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I NUOVI BARBARI: OLIVIERO TOSCANI

Seconda puntata della nuova rubrica  di critica liberale in cui inventariamo parole e atti dei nuovi barbari, di coloro che – pur ricoprendo spesso ruoli pubblici – lavorano a tempo pieno per far precipitare il paese in una ignoranza, volgarità e inciviltà senza rimedio.

Oliviero Toscani, ospite a Un giorno da pecora su Radio1, ha detto la sua:  “ma a chi interessa che caschi un ponte” , dopo le polemiche sullo scatto che ritraeva insieme  le Sardine e Luciano Benetton, committente da decenni di Oliviero Toscani. Appunto.

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NICOLA LODI, LEGHISTA – VITTORIO SGARBI, TRASFORMISTA CON FALSO E TRUFFA AGGRAVATA

Critica liberale inaugura una nuova rubrica in cui inventariamo parole e atti dei nuovi barbari, di coloro che – pur ricoprendo spesso ruoli pubblici – lavorano a tempo pieno per far precipitare il paese in una ignoranza, volgarità e inciviltà senza rimedio.

«Vi faremo un culo così. Vi avverto, vi farò male. Vi colpirò politicamente. Da lunedì sparirete, tornerete nei meandri da cui siete venuti».

Sono le parole pronunciate, in diretta Facebook, dal vicesindaco leghista di Ferrara, Nicola Lodi, che si rivolge ai giornalisti di La7 che in questi giorni hanno realizzato un’inchiesta con l’intercettazione del vice-capogruppo del Carroccio, Stefano Solaroli, che propone alla collega di partito, Anna Ferraresi, un contratto a tempo indeterminato in Comune in cambio delle dimissioni da consigliera (Ferraresi era considerata una piantagrane per le continue denunce sul degrado in città). “Piazzapulita”, che ha mandato in onda il servizio di Alessio Lasta, ha scritto su Twitter: «Ecco la delicata reazione del vicesindaco di Ferrara alla nostra inchiesta». Lodi, detto Naomo, continua a mantenere la casa popolare di quando era barbiere, nonostante l’attuale stipendio di 4.800 euro al mese.

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L’Italia è guidata da «un governo di criptochecche con fidanzati di copertura, gente a cui piace prenderlo in quel posto e vuole costringere gli italiani a fare la stessa cosa».

Vittorio Sgarbi, deputato trasformista, già condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, candidato di Forza Italia alle regionali in Emilia-Romagna, 5 gennaio 2020