha valore formale ma meramente procedurale, non incide giuridicamente sulla vita del Governo, infatti in caso di voto contrario non è tenuto a dimettersi, a meno che non vi abbia posto la questione di fiducia, ma ha valore politico. Affini alle mozioni, vengono presentate a conclusione di un dibattito.» Si potrebbe discettare a lungo sullo scarso valore di alcuni strumenti parlamentari, come appunto le risoluzioni, gli ordini del giorno e negli ultimi anni le stesse mozioni, ma non è questo l’argomento emergente. E’ chiaro quindi che la risoluzione è un indirizzo politico che viene dato al governo, quindi si tratta di considerazioni e indirizzi di natura non giuridica: non sono certo vincolanti come le leggi o come la Costituzione, ma pare che anche di  queste due, alcuni autorevoli membri del governo sembrino avere delle difficoltà a tenerli da conto….

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LA CONFUSIONE DEL PRESIDENTE

Il prof.  Conte, vice dei due vice premier e presidente (?) del consiglio ha detto (parole testuali):
“Oggi è l’8 settembre. Una data simbolica. In quella estate di 75 anni fa si pose fine a un periodo buio della nostra storia. Iniziava un periodo di ricostruzione prima morale e poi materiale del nostro paese”.  L’8 settembre segnò invece l’inizio del periodo più tragico della storia italiana, quella data non pose fine al fascismo che rinacque con la Repubblica di Salò, né alla guerra, che anzi si fece ancora più cruda coi bombardamenti nelle città e con la resistenza partigiana. C’e’chi ha scritto anche di “morte della patria ” il cui senso profondo fu ritrovato grazie alla lotta partigiana alla Liberazione e alla Costituzione.  Forse il prof. Conte ha scambiato l’8 settembre col 25 aprile

MEGLIO RICCHI CHE POVERI

“La tragedia di Marcinelle ci deve ricordare che non bisogna emigrare”. Questo il consiglio di Di Maio. Ha ragione il v.presidente del Consiglio in veste simil-salvini. Ma purtroppo gli uomini sono idioti, preferiscono andare a morire in una miniera belga piuttosto che giocare in borsa a Milano o anche solo starsene riparati in qualche ministero. Oggi altri pazzi addirittura fuggono daĺl’Italia invece che godersi una quindicina d’anni di disoccupazione. Usando la stessa logica ferrea di Di Maio si possono deprecare quegli incoscienti che di questi tempi si sciolgono al sole in città invece di rifugiarsi sulle montagne fresche di Cortina. Oppure si astengono dal mangiare tutti i giorni quando basterebbe rimpinzarsi in qualche costoso ristorante. Per non citare coloro che addirittura amano così tanto le vacanze avventurose che preferiscono provare i brividi dell’attraversamento in gommone del Mediterraneo invece di andare a sparapanzarsi su qualche spiaggia caraibica.
Il cinismo cialtrone di politicanti vecchi e nuovi ormai non ha più limiti. E si dedica con frequenza quotidiana a prendere per i fondelli i poveri cittadini.
P.S. 1 Forse gli storici futuri rintracceranno l’origine prima di questa volgarità intellettuale in un presidente-pregiudicato che, in qualche viĺlona sarda e tra le braccia di qualche olgettina, definì “una villeggiatura” il confino cui furono costretti per anni molti antifascisti.
P.S. 2 Qualcuno dovrebbe insegnare al v.presidente che invece “bisogna emigrare”: le civiltà si sono formate scegliendo il movimento piuttosto che il rinchiudersi nella propria tenda e nelle proprie superstizioni. Solcando i mari e non rimanendo incatenati alla propria terra.

Asso Ventotto: domande e proposte a Antonio Guterres e Federica Mogherini

di Pier Virgilio Dastoli*

La vicenda del rimorchiatore Asso Ventotto solleva inquietanti interrogativi. Essi non hanno avuto finora risposte adeguate da parte delle autorità che avrebbero dovuto garantire il rispetto delle regole essenziali delle convenzioni internazionali e del diritto europeo.

Quel che è avvenuto in queste ore rischia di creare una situazione nuova nel Mediterraneo che richiede una reazione forte e rapida da parte dell’Unione europea e della comunità internazionale per evitare che un singolo atto compiuto ignorando il diritto internazionale sia accettato e condiviso come il segnale di avvio di un’azione politica deliberata del governo italiano e poi dei governi europei.

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IL SORTEGGIO E LA LEZIONE DI ATENE

di nadia urbinati

la Repubblica, 31 luglio 2018

Su un punto Beppe Grillo e Sabino Cassese sono d’accordo: non hanno fiducia nei partiti. A modo loro, entrambi traducono la politica in una questione “epistemica”. Grillo ha sollevato la questione se il Parlamento eletto funzioni bene e se la democrazia elettorale sia una buona cosa. Dà una risposta negativa a entrambe le domande e propone un Parlamento con una Camera sorteggiata invece che eletta. La risposta di Cassese mette in dubbio la bontà di questa soluzione perché, dice, ci darebbe un Parlamento di non competenti, meno competenti degli attuali rappresentanti. Una risposta che sta nell’alveo del problema posto da Grillo. Cassese giudica il lavoro del Parlamento come si può giudicare quello di un collegio di esperti. Il fatto è che se si vogliono selezionare tecnici o esperti, meglio non ricorrere alle elezioni. Si tratta di una difesa debole perché centrata sul principio della competenza. Sulla disfunzionalità delle elezioni Cassese non ha probabilmente una visione meno critica di Grillo.

