IL BOCCIOFILO

di maurizio fumo

Mi dispiace, son pentito,
quella bionda m’ha irretito,
non capivo quasi niente,
manco fossi un deficiente,
quella donna m’ha stregato,
manco fossi un minorato;
certo avrei qualche scusante
se io fossi un ignorante.
Per l’Italia andavo a zonzo
con la Boccia, ma che… gonzo.
Un casino ho combinato!
E piangendo disperato,
con parole assai confuse
in TV porse le scuse.
Via non piangere, Gennaro:
c’è del dolce nell’amaro,
anche se sembrasti scemo
tutti noi ricorderemo
di Pompei le folli notti
di Gennaro ‘o chiagni e fotti

IL DISCORSO DELLA NONNA E DELLA SUOCERA

Il blocco etico sociale democratico secondo Barack Obama

di giorgio benigni

 

Con quella certa spocchia da dotti dell’Aeropago, in Europa e in Italia si è spesso guardato alle convention per le presidenziali degli Stati Uniti d’America come a passerelle mediatiche buone per le pagine di costume ma con l’idea che la politica fosse altrove.

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“I terroristi occulti” di Norberto Bobbio

Stragismo neofascista  

*** *** ***

Nell’anno in cui si è celebrato il quarantesimo anniversario della nostra repubblica, sarebbe imperdonabile dimenticare o ignorare l’altra faccia del potere, quella che non si vede e della quale non si parla nelle cerimonie ufficiali (stranamente neppure nella maggior parte degli scritti dei politologi). Nel’universo del potere invisibile sono nati tutti gli episodi di violenza politica che hanno sconvolto il paese, ivi compreso il più efferato, la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Quando nel 1979 scrissi un articolo su La democrazia e il potere invisibile, la strage di Bologna non era ancora avvenuta. Ma mi era parso naturale osservare che dalla strage di Piazza Fontana, avvenuta il 12 dicembre 1969, in poi, era cominciata la degenerazione del nostro sistema politico per opera di un potere sotterraneo insidioso e senza scrupoli di cui non si conoscevano né la natura né gli scopi, ed avanzare il sospetto che il segreto di Stato fosse servito a proteggere il segreto dell’anti-Stato. La strage di Bologna, che supererà per numero di vittime tutte le stragi precedenti e quelle successive, avrebbe confermato quella osservazione. I risultati sinora raggiunti dopo sei anni d’indagini, se pur non definitivi, stanno trasformando quel sospetto in certezza.
Nonostante il meritevole impegno di magistrati e di giornalisti nella ricerca della verità, nonostante gl’innumerevoli scritti di storici, sociologi e studiosi di politica, convegni, seminari e pubblici dibattiti, sul terrorismo rosso e nero, si ha l’impressione che sinora non siano state generalmente percepite e comprese la gravità, l’estensione, la frequenza dei ricorrenti tentativi di sovvertimento delle nostre libere istituzioni, tanto più preoccupanti in quanto nessun altro paese democratico ha subito, sofferto, tollerato, e, quel che è peggio, protetto in egual misura, in tutti questi anni, una paragonabile situazione permanente di violenza eversiva, indirizzata insolentemente e spregiudicatamente all’instaurazione di un ordinamento autoritario. Continua la lettura di “I terroristi occulti” di Norberto Bobbio

USCITO IL N.154 DEL “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI E ANCHE SU WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT

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NONMOLLARE n. 154
Sommario

appunti estivi
05. enzo marzo, stasera mi butto… stasera mi butto… con giorgia
la biscondola
08. paolo bagnoli, la quadratura del cerchio
astrolabio
10. angelo perrone, la cittadinanza che nasce a scuola
12. riccardo mastrorillo, l’ho scelta a caso e uccisa
la vita buona
14. valerio pocar, libertà, uguaglianza e solidarietà nelle famiglie d’oggi
cosmopolis
16. niccolò rinaldi, verso una nuova guerra fredda
18. pietro polito, mai più hiroshima e nagasaki
lo spaccio delle idee
20. massimo la torre, israele, gaza e questione palestinese – guerra senza fine
27. comitato di direzione
28. hanno collaborato

