L’apartheid giudiziario di Mr. Nordio 

di maurizio fumo

Partiamo dal presupposto che un governo e la sua maggioranza, fino a prova del contrario, non progettano riforme inutili. Ogni mutamento legislativo ha (o dovrebbe avere) una sua ratio: deve insomma mirare a uno scopo pratico da raggiungere, deve proporsi di ottenere un risultato; utile o dannoso, secondo i punti di vista.

Fatta questa premessa, appare lecito chiedersi quale sia la ragione per la quale si vuole separare la “carriera” del PM da quella del magistrato giudicante.

La domanda è tutt’altro che oziosa, dal momento che, con la c.d. “Riforma Cartabia”, è stata introdotta una separazione delle funzioni  (giudicanti e requirenti) che rende di fatto quasi impossibile il passaggio di un magistrato da un ruolo all’altro. Infatti tale passaggio può avvenire una sola volta nel corso di tutta la vita professionale e comporta che chi cambia funzione debba cambiare anche corte di appello, il che, il più delle volte, determina anche che si debba andare ad abitare in altra regione (sono poche le regioni nei cui confini vi siano più corti di appello).

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anche su www.ilfattoquotidiano.it – israele-palestina, 77 anni di errori. pensare che trovino la strada della riconciliazione è utopia

Sommario
editoriale
05. riccardo mastrorillo, un anno di errori – 77 anni di errori
la biscondola
06. paolo bagnoli, le brutte figure di meloni
astrolabio
07. angelo perrone, viaggiare sicuri – propaganda e autoritarismo
09. un arresto autoritario nella vita del paesepiccola e ovvia lezione sul liberalismo
la vita buona
10. valerio pocar, con disciplina e onore – peripezie di un “patriota”
11. invettiva per il 7 ottobre [e. ma.]
l’osservatore laico
12. francesca palazzi arduini, c’è bisogno di miracoli
considerazioni sul documento vaticano “la regina della pace. nota circa l’esperienza spirituale legata a medjugorje”
in memoria di marco cianca
15. marco cianca, le colpe dell’architettura
17. paola rossi, pensare, ideare, disegnare
lo spaccio delle idee
19. giovanni vetritto – sergio vasarri, la rivincita di colbert – note sul rapporto draghi
25. comitato di direzione
25. hanno collaborato
 

Le colpe dell’architettura

di marco cianca

Urla. Gemiti. Colpi sulle bare, macabri tamburi per evocare i defunti e ammonire i vivi. Dolore e rabbia si fondono sempre quando le istituzioni, in tutte le sfaccettature, vengono ritenute responsabili di tragedie annunciate. Accade durante ogni funerale, è avvenuto a Scampia per le vittime delle Vele. Tre morti e 14 feriti, tra cui 7 bambini, a causa del cedimento di un ballatoio, lo scorso 22 luglio. Degrado, omissioni, errori, ritardi, mancati restauri, menefreghismo. La procura ipotizza il reato di omicidio colposo. Ma l’Avvenire va oltre le polemiche contingenti. Scrive Elena Granata, in un editoriale del quotidiano cattolico: “Il peccato è originale, e sta tutto in quella convinzione paternalista che pensava di intervenire sul bisogno di casa e sulle povertà, concentrando i propri sforzi intorno alla quantità e non alla qualità delle risposte. È quell’utopia urbanistica che ha realizzato, per conto dello Stato, tra gli altri, lo Zen a Palermo, il Satellite a Pioltello, il Pilastro a Bologna, per citare solo alcuni esempi. Utopia che viene ancora celebrata come un tempo glorioso in cui la meglio gioventù di architetti intellettuali era affascinata da quel monumento intoccabile all’architettura socialista che è l’Unités d’habitation di Le Corbusier”. Continua la lettura di Le colpe dell’architettura

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FCL    ISSN 2975-1489
– 7. Valerio Pocar, Gli animali come persone “dal rispetto ai diritti”
– 6. Norberto Bobbio, Giuliano Pontara, Diritto di resistenza e non violenza con articoli su Gli anarchici di Umberto Morra e Camillo Berneri
– 5. Riccardo Mastrorillo, Sulla forma di governo (a cura di)
– 4. Mino Vianello, Alla radice della guerra
– 3. Sergio Lariccia, Salvemini e le libertà di religione
– 2. Ettore Maggi, Dugin, un nemico del liberalismo –  Appendice: V. Putin, Sull’unità storica di russi e ucraini
– 1. Piero Gobetti, Enzo Marzo, Paolo Bagnoli, Quaderno gobettiano 1 

