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IL SERPENTONE ELETTORALE. 08 ULTIME NOTIZIE DALLA MITICA ISOLA DI TORTUGA

08 – 07-08-2022 / -49 dal voto. ULTIME NOTIZIE DALLA MITICA ISOLA DI TORTUGA. Lo ripetiamo sempre. Il primo obiettivo di una sana politica e soprattutto di un elettorato consapevole dovrebbe essere quello di liberare il paese da quei tre-quattro corsari che, posizionati al centro dello schieramento, scorrazzano a destra e a sinistra, ricattando e lucrando prebende e posti. Il deperimento dei partiti ha fatto nascere delle masnade organizzate di trasformisti mercenari (specie di cui l’Italia è stata sempre ricca, ma ora si sta davvero esagerando), a disposizione di questi avventurieri pronti a tutto. (I politologi li chiamano “partiti personali”). Il Centro si è trasformato in un doppione dell’isola di Tortuga, rifugio della peggiore varietà di avventurieri che – non si sa il perché – imperversano sui giornali e in televisione, coccolati da tutti. Forse grazie al loro potere ricattatorio o perché funzionali all’attuale società dell’avanspettacolo. Tra questi, Calenda è il più pericoloso perché, prima di mettersi in proprio, aveva già acquisito vasta esperienza di trasformista cambiando disinvoltamente un paio di partiti. E poi perché si mostra troppo simile alla tipica destrorsa borghesia nostrana che non crede a nulla se non al potere e al proprio ego smisurato.

Coerenti con la convinzione che il paese debba essere salvato dall’autoritarismo dichiarato dell’estrema destra grazie all’”accozzaglia” di quanti sono uniti anche soltanto dal timore di un mutamento di regime, abbiamo visto con favore persino l’accordo con Calenda. Ma non abbiamo cambiato giudizio su di lui e sul suo partitino personale, “Azione”, in cerca di ascendenze nobili. Un giudizio ridanciano il nostro, perché in effetti il “Gladiatore” (Calenda si è definito così oggi) ci ha fatto sempre ridere, fin da quando si fece ritrarre con la fotografia di Gobetti alle spalle o quando cita a ripetizione la “Rivoluzione liberale”. Titolo già deturpato e ridicolizzato da Berlusconi e dalla sua corte di liberaloidi. Povero Piero! Siamo convinti che l’impiegato di Luca Cordero di Montezemolo e di Confindustria confonda Gobetti con la Gabetti Immobiliare. Ma non lo abbiamo mai voluto disingannare. Anche perché il “Gladiatore” sa martirizzarsi da solo, sprovvisto com’è del senso del ridicolo. Da poche ore ha anche sentenziato: «Sinistra o destra? No, io risolvo problemi». Ma a quanto risulta l’unico “problema” che abbia risolto nella sua vita l’autoproclamato “uomo per tutte le stagioni” è stato quello di come rubare al Pd un seggio da parlamentare europeo e scappare subito via. E questo suo tratto di personalità lo ha ben descritto ieri Giuliano Ferrara quando ha dipinto Calenda «sempre più liberal-romanesco che si comporta come uno che abbia fatto uno scippo e voglia tenersi la borsetta».

Il patto sottoscritto col Pd, e firmato come se la sua firma valesse qualcosa, è durato, come si dice, come un gatto in tangenziale. L’avventuriero ha gettato via la borsetta e crede di tenersi il malloppo. Ma ora è nelle mani di un altro corsaro. Buona fortuna. [e.ma.]

07 – 03-08-2022 / -53 dal voto. MAMMA, HO PERSO IL CENTRO. (“Il totiano Quagliariello: «Il quadro è tornato bipolare, ci sono le premesse per un accordo con Meloni»”, titolo de “il Tempo”, 3-7-22). “Ma no, piccolo mio, non ti preoccupare. Il Centro non esiste, è solo un incubo ricorrente, una palude “eterna” direbbe Duverger, dove ranocchie si gonfiano e gracidano a più non posso per attirare i gonzi e far vedere che esistono, ma basta che si sia un conflitto e subito scappano a destra e a manca per mangiucchiare un po’. Niente di più. E il sogno si dissolve assieme alla parallela favola che non esistano la Destra e la Sinistra. Anche quella è una palude dove si ammonticchiano rospi incolori, ma appena c’è da fare una qualche scelta tutti si dileguano e vanno là dove li porta il cuore…”. [e.ma.]

06 – 02-08-2022 / -54 dal voto.     IL BOCCONE GHIOTTO. Gad Lerner ad Adriano Sofri: «Buoni 80 anni. Vissuti dalla parte giusta». Prima, dalla parte di estremisti assassini e, poi, in quella del “Foglio” berlusconiano e verdiniano.

Non soltanto papa Francesco ha a che fare con l’Eterno. Cadono le Torre Gemelle, viene abbattuto il Muro di Berlino, cambia la faccia politica del mondo, persino il pianeta stesso non se la passa un granché bene, ma nella sinistra italiana si potrà fare sempre affidamento a tre stelle fisse che stanno lì perenni, immarcescibili: il consociativismo degli ex Pci, lo stalinismo sotto copertura dei catto-comunisti, e la puntualità della sètta “Lotta continua” nel riemergere in ogni momento cruciale, quando che c’è da lanciare un boccone ghiotto per ingrassare l’estrema destra. [e.ma.]

05 – 01-08-2022 / -55 dal voto. COLPO DI SCENA: RIESCE A SCINDERSI IL PLI. Il quadro politico è a soqquadro. Il Pli di De Luca, fedele alleato di Salvini e di Meloni in nome della più pura tradizione liberale che risale ad Almirante, Gentile, Balbo, si è sfasciato. I tre Segretari (che corrispondono perfettamente ai tre iscritti al partito) si sono divisi e con un golpe nella notte di sabato due di loro hanno sfiduciato il povero De Luca che, irrequieto come sempre, sembraaaa che si stesse avvicinando pericolosamente all’estrema sinistra comunista di Calenda. Il nuovo Pli di tale Roberto Sorcinelli, restaurata la vecchia alleanza elettorale con i naturali alleati dei liberali, Salvini e Meloni, promette dura battaglia contro il «liberticida Speranza». Più complicato, per i liberali in camicia nera, battere il “rosso dei semafori” che conculca la libertà degli automobilisti, e quasi impossibile avere la meglio sul solito nemico: il Ridicolo. [e.ma.]

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