#unitiperleuropa – APPELLO ALLA MOBILITAZIONE 2

di pier virgilio dastoli

Per rispondere al progetto di Donald Trump e alle mire imperiali di Vladimir Putin non basta più suonare la sveglia dell’Europa dei sonnambuli. È infatti tutto l’ordine internazionale che soffre di limiti e difetti sempre più insopportabili.

Occorre chiamare in piazza tutti coloro che traggono concreti vantaggi dalle politiche europee, che si identificano in una lunga lista di beneficiari, quali:

  • i giovani e i docenti del programma Erasmus come simbolo dell’identità europea,
  • i giovani dei corpi europei di solidarietà e del servizio volontario europeo come simbolo dell’Europa che lotta per la pace,
  • i consumatori protetti dalle regole europee,
  • i poteri locali e regionali sostenuti dalla politica di coesione economica, sociale e territoriale,
  • i sindaci delle città europee della cultura e delle città gemellate,
  • la rete dei Fringe Festivals e degli artisti di strada,
  • il mondo agricolo più attento al valore delle risorse naturali e della qualità del cibo,
  • i ricercatori che interagiscono con il programma Horizon e con la politica di ricerca dell’Unione europea,
  • i giudici nazionali che tutelano i diritti delle persone applicando la Carta dei diritti e gli avvocati che la invocano in giudizio,
  • i promotori delle iniziative di cittadini europei e delle petizioni al Parlamento europeo che hanno usufruito e intendono usufruire di questi strumenti di democrazia partecipativa,
  • le cittadine e ci cittadini che hanno partecipato alla Conferenza sul futuro dell’Europa e che sono stati e sono parte attiva dei panel transnazionali,
  • i beneficiari dell’azione del Mediatore europeo,
  • i lavoratori delle imprese rese competitive dagli investimenti europei,
  • i lavoratori delle imprese nel mondo digitale e quelli protetti dagli interventi europei nella dimensione sociale,
  • le imprese protette dal marchio europeo,
  • gli abitanti delle aree protette dagli effetti del cambiamento climatico,
  • il mondo della cultura che si riconosce in una comune identità.

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USCITO IL N.153 DEL “NONMOLLARE” con il supplemento “GLI STATI UNITI D’EUROPA” n. 44 – SCARICABILI GRATIS QUI E ANCHE SU WWW.ILFATTOQUOTIDIANO.IT

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e anche su www.ilfattoquotidiano.it – la vera contesa, non solo in francia, è tra populisti e liberali: il momento più pericoloso 

NONMOLLARE n. 153
Sommario

lectio magistralis
05. una lezione contro gli analfabeti di democrazia, sergio mattarella
cosmopolis
13. giovanni perazzoli, populismo e società aperta
14. angelo perrone, elezioni in gran bretagna e francia, la lezione per l’italia
16. maurizio fumo, malpensa mon amour
astrolabio
17. riccardo mastrorillo, autonomia differenziata o indifferenziata?
22. raffaello morelli, ritmi vitali nel mondo social e mondo reale
24. roberto fieschi, tesi su hamas e israele
la biscondola
19. paolo bagnoli, il limone firenze
la vita buona
20. valerio pocar, giochiamo col grande fratello
lo spaccio delle idee
27. alessandro giacomini, la terribile violenza della bibbia contro le donne
32. comitato di direzione
32. hanno collaborato
18. bêtise cosmica