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anche su www.ilfattoquotidiano.it – il profilo di questo governo è un profilo di crisi: la tenuta della maggioranza mostra lacerazioni

Sommario
gli stati uniti d’europa
05. pier virgilio dastoli, è stretta la via che conduce al governo dell’europa
biscondola
07. paolo bagnoli, i pifferi di montagna
la vita buona
08. valerio pocar, requiem per la gozzini
spirito critico
09. la lepre marzolina, lo sputo
astrolabio
10. francesca palazzi arduini, videosorveglianza di massa
13. angelo perrone, l’estate affollata, l’incubo degli eccessi


DOSSIER BRUNO ZEVI
editoriale
16. giovanni vetritto, bruno zevi, architetto azionista. un dossier.
18. valentina piscitelli, il ruolo dell’architetto nella politica
22. antonietta iolanda lima, zevi. un azionista autentico non va mai in pensione
24. massimo locci, bruno zevi critico e politico
26. bruno zevi, discorso fondativo dell’inarch


29. comitato di direzione
29. hanno collaborato

Il problema Conte

di angelo perrone

Giuseppe Conte, ex Presidente del Consiglio e attuale leader del Movimento 5 Stelle, cerca di posizionarsi, in una congiuntura difficile, come leader politico capace di attrarre voti, consensi ed elettori. L’obiettivo è tornare al potere, chissà come, in una fase saldamente nelle mani della destra. Di sicuro, ad ogni costo, anche con chiunque, come in passato.
Fronteggia all’interno il suo ex mentore e quasi omonimo Giuseppe Grillo in una contesa impari (a suo favore: il richiamo del potere contro il fallimento del passato), gestisce le anime in pena del mondo grillino combattute tra la necessità di sopravvivere e i richiami movimentisti di un tempo.
Mantiene un atteggiamento ambivalente con il Partito democratico per consolidare il suo controllo sul M5S e aumentare l’influenza politica. Tesse una tela complicata con gli interlocutori, fatta di avvicinamenti e critiche, concordia e improvvise virate. E guarda anche oltre. Ci sono strette di mano, bicchierate di birra davanti ai fotografi. Poi sdegnate prese di distanza, altezzose interviste per rimarcare diversità e contrapposizioni ideali, che è bizzarro rivendicare. Continua la lettura di Il problema Conte

Evitare i reati di stalking, sexting, revenge porn: un prete consiglia suore e preti ma… .

di francesca palazzi arduini

Scheda 15. Reati penali da conoscere per la religiosa: istigazione al suicidio, diffamazione a mezzo web, falsificazione, sexting, sextorcion, manipolazione mentale, sostituzione di persona, revenge porn…
Due paginette in un manuale di circa 150 pagine sui rischi della dipendenza da connessione, pagine che, assieme al capitoletto sul cosa fare “in caso di denuncia e processo” e ad altre su come evitare di mantenere online contenuti pericolosi per la propria immagine pubblica (“il mio album digitale nello smartphone”), mettono in guardia dall’incappare in denunce e conseguenti scandali.
Suora in Whatsapp. Schede esperienziali per consacrate con esercizio di discernimento” (Il Pozzo di Giacobbe, 2020), di Giacomo Ruggeri, è stato preceduto da “Prete in Clergyphone. Discernimento e formazione sacerdotale nelle relazioni digitali” (Il Pozzo di Giacobbe, 2018); si tratta manualetti smart, con ampio uso di aggettivi e liste, tendenti a voler esaminare il fenomeno della dipendenza da internet da ogni possibile angolazione, con riferimenti a casi pratici che lo scrittore ha incontrato come consigliere spirituale …digitale.

Continua la lettura di Evitare i reati di stalking, sexting, revenge porn: un prete consiglia suore e preti ma… .

Una vita, le nostre vite

di Laura Cima

Una volta c’erano i consultori per cui abbiamo occupato a Torino locali autogestiti in ogni quartiere che avrebbero dovuto accogliere anche ragazze sole come Chiara Petrolini per informare e aiutare. Quanti ne sono rimasti? Sostituiti dalle istruzioni in rete che Chiara ha seguito mentre partoriva? Ma che sanità e che sistema educativo abbiamo? La rete? Sono inorridita anche di come si parla di questa ragazza, una omicida infanticida seriale senza coscienza. E parenti e fidanzato inconsapevoli poverini. Continua la lettura di Una vita, le nostre vite

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