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MA CHE E’? ‘N PROFESSORE?

Marco Gervasoni ha sollevato a fatica la fronte pensosa china sui  suoi studi per commentare  su facebook una foto di Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia Romagna, pubblicata dall'”Espresso”, e ha scritto un’opera geniale quanto sintetica: “@marco_gervasoni – Ma che è, n’omo?”.
Gervasoni è  un  professore del Molise che scrive per un quotidiano fascio-leghista. Dopo aver partorito, da solo o in compagnia, dei libri che hanno arricchito di molto la biblioteca della propaganda d’estrema destra, purtroppo per lui passerà alla storia della cultura italiana per il massimo che è riuscito a elaborare: una cretinata volgare (questa volta scritta tutto da solo).
 
la lepre marzolina – domenica 6 settembre 2020

SONO DI COCCIO

D’accordo finalmente con Vittorio Feltri. Il suo editoriale ci è davvero piaciuto. E’ già tutto nel titolo: “RENDIAMOCI CONTO – NON C’E’ INTEGRAZIONE CON CHI TRASGREDISCE LE NOSTRE LEGGI”. Chi potrebbe dissentire?  Eppure ci sono casi difficili da risolvere. C’è gente che, senza colpa, alle spalle ha decenni di inciviltà e di ignoranza della stessa esistenza dello stato di diritto. Non si può passare d’un balzo dall’elmo con le corna al rispetto del codice penale. Il problema dell’integrazione di Lega Ladrona si pone e tocca trovare una soluzione. Sono assai recidivi, ma non possiamo abbandonarli al loro destino e rimpatriarli a Pontida. Certo, non è bastata la “seconda chance” e hanno continuato a essere ladroni, anche molto sfacciatamente: hanno truffato lo Stato, intrallazzato con paesi esteri, nascosto i loro quattrini in Svizzera come qualunque dentista evasore. Ma come fare a integrarli se la loro passione per trasgredire la nostre leggi si tramanda da padre in figlio, da madre in governatore? Sono di coccio, rendiamocene conto…

la lepre marzolina – venerdì 7 agosto 2020

LA RISPOSTA GIUSTA

Francesco Facchinetti, cantante, sta diffondendo un video in cui pone  questa domanda epocale: “Tanti parlano ma nessuno fa la domanda giusta: ‘Fa più vittime il coronavirus o il lockdown?’“. Ma non è vero che sia il primo a farci questa domanda retorica che comprende anche la risposta, anzi uno stuolo di scriteriati la sta ripetendo da tempo, pur di esibire la loro inesperienza su tutto. Gli Sgarbiani, per intenderci.

Adesso che abbiamo “la domanda giusta” possiamo fornire anche la”risposta giusta”: a fare più vittime non è né il corona virus né il lockdown, bensì l’immensa stupidità umana, che si manifesta in molti modi: assembramenti di persone che festeggiano in anticipo la propria o altrui morte, presenzialisti alla ricerca della scempiaggine più bislacca per conquistare il primo posto sul palcoscenico, politici che si sentono legittimati a sostenere tutto e il contrario di tutto, cantanti fatui che si travestono da epidemiologi o da politici pur di soddisfare la loro fregola di comparire… 

la lepre marzolina – mercoledì 19 agosto 2020

COPIARE LA LEGA DI BOSSI?

“Salvini allontana la Lega dal #Nord e davanti al #PD c’è l’occasione della vita: farsi rappresentanza della parte più moderna ed europea del Paese. Ci vogliano provare?”. Così Gori, sindaco di Bergamo, che non si sa come sia finito nel Pd. Mah! Non si capisce: la parte più moderna ed europea del paese si faceva rappresentare fino a ieri dalla Lega Ladrona di Bossi? Gori vuole cogliere l'”occasione della vita”, e diventare lui il nuovo Trota. 

la lepre marzolina – lunedì 3 agosto 2020

IL GOVERNO DEL RITORNO

Giuro che è vero.

«URGE IL RITORNO DI FORMIGONI PER DIFENDERE LA DEMOCRAZIA».

Cosi titola in prima pagina Vittorio Feltri su “Libero”.

