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occidente prigioniero – contro l’oblio e la disattenzione

di milan kundera
«Nel settembre del 1956, il direttore dell’agenzia di stampa ungherese, pochi minuti prima che il suo ufficio venisse distrutto dall’artiglieria, trasmise al mondo intero per telex un disperato messaggio sull’offensiva che quel mattino i russi avevano scatenato contro Budapest. Il dispaccio finisce con queste parole: “Moriremo per l’Ungheria e per l’Europa”.
«Che cosa intendeva dire? Di certo che i carri russi mettevano in pericolo l’Ungheria e, insieme, l’Europa. Ma in che senso anche l’Europa era in pericolo? I carri russi erano forse pronti a varcare le frontiere ungheresi e a dirigersi a Ovest? No. Il direttore dell’agenzia di stampa ungherese intendeva dire che in Ungheria era l’Europa a essere presa di mira. Perché l’Ungheria restasse Ungheria e restasse Europa, era pronto a morire».

GRAZIE, ORBAN

Non avremmo mai creduto di dover ringraziare un velleitario dittatorello dell’Est europeo, nonché il Capo di Lega ladrona, per la loro incessante opera a favore dell’unità europea. Grazie alla meticolosità di Wundt si è potuto mettere a punto un concetto, quello della “eterogenesi dei fini” che ci avverte come azioni intenzionali possano portare a conseguenze non intenzionali, spesso anche assolutamente contrarie a quelle volute. Orbàn è il più chiassoso tra quelli che vogliono ricostituire in chiave antieuropea (ma conservando tutti i vantaggi economici) un’alleanza del tutto simile alla vecchia Austria–Ungheria. Nella sua mente nostalgica c’è la volontà di esprimere egemonia o forza di attrazione verso la Baviera, la Croazia, persino verso il lombardo-veneto. Ha dalla sua il fatto che l’Ungheria (a parte alcune fiammate libertarie) è stata sempre un paese sottomesso a poteri esterni e quando si è auto governata – come nella Reggenza tra le due guerre mondiali – ha prodotto solo governi fascisti, addirittura nazisti, fondati su un accanito antisemitismo. La popolazione ungherese non si è fatta molto onore, ha perseguito gli ebrei con determinazione. E’ scesa in guerra al fianco di Hitler e, come fecero pure gli italiani, quando la guerra volgeva a male cercò di tradire i suoi alleati. Fu ovviamente occupata, non risulta una sua resistenza ma molto collaborazionismo. Dopo fu punita duramente dalla sua posizione geografica.

Ma gli ungheresi di Orbàn non hanno appreso la lezione.

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