IL CONGRESSO DEL PD
di redazione
Più che un congresso sembra un “provino” per l’assunzione di un dirigente commercialmente efficace. Il Partito Democratico sembra proseguire nella inarrestabile discesa verso l’abisso:
Invece di celebrare finalmente un vero congresso, basato sui contenuti, su documenti politici contrapposti ovvero, un congresso per tesi, i sedicenti “democratici” continuano a ripetere stancamente la liturgia spettacolare delle “primarie”. Si scontrano persone che devono convincere di essere capaci di rappresentare il “brand” costituito dal PD.
In 16 anni il Pd ha avuto ben 7 segretari, tra qualche mese l’ottavo, raggiungendo un record storico di un segretario, mediamente, ogni due anni. E a nessuno dei dirigenti di questo partito è mai sfiorato il dubbio che magari il problema potrebbe essere la modalità di scelta della classe dirigente.
Secondo un sondaggio diffuso in questi giorni un quarto dei potenziali votanti alle primarie per la scelta del segretario del Pd sarà composto da persone che non sono elettori del Pd, lo abbiamo ripetuto mille volte un’elezione senza un corpo elettorale certo non è democratica!
Apriamo comunque un dibattito tra gli amici e i conoscenti di Critica per confrontarci sui vari candidati alla Segreteria del Partito democratico. Pur essendo molto critici sul Partito democratico, non possiamo disinteressarci della sorte di un soggetto politico comunque importante per la sinistra italiana.
Inauguriamo questo confronto aperto con un contributo di Alessandro Pilotti, storico amico di Critica e liberale incallito.