XII rapporto sulle confessioni religiose e TV
XIII rapporto sui telegiornali
XVII rapporto sulla secolarizzazione
“progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della
Chiesa Valdese”


XII rapporto sulle confessioni religiose e TV
XIII rapporto sui telegiornali
XVII rapporto sulla secolarizzazione
“progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della
Chiesa Valdese”



Un nuovo dibattimento sull’omicidio di Matteotti, aprile 1947, emise la sentenza di ergastolo. Ma già nel 1953 era fuori per un’amnistia. Rientrato in carcere a causa di un vizio di forma, il 23 marzo 1956 lasciò definitivamente il penitenziario di Civitavecchia. Poco dopo si iscrisse al Movimento Sociale. Non svolse aperta attività politica ma di fatto la fiamma sgorgante dal sarcofago del Duce per uno come lui era un richiamo irresistibile. Quello stesso fuoco arde ancora oggi nel simbolo di Fratelli d’Italia.
Giorgia Meloni, durante la commemorazione dell’ultimo discorso che il deputato socialista pronunciò in Parlamento, quello che per la forza delle denunce contro la violenza e la corruzione, (tema sul quale il governo temeva devastanti rivelazioni a proposito dei contratti con la compagnia petrolifera Sinclair Oil) equivalse ad una condanna a morte, ha onorato “un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee”. Finalmente è riuscita a pronunciare la parola proibita, hanno rimarcato i benevoli commentatori. In realtà, si è trattato della semplice ammissione di un’incontrovertibile verità storica e giudiziaria.


Il tutto sarà preceduto da una presentazione storica di GIOVANNI SCIROCCO, vicepresidente del Circolo e ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Bergamo.
La partecipazione è gratuita, ma occorre prenotarsi mandando i propri dati a eventi@lascalaw.it oppure inquadrando il QR-CODE della locandina.
Fondazione Critica Liberale – Via delle Carrozze 19, Roma
martedì 11 giugno 2024 h 18
le ricerche sono state realizzate
con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese


Ti invitano all’incontro:
LA LIBERTÀ POLITICA EREDITÀ DELL’ILLUMINISMO
il pensiero critico e nuove sfide di libertà
ecologia – nuovi diritti – partecipazione democratica
Presentazione della rivista Asterisque edita da Castelvecchi
di Filosofia in Movimento
Camera dei Deputati (Sala del Cenacolo)
24 maggio 2024 ore 17,00
Saluti istituzionali:
On. Filiberto Zaratti
Segretario di Presidenza della Camera dei deputati
Modera: Enzo Marzo direttore di Critica liberale
ne discutono:
Antonio Cecere (condirettore di Asterisque)
Antonio Coratti (condirettore di Asterisque)
Prisca Amoroso (Università di Bologna)
ingresso: Piazza in Campo Marzio, 42
Per gli uomini è indispensabile la giacca
per partecipare
è necessario prenotarsi entro mercoledì 22 maggio inviando nome cognome e un recapito a info@criticaliberale.it
di angelo perrone
La Global Sumud Flotilla, che si avvicina a Gaza, è un messaggio sull’acqua, non solo un convoglio di aiuti. Per questo sono inefficaci gli inviti, autorevoli come quello del presidente della Repubblica Mattarella, alla desistenza in nome della prudenza. La composizione della flottiglia, prevalentemente barche a vela, esprime la fiducia radicale nella non violenza come forza in grado di scuotere le coscienze.
La vela diventa così metafora dello spirito umanitario dell’iniziativa. Impossibile, nella sua purezza, strumentalizzarla, scambiarla per altro, inquinarla. Continua la lettura di Global Sumud Flotilla, le vele della non violenza