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USCITO IL N. 26 DE “GLI STATI UNITI D’EUROPA” – FEDERALISMO O BARBARIE – SCARICABILE GRATIS QUI E ANCHE SU IL FATTOQUOTIDIANO.IT

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Indice
appello
04 – gli stati uniti d’europa, federalismo o barbarie – appello per una iniziativa federalista europea
editoriale
08 – g.v. – a.c., settanta anni dopo
lo stato dell’unione
12 – movimento europeo – consiglio italiano, lettera aperta al presidente del consiglio
14 – francesco tufarelli, ventotene o visegrad? come negoziare il bilancio ue
16 – giovani vetritto, la coesione che non c’è (più)
20 – rossella moscarelli, aree interne: l’italia (e l’europa) che sta affondando
d’oltralpe
26 – carolina vigo, europee 2019 e macron: flashback o inedito?
29 – sir graham watson, la gran bretagna della brexit e le sue convulsioni
libere opinioni
32 – sarah lenders-valenti, srebrenica, una difficile eredità
37 – claudia lopedote, asino chi legge: la democrazia compromessa

Federalismo o barbarie

Con questo numero 26 Critica liberale rilancia il suo supplemento Gli Stati Uniti d’Europa, gloriosa testata federalista esistita a cavallo dell’800 e del ‘900, fino alla catastrofe bellica del ’39. Il momento è drammatico e difendere la prospettiva dell’integrazione pare tempo perso. Ma i liberali restano convinti che non vi siano alternative alla creazione di un vero soggetto democratico continentale, pena la definitiva scomparsa economica, politica, culturale, civile del soggetto geografico che ha creato la modernità, ove esso si ostini a dividersi tra staterelli minuscoli (sul piano planetario) e sempre più litigiosi. Per questo il numero si apre con un appello che taglia netto con la tradizione del cauto ma generico europeismo e va a fondo nell’attacco dell’Unione che c’è, per rilanciare la prospettiva politica della Federazione democratica che serve. Singoli e soggetti collettivi sono invitati ad aderire all’appello, perché l’evidente impossibilità di difendere il grigio e dannoso funzionalismo a guida germanica e rimorchio mediterraneo non può trasformarsi nella supina accettazione di una perversa logica intergovernativa sempre più conflittuale e perdente.

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LA PADELLA E LA BRACE

Il m5s è veramente ingrato. Ha trattato Renzi sempre con irriconoscenza. Adesso che anche si è comprato casa pur avendo in banca solo pochi spiccioli, uno sforzo lo potrebbe fare per dargli una mano. Una piccola donazione non guasterebbe. Dopotutto nessuno più di lui ha lavorato per anni h24 per costruire il loro successo. Ma Renzi è un vero signore. Si prodiga disinteressatamente. Vedendo che i 5steĺle, tra incompetenza, inesperienza e dirigismo dall’alto, sono travolti dal fascio-razzismo di Salvini, è accorso, senza neppure che glielo chiedessero, in loro aiuto. Con una dichiarazione di grande generosità. Ha esclamato: “Presto toccherà di nuovo a noi”. Tutti gli italiani
(tranne quelli di casa Boschi, Renzi e Orfini) hanno sentito che un brivido gelato percorreva la loro schiena. Hanno tremato anche quelli che detestano questo governo il più non posso. Sperando, ottimisticamente, che ci sia un limite a tutto.

la lepre marzolina – 9 agosto 2018

USCITO IL N. 24 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI e anche su il fattoquotidiano.it

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“NON MOLLARE TORNERA’ LUNEDI’ 3 SETTEMBRE 2018

Sommario
cronache da palazzo
3. riccardo mastrorillo, di caste, di vitalizi e di principi
bufale fresche fresche
4. vittorio emiliani, “non dobbiamo arrenderci alla paura”
astrolabio
8. antonio pileggi, il diritto allo studio e la dispersione scolastica
la biscondola
10. paolo bagnoli, la politica concreta e la sorte
nota quacchera
11. gianmarco pondrano altavilla, casalino vuole il grande fratello
memorandum
11. matteo salvini, il golpe leghista: ai cittadini lo diremo a cose fatte
l’opinione lieve
12. marella narmucci, la centralità del lavoro nella bibbia laica
la vita buona
14. valerio pocar, uguaglianza e diversità
lo spaccio delle idee
17. nereo zamaro, la fabbrica dei populismi
19. enzo marzo, einaudi e l’indipendenza dei media
22. comitato di direzione
23. hanno collaborato
9-10-16-18. bêtise