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la tragedia del giorno: abbattuto il geopolitico fanatico

La guerra è la peggiore invenzione dell’umanità ed è quella che rivela di più della natura della nostra specie micidiale. La guerra non risparmia nessuno: distrugge territori, persone d’ogni genere ed età, lascia solo macerie fisiche e morali. È quasi impossibile cercare col lanternino se ci siano aspetti positivi nelle guerre. E quindi con soddisfazione ne segnaliamo una, di nota positiva: tra i tanti disastri c’è però anche l’annientamento di tanti esperti geopolitici, sociologi dall’ego smisurato, professori provetti nel nulla, profeti nella proiezione del loro fanatismo incartato da ignoranza e presunzione. Oggi dopo l’incursione aerea israeliana in Iran che alcuni giornali già definiscono “il raid più massiccio di tutta la storia dell’aviazione”, piangiamo una vittima illustre, il prof. Alessandro Orsini che in una famosa trasmissione televisiva di chiacchiere a piese libero aveva pontificato pochi giorni fa: “Oggi Israele non è in grado di bombardare il territorio dell’Iran: i rapporti di forza in medio-oriente sono cambiati”. E con l’aria di chi sa tutto aveva rivelato che “il Bavar-373, un sistema anti-aereo iraniano è in grado di abbattere qualsiasi cosa voli a 400 km di distanza, il Bavar-373 non perdona missili, aerei, droni, nulla di nulla”. Quindi Iraniani, state tranquilli, il Bavar-373 vi garantisce. Non sappiamo se gli Iraniani (avvertiti dalla loro ambasciata della profezia di colui che, secondo lo stesso Orsini, è il più grande scienziato geopolitico dell’universo, ma che è invece è solo uno che prende per realtà i propri desideri) si siano davvero terrorizzati e si siano messi a pregare Allah, l’unico che potesse salvare la loro flotta aerea.

La lepre marzolina – sabato 26 ottobre 2024

 

 

LO SPUTO

Per stabilire  la sua ’egemonia “nella cultura italiana.  per rinnovare la classe dirigente del paese, insomma per  “fare la storia”, come dice Giorgia, la destra tutta, da Tajani a Salvini, ha imbarcato in Umbria Bandecchi.  La Destra è terrorizzata che per poco, per uno sputo, vinca in regione il centrosinistra e allora arruola il sindaco di Terni, lo Sputatore per eccellenza.

la lepre marzolina – 14 settembre 2024

I SERVI SCIOCCHI

Titolo di apertura a tutta pagina, in prima, poi ancora tutta la seconda e un pezzo della terza. “Libero”, il bollettino sanitario della maggioranza, si scatena. Tre pagine: sarà finita la guerra in Ucraina? Netanyahu si è dimesso? No, è che non va giù ai “servi sciocchi” di Angelucci, il ras dell’informazione di estrema destra, che Ursula si prenda qualche giorno di riposo dopo tutto il tempo che le ha fatto perdere Giorgia. Va immediatamente incalzata, deve capire che non la passerà liscia. Il titolo è tacitiano: “URSULA SPIAGGIATA”, il testo è di Capezzone, il “monstrum” partorito da Pannella in un sonno ben tosto. La nuova Presidente della Commissione Ue sarà messa con le spalle al muro. Almeno finché al Primario, pardon al Direttore, non arriverà una telefonata irritata a cui risponderà in ginocchio: «ma certo, la smettiamo, sissignora! ». 

La lepre marzolina , sabato 20 luglio 2024

INCONSAPEVOLE

Solidarietà umana per la senatrice Ester Mieli e orrore, per noi scontato, per l’antisemitismo. Ma per lei nessuna solidarietà politica. È voluta salire sul carro del vincitore, oltraggiando la storia dei suoi antenati, quando era chiaro a tutti chi su quel carro ci fosse già. Ha voluto lo stesso la cadrega, ora si goda la compagnia.

Vetriolo   venerdì 28 giugno 2024

PANICO ALLA CASA BIANCA

Meloni in Senato recita il suo discorso scritto: «Non mi ricordo di aver detto che bisognava uscire dall’euro». Giornata memorabile. Forse la più abietta di tutta la sua carriera. Può un Presidente del consiglio andare al Senato della Repubblica e in diretta televisiva, consapevolmente, a freddo, ingannare i senatori e tutti i cittadini italiani con una menzogna sesquipedale su una questione di politica internazionale di massima rilevanza? E tentare di camuffarla con un penoso «non ricordo»?. Da vera statista della Garbatella.

Se non ricordava le posizioni ufficiali del suo partito e il suo stesso pensiero sbandierato per decenni in comizi, in discorsi congressuali, in documenti ufficiali, bastava rivolgersi un attimo prima a qualunque commesso del Senato che senz’altro le avrebbe rammentato la verità.

Ovviamente sulla Rete la reazione è stata immediata e la Giorgia è stata seppellita dai video e da tutte le sue citazioni del passato. Ce n’è una addirittura patetica, spazientita: «Sull’Euro abbiamo detto cento volte che siamo per uscire. Pietà»…. Non mancano le ingiurie: c’è chi la definisce «cazzara nera» solo perché per una volta ha voluto superare in sfacciataggine il suo vicepresidente, il «cazzaro verde», che alternava la maglietta amorosa per Putin con quella NO Euro. Insomma un disastro che potrebbe essere alleviato con delle scuse pubbliche. Ma queste non verranno mai. E la loro mancanza ci lascerà ancora più inquieti e dubbiosi per il futuro. Non è possibile, infatti, che Meloni non sia una sfacciata bugiarda ma davvero non memorizzi i fondamentali della politica italiana? Saremmo in presenza di una drammatica “demenza giovanile” davvero preoccupante per il paese. Figuratevi la scena in cui il Presidente del consiglio, alla Casa Bianca, sta a colloquio con Biden e all’improvviso non ricorda se l’Italia sta nella NATO o no…

la lepre marzolina – venerdì 24 novembre 2023

SEMEL STALIN, SEMPER STALIN

D’Alema è proprio un uomo coerente. Adesso, in un attacco di nostalgia, ha sentenziato che la “Russia e Cina si battono per un mondo più giusto”. Siamo al livello di Rizzo. Un mondo più giusto, per il nostalgico comunista, è fatto di regimi totalitari, meglio se un po’ imperialisti, senza democrazia, senza libertà politiche e civili, di stampa, di religione, e così via. Magari poverissimi.

Ma perché i suoi beniamini sono solo Putin e Xi Jinping? È grave che si sia dimenticato di Kim Jong-Un e Ali Khamenei. Senza dire di Tamim bin Hamad o dell’apprendista Erdoğan.

D’Alema non è solo un vecchio comunista preistorico, rappresenta l’ideal-tipo del comunista “italiano”, più precisamente togliattiano, quello che ancora ora sa scegliere il momento giusto per portare acqua con le orecchie alla Destra.

la Lepre marzolina – sabato 23 settembre 2023