Sìììììììììììììììììì. La democrazia è oggi in pericoloooo: è necessario il ritorno nell’agone politico di un corrotto condannato, prima, a 7 anni e 6 mesi di reclusione, poi ridotti per prescrizione a 5 anni e 10 mesi. Più ad alcune decine di milioni per danno erariale. Ovviamente, non essendo Formigoni un ladro di polli ma un ciellino col colletto bianco e vestito in celeste come tutti i berlusconiani, non può stare più di qualche mese in un posto cosi desolato e destinato ai poveracci com’è la galera, e così il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha deciso di concedergli la possibilità di scontare la pena a casa di un suo amico. Un piccolo scandalo, cui la Corte di Cassazione ancora non ha messo fine, col rischio di confermare il pregiudizio che in Italia la Giustizia non “è uguale per tutti”.

Ma così rende possibile che il popolo tutto della redazione di “Libero”, in stato di ubriachezza, implori il ritorno del Celeste per restaurare la democrazia ormai compromessa. Dopotutto se i corrotti come Formigoni e i corruttori si facessero un loro partito, sicuramente avrebbero la maggioranza. Ma Formigoni ce la farebbe da solo? Il problema è grosso, avrebbe bisogno di chi lo potesse aiutare. Suggeriamo un bel “governo del RITORNO”, con Salvini agli Interni, Previti alla Giustizia, Dell’Utri al Mezzogiorno, Fontana alle Regioni, Bossi alle politiche comunitarie, Feltri a Stampa e Propaganda, Tremonti al Tesoro, Gallera alla Sanità, il Trota al Lavoro, Gelmini alla Cultura.

Lo so, manca un nome, ma Egli deve restare a disposizione per il Colle più alto.

la lepre marzolina – venerdì 28 agosto 2020

LIBERO DA OGNI RITEGNO 02

ARRESTATI  59  NAPOLETANI

Domani il “Mattino” di Napoli, se fosse un giornale cialtrone e razzista come quello di Vittorio Feltri, dovrebbe aprire, a tutta pagina, la prima: 

ARRESTATI PER TANGENTI TREDICI MILANESI

sommario: 

UN’ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE CHE AVEVA MESSO A PUNTO UN “SISTEMA METODICO DI ALTERAZIONE” DEGLI APPALTI SULLA METROPOLITANA DI MILANO DODICI PERSONE SONO FINITE IN CARCERE E UNA AI DOMICILIARI NELL’AMBITO DI UN’INCHIESTA SU TANGENTI E APPALTI TRUCCATI PER I LAVORI DI INNOVAZIONE E MANUTENZIONE DELLA METROPOLITANA. TRA GLI ARRESTATI FIGURA PAOLO BELLINI, RESPONSABILE DEGLI “IMPIANTI DI SEGNALAMENTO E AUTOMAZIONE” DELLA MUNICIPALIZZATA, ACCUSATO DI AVER INCASSATO TANGENTI PER 125MILA EURO. RACCOLTI ELEMENTI ANCHE SU UN EPISODIO DI CORRUZIONE RISALENTE AL 2006 CHE RIGUARDA UNA GARA SULLA LINEA ROSSA M1, PROPRIO QUELLA COLPITA DA NUMEROSI EPISODI DI FRENATE IMPROVVISE.

la lepre marzolina – martedì 23  giugno 2020

LIBERO DA OGNI RITEGNO

Mercoledì scorso, il 10 giugno, il quotidiano “Libero” (da ogni ritegno) sparò in prima pagina , a 8 colonne, questo titolo:

ARRESTATI  59  NAPOLETANI

Domani il “Mattino” di Napoli, se fosse un giornale cialtrone e razzista come quello di Vittorio Feltri, dovrebbe aprire, a tutta pagina, la prima: 

ARRESTATO PER STUPRO UN MILANESE

sommario: 