ANTOLOGIA
E NOTE CRITICHE
a cura di
GIOVANNI VETRITTO
e
VALENTINA PISCITELLI
La Fondazione Critica liberale edita una collana di pubblicazioni,
“Le frecce”, piccoli volumi di cultura politica e di attualità, che sono offerti gratuitamente in PDF ai lettori, e anche stampati. Costituiscono un’ideale prosecuzione dei “Quaderni di Critica”, rintracciabili su questo sito.
– 9. Altiero Spinelli – Ernesto Rossi, Se non ora quando? – il Manifesto di Ventotene spiegato a Meloni e altri neofascisti – Contributi di Antonella Braga, Critica Liberale, Pier Virgilio Dastoli, Enzo Marzo, Riccardo Mastrorillo, Roberto Petrini, Alessandro Roncaglia, Giovanni Vetritto
– 8. Bruno Zevi, Sono del partito d’azione – Antologia e note critiche a cura di Giovanni Vetritto e Valentina Piscitelli
– 7. Valerio Pocar, Gli animali come persone “dal rispetto ai diritti”
– 6. Norberto Bobbio, Giuliano Pontara, Diritto di resistenza e non violenza con articoli su Gli anarchici di Umberto Morra e Camillo Berneri
– 5. Riccardo Mastrorillo, Sulla forma di governo (a cura di)
– 4. Mino Vianello, Alla radice della guerra
– 3. Sergio Lariccia, Salvemini e le libertà di religione
– 2. Ettore Maggi, Un nemico del liberalismo – Appendice: V. Putin, Sull’unità storica di russi e ucraini
– 1. Piero Gobetti, Enzo Marzo, Paolo Bagnoli, Quaderno gobettiano 1
di riccardo mastrorillo
Il 12 maggio di 50 anni fa si svolgeva in Italia il primo referendum abrogativo della storia italiana.
Il referendum si tenne per abrogare la legge Baslini/Fortuna che il 1 dicembre del 1970 aveva introdotto il divorzio in Italia.
Prima di commemorare e rivendicare quella grande vittoria della democrazia e della cultura laica, di cui noi siamo eredi e custodi gelosi e intransigenti, prendiamo atto che le istituzioni, i giornali (con poche encomiabili eccezioni) le televisioni hanno ignorato colpevolmente questa ricorrenza. Continua la lettura di 50 anni dal referendum sul divorzio
di Francesca Palazzi Arduini
Che fare, pensa la Presidente del Consiglio, per dare un contentino a Bergoglio? Insomma… sui migranti meglio buttar soldi in Albania che darne ai preti, che poi manco la votano. E poi chissenefrega tanto ormai tutti deportano gente, fan peggio gli inglesi, lo pensa tutto il partito. Sull’interruzione di gravidanza si fa di tutto per accontentarli ma senza scatenare le piazze, le donne. Quindi? Niente, al massimo qualche spiccio del PNRR ma niente più, per mettere uno straccio di camice ai predicatori[1]. Ah sì, anche qualche altro spiccio alle famiglie con figli, ma tanto col costo della vita la toppa dura poco.
E sul Giubileo quanto dovremmo spender ancora, si chiedeva Meloni già nel 2023 in Vaticano, in udienza, da sola, con la figlia e senza marito. Ma che fare per mantenere buoni rapporti, per saldare sacre alleanze?
Sull’uso delle armi non si può fare quel che vuole il “santo padre”, certo, meglio accontentare lui che quei pacifisti che protestano ovunque, calcola Giorgia. In definitiva, se occorre spezzare qualche lancia meglio spezzarla in testa agli studenti del nuovo “no Vietnam” che al papa quando pretende di far diplomazia in giro per il mondo come se avesse ancora uno Stato pontificio. Difficile quindi dare un contentino che si rispetti a Bergoglio.
Continua la lettura di L’esorciccia. Giorgia Meloni e l’Artifizio Intelligente.
E allora il comunismo? Si sente spesso replicare. Che problema c’è ad ammettere che i regimi comunisti, dall’Unione sovietica in poi, hanno fallito nell’ideale dichiarato, avvilendo le libertà individuali e risultando incompatibili con il modello di democrazia costituzionale.
La democrazia, pur imperfetta e piena di contraddizioni, è la migliore tra i sistemi di governo sperimentati finora e si pone in netto contrasto con i dettami del fascismo e del socialismo reale.
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