SUPPLEMENTO “GLI STATI UNITI D’EUROPA” n. 44
Indice
editoriale
05 – giovanni vetritto, nelle mani dei funzionalisti
d’oltralpe
08 – juliane itta, come fermare l’estrema destra in germania
13 – andrés santana, spagna in allarme
17 – louis dancourt, francia, la marea nera
22 – sarah lenders-valenti, le contraddizioni olandesi
26 – pawel stepniewski, il ritorno di tusk
lo stato dell’unione
30 – niccolò rinaldi, più sándor márai che orbán
33 – sergio vasarri, the state of the union 2024: quale futuro per l’europa?
37 – hanno collaborato

No a una rivoluzione nazionale

di paolo bagnoli

L’Unione Europea ha denunciato le carenze del nostro Paese per quanto concerne il suo essere uno “stato di diritto”. È un fatto grave da non prendere sottogamba. Si definisce, infatti, “stato di diritto” quello stato che è governato dalla legge e non dagli uomini. Se avessimo avuto bisogno di una ulteriore conferma della crisi della nostra democrazia l’abbiamo avuta: alla crisi della politica, peraltro, si associa sempre quella del diritto. Il presidente Mattarella, di par suo, è intervenuto subito con particolare fermezza. Nel mirino del discorso tenuto in occasione della cerimonia del Ventaglio, avvenuta a ruota delle dichiarazioni di La Russa sull’attentato squadristico di Casa Pound a Torino contro un giornalista de “La Stampa”, ha definito atti eversivi quelli perpetrati contro la libertà di stampa. Secondo un noto detto latino qui habet aures audiendi audiat! Continua la lettura di No a una rivoluzione nazionale

FIRMA ON LINE PER I REFERENDUM

Dal 25 luglio è possibile sottoscrivere tramite Spid, Cie o CNS le proposte di referendum abrogativo e le leggi di iniziativa popolare.

Vi segnaliamo innanzitutto i 4 referendum del Comitato Referendario per la Rappresentanza, promossi anche da Critica liberale per modificare l’attuale legge elettorale, profondamente distorsiva del principio di rappresentanza. I quattro quesiti sono:

-ABROGAZIONE DEL VOTO CONGIUNTO TRA CANDIDATI UNINOMINALI E LISTE PLURINOMINALI
-TUTTI I PARTITI, ANCHE QUELLI IN PARLAMENTO, DEVONO RACCOGLIERE LE FIRME PER LE CANDIDATURE
-NIENTE SOGLIE DI ACCESSO PER LISTE AUTONOME E COALIZIONI
-ABOLIZIONE PLURICANDIDATURE: OGNI CANDIDATO IN UN SOLO COLLEGIO UNINOMINALE E/O PLURINOMINALE

Vi segnaliamo anche il referendum abrogativo della Legge “Calderoli” che introduce l’autonomia differenziata

ATTENZIONE

Per ogni singolo quesito è necessario accedere di nuovo (non esiste la possibilità di firmare tutti i quesiti/proposte di legge insieme)
se si è già firmato su modulo cartaceo o con la precedente piattaforma privata non si deve firmare nuovamente altrimenti le firme vengono annullate.

La piattaforma online è raggiungibile al sito https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open

La firma è gratuita ed è possibile dopo autenticazione con Spid, Cie o CNS.

LA STORIA LO ASSOLVERÀ

di giorgio benigni

L’amministrazione Biden sta per concludere il suo breve ciclo. Ci si può cominciare a interrogare su quale sia la sua eredità. È evidente che qualora i democratici restassero ancora alla guida degli USA questa legacy sarebbe sovrabbondante, ma già ora è opportuno chiarire alcuni punti di merito che la vulgata trumpiana dello sleepy joe, e quella europea del Presidente rimbambito, evidentemente ma altrettanto immeritatamente disconoscono.
Sull’economia americana i numeri parlano di una crescita che altri paesi occidentali e l’Europa nel suo complesso si sogna. Ma qui il punto non è tanto la politica interna quanto il ruolo internazionale degli Stati Uniti. Davvero l’America di Biden è meno forte, rispettata, temuta nel mondo rispetto a quella dei suoi predecessori?

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