E’ IL BERLUSCONIANO PAOLO MASSARI, GIÀ ASSESSORE DI  DESTRA NELLA GIUNTA MORATTI DEL COMUNE DI MILANO, DIMESSOSI DOPO ACCUSE DI MOLESTIE SESSUALI – DA ANNI GIORNALISTA MEDIASET

la lepre marzolina – lunedì 15 giugno 2020

L’ECTOPLASMA DI SGARBI

“Raggi è inesistente … Il M5s stelle oggi versa in una condizione disperata sul piano nazionale e a Roma non perderebbe, bensì sparirebbe completamente. Con il 4% preso alle suppletive non esiste più”. Così disse il compianto Sgarbi, che col suo 2,6 % e i suoi miseri 1600 voti massacrò Forza Italia di cui era capolista nelle ultime elezioni regionali emiliane. Ma come  può un ectoplasma con metà dei voti presunti di Raggi autocandidarsi all’assessorato della Cultura di Roma? Gli ectoplasmi non esistono , ma se esistessero dovrebbero vergognarsi un po’.

la lepre marzolina – mercoledì 3 giugno 2020

L’ASINO E IL PADRONE

Nessuno mi diverte più di Crozza. Ma devo ammettere che qualche volta l’originale supera di gran lunga il personaggio imitato dal comico genovese. Un titolo di prima pagina di “Libero” mi ha divertito talmente che non riesco a smettere di ridere. Vittorio Feltri intitola un suo editoriale contro alcuni giornalisti: “Fanno l’interesse degli amici potenti e non dei lettori”.  E precisa meglio: “Mettono l’asino dove vuole il padrone”. Feltri nel caso specifico ha ragione (la maggior parte dei giornali sta censurando notizie importanti sulla magistratura e anche su giornalisti), ma che sia proprio lui a “sparare” la notizia in prima pagina come novità scandalosa è il massimo del massimo della comicità.

Ma se tutta la sua carriera è costruita sullo slurp quotidiano, sull’ossequio al Padrone…, sul servirlo oltre ogni decenza, sulla difesa per decenni dei più indifendibili politici-criminali  della Destra, sulla violazione sfrontata della deontologia giornalistica, sul prendere per i fondelli i lettori spacciando falsi dossier o dando doppio lavoro al suo giornalista preferito, tale spione “Betulla”…

Continuo a sganasciarmi dalle risate.

la lepre marzolina – lunedì 25 maggio 2020

STORIA GLORIOSA DI UN GIORNALE “LIBERO”

13 ottobre 1492. Dopo la scoperta dell’America, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: ISABELLA DI CASTIGLIA È ANDATA  IERI DAL PARRUCCHIERE PER RIFARSI I BOCCOLI

15 luglio 1789. Dopo la presa della Bastiglia, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: SGRADEVOLE INGORGO DI CARROZZE ALLE TUILERIES

19 giugno 1815. Dopo Waterloo, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: SCONTRO A GALLARATE TRA DUE BICICLETTE

1 maggio 1945. Dopo il suicidio di Hitler, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: LUTTO NELLA REDAZIONE DI LIBERO. E’ SCOMPARSO UN GRANDE STATISTA DI DESTRA

21 luglio 1969. Dopo l’allunaggio, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: GITA DI ALCUNI TURISTI AMERICANI  NEL DUOMO DI MILANO

17 maggio 2014. Dopo l’inIzio processo Formigoni, “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: UN PAESE LIBERTICIDA OSA PROCESSARE UN INNOCENTE 

28 maggio 2020. Titolo vero del giorno dopo che l’Unione europea dà il via libera a 172 miliardi di euro per salvare l’economia  italiana. “Libero” di Vittorio Feltri intitola a 9 colonne: SABOTATA LA RIPRESA – CONTE PUNISCE GLI IMPRENDITORI

la lepre marzolina – giovedì 28 maggio 2020

I DUE BAFFI

Il travestimento del pagliaccio Renzi in Berlusconi è quasi completato. Con decenni di ritardo copia il Berlusconi 1.0 riesumando il progetto, tanto caro agli amici di Dell’Utri, della  costruzione del Ponte di Messina. Ho scritto “quasi”. Perché l’operazione sarà davvero conclusa quando giurerà che la renziana trasformista neo-fontaniana, Patrizia Baffi,  è la persona più coerente del mondo poiché è la nipotina  di un uomo di rigore come Paolo Baffi, rimpianto governatore di Bankitalia.

la lepre marzolina – lunedì 1 giugno 2020