Il radiologo di un ospedale pubblico di una piccola regione italiana, al fine di curare la propria giovane gatta caduta dal sesto piano e assai malandata, utilizza, fuori orario e senza intralciare in alcun modo il servizio, la tac dell’ospedale per costatare le lesioni. La cosa si risà e non manca lo scoop giornalistico. L’amministrazione apre un’inchiesta mentre il radiologo si offre di risarcire costi ed eventuali danni. L’uso non dannoso di uno strumento pubblico per curare la gatta viene quasi universalmente censurato. Se si fosse trattato dell’uso improprio e fuori orario della tac per curare una giovane donna ferita in un incidente stradale, del pari universalmente, si sarebbe plaudito al rifiuto delle regole e all’abnegazione del medico. Non tutte le vite, si capisce, hanno il medesimo valore. La gattina, comunque, si è perfettamente rimessa.
valerio pocar – domenica 9 febbraio 2025