CHI DAVVERO DA’ I NUMERI

di giovanni vetritto

 La polemica che si è innestata sulla questione dei “numeri” forniti dal Presidente dell’INPS Tito Boeri per la formulazione del “decreto dignità” rivela la voragine di inconsapevolezza delle cose istituzionali in cui sono caduti ormai non solo i politici, ma anche i giornalisti e più in generale gli osservatori della cosa pubblica.

Il caso però può fornire l’occasione per rimettere in ordine qualche concetto utile perché nel dibattito pubblico si torni a sillabare i temi istituzionali in maniera meno rozza.

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LE COLPE DELLE FIGLIE NON RICADANO SUI PADRI

RIPUBBLICHIAMO DA “LA REPUBBLICA” DEL 17-7-2018

 BOLOGNA Tra le ultime adesioni alla lettera di scuse a don Matteo Zuppi, promossa da 25 bolognesi tramite Repubblica Bologna e firmata da oltre quattromila lettori, per gli insulti rivolti all’arcivescovo dalla pagina Facebook della senatrice leghista Borgonzoni, lunedì sera ne è arrivata in redazione una particolarmente inattesa. A prendere le distanze dalla sottosegretaria alla Cultura, dal suo comportamento (aver abbandonato il dibattito sui migranti prima della replica del vescovo, non aver cancellato le successive ingiurie dei  follower dal suo post) e dalle sue tesi politiche, suo padre architetto Giambattista Borgonzoni. Questo il testo della sua lettera aperta, che ci ha telefonicamente confermato e autorizzato a pubblicare:

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ANCORA DUE BUFALE DI SALVINI (CON DUE PRECISAZIONI REDAZIONALI)

[REDAZIONE e.m.: Rivolgiamo una richiesta al sen. Matteo Salvini. Sappiamo bene che ogni cittadino ha piena libertà di parola (siamo stati noi liberali ad affermarla qualche secolo fa contro il sovranismi totalitari), e quindi difenderemo ad oltranza il suo diritto di esprimere qualunque sua opinione, qualunque suo pensiero, anche se abbiamo un altro costume e ci fa sorridere il suo ridicolo stile simil-ducesco. Ma ci risparmi le sue quotidiane menzogne, fondate su dati oggettivi falsificati consapevolmente solo per fare propaganda demagogica, confidando nella disattenzione, nell’ignoranza e nella scarsa memoria di troppi italiani. Salvini ricordi che ha responsabilità pubbliche e non può continuare a sparare bufale a mitraglia. Un v.presidente del consiglio ha dei doveri anche minimi di onestà verso i cittadini tutti, amici o avversari che siano. Non può continuare a riciclare informazioni acquisite nel bar sport del suo paese.

Abbiamo una nostra ragione precisa per rivolgergli questa richiesta. Quando abbiamo deciso di pubblicare sul nostro sito le correzioni ai suoi errori e bugie pensavamo di cavarcela con relativamente poco, ma da qualche giorno Salvini ci inonda quotidianamente di fake news, e noi, che siamo tutti volontari, – lo confessiamo – non riusciamo a stargli dietro. Vogliamo continuare a leggere, a sentire musica, ad occuparci anche di altro, non possiamo passare la giornata a correggere i dati falsi che fornisce la sua propaganda. Adesso addirittura sembra che suoi fans ci si mettano anche loro  con siti taroccati per moltiplicare e rilanciare le sue bufale.

Che la smetta, la preghiamo, o almeno rallenti il ritmo. Grazie].

