Jacques Delors

di Giovanni Crema

Nel 1994 eravamo in piena Tangentopoli quando, con un gusto misto a sadismo e spirito di vendetta, si stavano distruggendo i partiti e in primo luogo il PSI, allorquando poco più di un pugno di Socialisti già stavano lavorando per ridare vita ad una organizzazione socialista.

A Milano mi trovai assieme a Del Turco, Boselli, Villetti, Nencini, Giugni , Albertini, La Volpe, Marini, Ceremigna e molti compagni provenienti soprattutto dal Nord in un teatro milanese per ascoltare Jacques Delors che ci portava la solidarietà dei socialisti francesi ed europei. In un bellissimo discorso ci spronò a riprendere il filo della storia gloriosa del socialismo italiano. Seppur in dimensioni elettorali ridotte da quel giorno ci riorganizzammo con il SI (Socialisti Italiani) in tutto il paese e con molto impegno riportammo i socialisti in Parlamento, nelle Regioni e al Parlamento Europeo. Dopo questo lungo percorso dove abbiamo tenuto viva la storia e l’attualità di molte nostre proposte politiche ed istituzionali il Paese ha bisogno ancora una volta di noi. Ora rimane da costruire la Casa dei Riformisti che riunisca insieme tutti i partiti, organizzazioni, liste civiche donne ed uomini che credono nei valori dell’Umanesimo in un mondo dominato dalla Finanza speculativa e dall’emarginazione dei valori della giustizia sociale. Premessa per ridisegnare l’Europa come ci indicava Delors nella revisione dei trattati e finalmente con la costituzione dell’ Europa Federale. Con queste semplici parole voglio ricordare un grande Europeo cattolico democratico e socialista che con una visione moderna e solidale lavorò instancabilmente e con molta intelligenza per darci una Unione Europea che altri dopo di lui non si sono mostrati all’altezza di realizzare.

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