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EMERGENZA NAZIONALE

di enzo marzo

Finalmente abbiamo raggiunto e superato in inciviltà gli Stati Uniti e Iran e la Cina. Abbiamo introdotto la pena di morte, e non per gravi reati ma anche per il furto. E dato che siamo furbi come al solito, lo Stato risparmia anche sulla siringa letale perché affida l’esecuzione ai singoli privati, che vengono ricompensati dalla solidarietà personale del ministro dell’interno. Reiterata.

Ormai il culto della Illegalità ha la sua messa quotidiana. La colpa è del segretario della “Lega Sempre Più  Fogna”? Certamente. Ma perché l’opinione pubblica non reagisce? Perché i 5stelle si fanno complici? Perché la magistratura non indaga per istigazione a delinquere? Perché i Direttori dei tre-quattro maggiori quotidiani italiani non scrivono un editoriale di prima pagina per aprire una questione di emergenza nazionale: di giorno la Lega Ladrona difende i suoi bancarottieri fraudolenti e qualche suo pezzogrosso  che viene arrestato per corruzione, tangenti ecc. ecc, e di notte legittima quegli assassini che vanno sparando a freddo su qualche ladruncolo?

PUNTO

«Questa maledetta ladra in carcere per trent’anni, messa in condizione di non avere più figli, e i suoi poveri bimbi dati in adozione a famiglie perbene. Punto».

Così dixit il ministro dell’Interno Salvini, travestito per l’occasione da SS. Come dargli torto? Però a un uomo di governo come lui si possono pretendere provvedimenti concreti. Prima di tutto, adesso che il suo consigliere sull’energia,  Paolo Arata, è stato avviato alle patrie galere, rimane un posto di consulenza libero: affinché le parole non restino parole, urge chiamare immediatamente come consulente Adolf Eichmann, affinché consigli come sterilizzare le persone e all’occorrenza anche metodi altrettanto drastici. Poi – per coerenza – agire a tutti i livelli: provvedere alla castrazione dei bancarottieri fraudolenti leghisti, nonché del Trota e di suo padre, e soprattutto sterilizzare lo stesso il Segretario di Lega Ladrona (ci scusi la figlia di Verdini!) a meno che la Lega non restituisca i 49 milioni di euro truffati allo Stato (per correttezza, prima, fare il calcolo se quella cifra superi o no i proventi dei taccheggi di quella «maledetta ladra»).  Poi, accertamento rigoroso che «i suoi poveri bimbi» NON  siano dati in adozione a famiglie di leghisti, perché col culto dell’illegalità così ben coltivato dal Segretario del loro partito, sarebbero inesorabilmente instradati verso la via del bullismo e del malaffare. «Punto».

Ps.: Non sarebbe ora che qualcuno facesse lo sforzo sovrumano di chiedere un dibattito parlamentare sulla politica nazista e razzista del ministro dell’Interno?

la lepre marzolina –  giovedì 20 giugno 2019

CULTO PER L’ILLEGALITÀ

Molti studiosi si stanno rompendo la testa cercando di individuare ciò che lega i sovranisti europei. Che, essendo nazionalisti, curano soltanto i propri interessi, anche se sono palesemente contrari a quelli dei loro alleati. Eppure ci sarà qualche alto ideale che dà forza alle loro parole. Io lo so qual è. Ne ho la certezza. Anche Farage, con i suoi imbroglietti da 450 mila sterline emersi oggi, ne è la prova del nove. Farage, il v.cancelliere austriaco Strache, Le Pen, per non citare il nostro Salvini, hanno tutti le mani sporche di marmellata. Sono uniti da un profondo culto per l’illegalità. Non solo rubano sulle note spese o trafficano coi russi o inquattano 49 milioni di euro o difendono pubblicamente i bancarottieri fraudolenti dopo averli inseriti nel governo, ma fanno tutto questo sfacciatamente. Convinti  come sono di depenalizzare moralmente le loro truffe e addirittura lo stesso concetto di reato.  A Berlusconi è riuscito perfettamente.

la lepre marzolina – 5 giugno 2019

MA SIRI ANCORA PRIMA ERA INDEGNO DI STARE NEL GOVERNO (con una postilla)

di franco pelella

Caro direttore, ho visto Matteo Salvini al telegiornale. Insiste nel dire quello che sta dicendo da giorni a proposito del sottosegretario leghista Armando Siri: noi non siamo giudici ma aspettiamo che siano i giudici a stabilire se Siri è colpevole o meno e fino a quel momento Siri non si dimetterà da sottosegretario. La posizione di Salvini è contraddittoria per molti aspetti. Innanzitutto quando egli è stato indagato per la vicenda della nave Diciotti non ha aspettato che fossero i giudici a decidere ma ha preteso che fosse la politica a salvarlo. Inoltre, e soprattutto, Siri è stato già condannato in via definitiva per bancarotta fraudolenta (nel 2014 ha patteggiato una condanna a un anno e otto mesi di reclusione). I giudici, quindi, hanno già deciso (anche se in un altro processo) per la colpevolezza di Siri. Dovrebbe bastare questo fatto a far dimettere Siri da sottosegretario e da senatore (e far fare una profonda autocritica a leghisti e 5stelle per aver accettato la sua nomina a sottosegretario nonostante la condanna subita).

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E’ QUESTIONE DI FRATERNITA’ E UMANITA’

Mimmo Lucano, il sindaco di Riace, inventore di quell’utopia concreta che si chiama “convivenza civile” e “accoglienza possibile”, è stato arrestato con l’accusa di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”: in pratica il “delitto di fraternità'”. Evidenziato per escluderne la legittimità, il 6 luglio scorso, dal Consiglio costituzionale francese, equivalente della nostra Corte. Il Consiglio francese ha accolto il ricorso di Cédric Herrou,  popolarissmo contadino e “passeur” della Provenza, condannato in tribunale per avere aiutato dei migranti a entrare e a muoversi nel paese. I giudici hanno affermato che l’aiuto disinteressato al soggiorno irregolare non è “passibile di conseguenze giuridiche”, poiché realizza il “principio di fratellanza”, scolpito nel motto fondativo della repubblica francese: “Liberté, égalité, fraternité”.

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