SE NON SON MATTI , NON LI VOGLIAMO

Documento della Società italiana di Psichiatria in risposta alle dichiarazioni di Salvini

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USCITO IL N. 24 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI e anche su il fattoquotidiano.it

per scaricare il pdf clicca qui.

o anche qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/18/vitalizi-ci-siamo-arresi-alla-propaganda/4498317/

“NON MOLLARE TORNERA’ LUNEDI’ 3 SETTEMBRE 2018

Sommario
cronache da palazzo
3. riccardo mastrorillo, di caste, di vitalizi e di principi
bufale fresche fresche
4. vittorio emiliani, “non dobbiamo arrenderci alla paura”
astrolabio
8. antonio pileggi, il diritto allo studio e la dispersione scolastica
la biscondola
10. paolo bagnoli, la politica concreta e la sorte
nota quacchera
11. gianmarco pondrano altavilla, casalino vuole il grande fratello
memorandum
11. matteo salvini, il golpe leghista: ai cittadini lo diremo a cose fatte
l’opinione lieve
12. marella narmucci, la centralità del lavoro nella bibbia laica
la vita buona
14. valerio pocar, uguaglianza e diversità
lo spaccio delle idee
17. nereo zamaro, la fabbrica dei populismi
19. enzo marzo, einaudi e l’indipendenza dei media
22. comitato di direzione
23. hanno collaborato
9-10-16-18. bêtise

IL FILO CHE LEGA BUFALE SUI PROFUGHI E FALSI PRO-PUTIN

di giuliano foschini  – fabio tonacci – “la repubblica”

Vi sarà probabilmente capitato di vedere il video della falsa intervista a Vladimir Putin: la risposta, in russo, del presidente a una domanda sui martiri della Seconda Guerra mondiale nei sottotitoli in italiano si trasforma in un’arringa contro le Ong e in un attestato di stima per il governo Conte. Vi sarà anche capitato, probabilmente, di imbattervi nella fotografia dello storico concerto dei Pink Floyd a Venezia spacciata come l’istantanea di un porto libico straboccante di migranti pronti a invadere le coste italiane. Sono due delle fake news più clamorose dell’ultimo anno, per viralità e per numero di reazioni suscitate. Ebbene, le due “notizie” sono connesse. Hanno una radice comune, gettate nell’arena dei social network da profili molto simili. E hanno prodotto risultati numerici quasi identici.

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LA CORTE COSTITUZIONALE FRANCESE RESTAURA IL DIRITTO UMANITARIO DELLA CIVILTÀ EUROPEA

“…la Fraternité est un principe à valeur constitutionnelle. Pour ce faire, il a rappelé qu’aux termes de son article 2 : «La devise de la République est “Liberté, Égalité, Fraternité”». La Constitution se réfère également, dans son préambule et dans son article 72-3, à l’« idéal commun de liberté, d’égalité et de fraternité». Il découle de ce principe la liberté d’aider autrui, dans un but humanitaire, sans considération de la régularité de son séjour sur le territoire national”. 

“La Fraternità è un principio con valore costituzionale. Per fare questo, La Corte costituzionale francese ha ricordato che secondo il suo articolo 2: «Il cardine della Repubblica è “Libertà, Uguaglianza, Fraternità”». La Costituzione fa anche riferimento, in il suo preambolo e nell’articolo 72-3, all ‘«ideale comune di libertà, uguaglianza e fraternità». Da questo principio deriva la libertà di aiutare gli altri, per scopi umanitari, senza riguardo alla regolarità della sua permanenza sul territorio nazionale”.

INTEGRALISMO CELTICO O ISLAMICO?

di giovanni perazzoli

[nella foto, Mario Borghezio, un rappresentante della civiltà celtica presso il parlamento europeo a nome della Lega]

Basta avare un minimo di percezione di che cosa sia la storia per restare sgomenti davanti ai buffoni che mettono l’elmo … celtico. Un po’ come se degli americani si vestissero da indiani, esibendo la loro identità con tanto di penne sulla testa. Nessuna percezione di che cosa è stato il mondo romano (che non è Roma, la città, altra confusione enorme). Il passato nelle teste senza storia si contrae in un attimo.

