“Inganna l’esperienza storica dei cittadini affermare che i mali della giustizia si risolvono con i referendum del 12 giugno. Sanare i mali della giustizia non richiede l’accetta ma interventi complessi nell’equilibrio della diversità dei cittadini. I cinque referendum usano l’accetta. Compiono un errore nel merito di ogni quesito e danno un messaggio istituzionale pericoloso negando che la giustizia sia frutto della democrazia rappresentativa di cittadini diversi. Migliorare e velocizzare la giustizia passa dal Parlamento, e i referendum distorti in chiave antiparlamentare minano la libertà nelle istituzioni. Questo è l’atteggiamento generale sul 12 giugno del Comitato il NO mediante il NON che trova piena conferma riguardo ciascuno dei cinque quesiti proposti. In ognuno di essi, le domande referendarie si trasformano di fatto da abrogative a propositive e produrrebbero errori sistematici. Sul primo, in particolare, l’incandidabilità dei condannati in via definitiva, viene elusa la valutazione delle fattispecie indispensabile per cancellare i privilegi nel rispetto del diritto”. Continua la lettura di Le ragioni del NO: Raffaello Morelli, Comitato per il NO mediante il NON
Archivio mensile:Giugno 2022
BASTAAAAAAAAAAAAA – Operazione speciale di decialtronizzazione
de La Lepre marzolina
Salvini e Calderoli hanno annunciato uno sciopero della fame di 1 giorno, a favore dei referendum sulla giustizia. La “Lepre marzolina”, invece, invita tutti i cittadini italiani a disertare in quella occasione le urne per vanificare la frode di questa consultazione, che vuole riformare la disastrata giustizia italiana non con una discussione seria tra le forze politiche in Parlamento bensì trasformando truffaldinamente l’istituto abrogativo in propositivo, tagliando una riga qua e un comma là. La questione giustizia merita di più che non essere ridotta a un patchwork variopinto e casuale.
La serietà di questi sostenitori del Sì si misura con la buffonata di uno sciopero della fame di un solo giorno, tanto per far calare un po’ la “panza” e continuare a prendere per i fondelli i cittadini. La “Lepre marzolina” risponde con una contro-proposta decialtronizzante, invitando gli elettori a dimostrare il loro senso civico e l’attaccamento alle istituzioni repubblicane facendo (con un equivalente sacrificio) due copiosi pasti al giorno fino a domenica 12 giugno.
Bisogna dimostrare che l’Italia non ne può proprio più di demagoghi cialtroni e irresponsabili, nemici della Politica, che hanno distrutto il paese inabissandolo nell’ignoranza e nel malgoverno corrotto e corruttore.
Bisogna dimostrare che l’Italia non ne può proprio più di personaggi come Calderoli, che passerà alla storia per aver promosso il “maiale day”, in cui portare al guinzaglio altri porci a orinare sui campi dove si sarebbe dovuta costruire una moschea, o per una riforma elettorale dichiarata incostituzionale (il Porcellum) che appunto ha preso il nome del suo inventore. Non parliamo, poi, per carità di patria, di Salvini, traffichino con Putin, …
La lepre marzolina – sabato 4 giugno 2022
rischi del referendum
di bernardo mattarella
Il referendum, in casi in cui la volontà del Parlamento dovesse porsi contro l’orientamento della pubblica opinione, può costituire infatti un correttivo che, per essere affidato alla decisione dell’elettorato, cioè al titolare stesso della sovranità popolare, sarebbe non solo legittimo ed utile, ma anche assai opportuno e vantaggioso per la società nazionale. Continua la lettura di rischi del referendum
DUE GIUGNO . LA DEMOCRAZIA DI PIERO GOBETTI
Per noi la democrazia è il regno dell’iniziativa.
Piero Gobetti
In questo 2 giugno 2022 ci sono buone ragioni per tornare su Piero Gobetti. La festa della Repubblica cade a 100 anni dalla Marcia su Roma che ha introdotto nel nostro Paese uno dei regimi più infami che la storia abbia mai conosciuto. Gobetti ha combattuto il fascismo con la sua vita, le sue idee, la sua opera di organizzatore di cultura e di editore. All’intellettuale antifascista dedicheremo il convegno La nostra cultura politica. A 100 anni dalla fondazione della “Rivoluzione Liberale” (27 e 28 ottobre 2022). Il Gobetti editore sarà al centro del programma di lavoro del Centro studi nel 2023 – la casa editrice Piero Gobetti inizia la sua attività il 20 marzo 1923. L’auspicio è che il prossimo Salone del Libro di Torino sia dedicato all’editore ideale.
Il nucleo del messaggio gobettiano può essere riassunto nella contrapposizione tra fascismo e democrazia, con le sue parole tra la «tirannide» e il «regime di moderna democrazia diretta e laica»,
Continua la lettura di DUE GIUGNO . LA DEMOCRAZIA DI PIERO GOBETTI