Violenze sessuali? Corri, nasconditi, spera in meglio: i consigli di Nordio

di angelo perrone

L’ultima sarebbe anche esilarante. Violenze sessuali, aggressività maschili, tutela  delle vittime? Inefficienza del braccialetto elettronico e della vigilanza pubblica? Carlo Nordio, ministro della Giustizia, è perentorio, nella sua dotta prolusione al Senato: «È la vittima che deve trovare un rifugio». Infatti, «il braccialetto è incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone».

C’è il traffico, la movida del sabato sera, insomma le solite menate. Rimedi? «Dobbiamo dare l’allerta alla vittima affinché sia in grado di trovare forme di autodifesa».

Ecco la soluzione: il fai da te, la famosa auto-difesa che è sempre legittima, ma riveduta e corretta. La tecnologia avanza. Il braccialetto elettronico diventa un dispositivo “multifunzione”. Indica anche alla vittima la via di fuga. A richiesta, è disponibile la colonna sonora di accompagnamento, effetto slow-motion.

La lista dei rifugi? Solo da scegliere. Per esempio, «Chiese e farmacie», testuale. Si sa, ogni farmacia è dotata di sistemi anti-intrusione e personale addestrato in arti marziali per respingere gli
aggressori. Quanto alle chiese, qui traspare l’inclinazione sentimentale del ministro, sono perfette, perché sicuramente chi minaccia una donna avrà una crisi mistica varcando la soglia e rinuncerà ai suoi propositi nefasti. La giustizia salva la vittima e rieduca il colpevole. Solo su questo, la Costituzione possiamo lasciarla com’è.

PS. (che non è Polizia di Stato, solo post scriptum). In linea con l’approccio fai-da-te alla sicurezza personale, corri, nasconditi, spera per il meglio, sono allo studio altri supporti per la fuga, come kit
da campeggio, corsi gratuiti di tecniche di sopravvivenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.