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SALVINI: UN DEMAGOGO BUGIARDO?

di redazione

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha dichiarato che “non è possibile che, su 60 mila detenuti in Italia, 20 mila siano stranieri”, aggiungendo che avrebbe poco senso “tenerli qua, pagandoli 300 euro al giorno”. Il costo giornaliero per singolo detenuto, invece, è stimato in circa 137 euro al giorno. Quindi meno della metà. 

Salvini ricopre  l’incarico di Ministro dell’Interno. E’ possibile che non conosca o non sappia procurarsi dati così semplici? O è un demagogo bugiardo?

[la fonte dei dati è  Pagella Politica, che ringraziamo]

IL NAUFRAGIO

Ci annoia ripeterci. Però lo scrivemmo subito. L’analisi era fin troppo facile. Quando Renzi fu  travolto dal risultato del referendum costituzionale anche i degenti in un ospedale psichiatrico avrebbero capito che la tempesta non era sostenibile, non perché fosse particolarmente violenta ma perché il capitano della nave era assolutamente un incapace. Aveva perso tempo a fare l’Inchino a Berlusconi senza accorgersi che lo scoglio era penetrato nella chiglia. Se ci fosse stato ancora qualche dubbio, questo avrebbe dovuto essere fugato dall’arrogante presunzione dimostrata dal nuovo Schettino subito dopo l’esito referendario. In quell’occasione Renzi riecheggiò i commenti che i radicali erano soliti fare dopo le raffiche di sconfitte dei loro referendum: “sì, è vero, in questo referendum il no ha perduto 80 a 20, ma questo vuol dire che il partito radicale ha la forza del 20%”. Ugualmente Renzi si accreditò il 40 % degli italiani, come se fosse tutto suo. Dopotutto nelle elezioni europee proprio il 40% era stata la cifra del suo successo, quando gli italiani non lo conoscevano. Dopo il referendum le sconfitte non si sono contate più, ma sono state sempre sottovalutate.

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SULLO STATO DELLA LIBERTÀ DEI MEDIA

di enzo marzo

Alleghiamo qui il pdf di un dossier di 20 pagine sullo stato delle libertà dei media, nella speranza che possa contribuire alla riflessione collettiva sulla condizione miseranda dell’informazione italiana dopo i disastri della fine, anche contrattuale, dell’indipendenza dei giornalisti, dopo la recente accelerazione dei processi di concentrazione della stampa cartacea e dopo la restaurazione renziana del potere assoluto del Governo sulla televisione pubblica.

per scaricare il pdf clicca qui.

SESTO ELENCO- APPELLO PER LA CANDIDATURA DI ENZO MARZO NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA RAI

di ACL – Associazione Amici di Critica liberale – con il sesto elenco aggiornato

L’ultima riforma della RAI, varata sotto il Governo Renzi, ha introdotto una procedura dichiaratamente finalizzata a garantire la trasparenza della composizione del suo Consiglio di Amministrazione: essa dovrebbe consentire a tutti i cittadini dotati di determinati requisiti di candidarsi per due posti di consiglieri a nomina di Camera e Senato.

Non è la prima volta che una nomina pubblica viene resa teoricamente “contendibile”, ma senza una vera trasparenza su candidature, criteri di scelta, motivazioni della stessa, anche una norma potenzialmente positiva rischia di tradursi in una presa in giro. Per questo, la Società Pannunzio per la libertà di informazionepromossa da Critica liberale ha già più volte pubblicamente protestato.

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LE MENZOGNE DI TRUMP

di redazione

Donald Trump: “Non vogliamo che succeda da noi quello che sta capitando con l’immigrazione in Europa. Il popolo della Germania si sta rivoltando contro la sua leadership mentre l’immigrazione sta scuotendo la già fragile coalizione a Berlino”. Ancora: “Il crimine in Germania è cresciuto del 10% (i funzionari non vogliono segnalare questi crimini)  da quando i i migranti sono stati accettati”.  E ancora: “Altri paesi vanno ancora peggio. Sii intelligente America!  Se non hai confini , non hai un paese”. Pronta la risposta di  Merkel:

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