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SENZA ALCUNA VERGOGNA

Non c’è limite alla sfacciataggine della destra e dell’estrema destra. Nel 2011, come un sol uomo, votarono sul “caso Ruby” in cui Berlusconi era indagato per i reati di concussione (continuata e aggravata) e prostituzione minorile, accreditando la tesi spericolata che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Fecero ridere tutto il mondo. Si dice che il parlamento inglese, il più antico del mondo, si vanti di poter far tutto eccetto che trasformare un uomo in donna e viceversa. Bazzecole, il parlamento italiano può fare di meglio: ha già mutato una ragazzetta marocchina di facili costumi in nipote di un Capo di stato egiziano. E adesso con una sola votazione ha smacchiettato una sua ministra carica di menzogne e di conflitti d’interesse e l’ha trasfigurata nella nipote di Quintino Sella. Giorgia Meloni, la più veloce trasformista ed illusionista italiana, ci ha messo un attimo a prendere il Codice etico del suo partito e pulircisi il banco parlamentare.

La lepre marzolina – mercoledì 26 luglio 2023

DUGIN, UN NEMICO DEL LIBERALISMO

di ettore maggi

appendice
SULL’UNITÀ STORICA DI RUSSI    E UCRAINI
Vladimir Putin

La Fondazione Critica liberale ha inaugurato una nuova collana di pubblicazioni, “Le frecce”, piccoli volumi di cultura politica e di attualità, che sono offerti gratuitamente in PDF ai lettori, e anche stampati. Costituiscono un’ideale prosecuzione dei “Quaderni di Critica”, rintracciabili su questo sito. 

scarica qui le frecce di critica liberale 
Dugin, un nemico del liberalismo
Quaderno Gobettiano 1

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BIVACCO POP

Per i 75 anni dalla prima seduta del Senato della Repubblica, solenni celebrazioni a Palazzo Madama. La data merita. Nasceva allora il Parlamento repubblicano dopo anni tragici di lotte sanguinose per portare nel nostro paese la libertà politica e per affrancarlo da venti anni di dittatura e di scelleratezze. Ignazio Benito La Russa, Presidente del Senato, ha voluto riscattarsi dalle scemenze da lui dette nelle ultime settimane sulla Costituzione e sulla Resistenza e ha fatto le cose in grande: così oggi, seduta in pompa magna nell’Aula ricoperta di velluti rossi. Ripresa diretta televisiva per convincere vieppiù i cittadini a non andare a votare. I senatori in piedi, Capo dello Stato e Presidente del Consiglio commossi. Tutti ad ascoltare Gianni Morandi mentre canta “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” e altre canzonette da discoteca di paese. Si lamenta l’assenza di Amadeus, purtroppo non eletto. Però c’è Renzi che sghignazza canticchiando e Casini che smanetta sul telefonino… La pagliacciata termina con un Inno di Mameli pop. Nessun rossore in Aula.

Così finisce la più vergognosa seduta parlamentare dei 75 anni di storia repubblicana. Saranno in molti ad essere tentati di denunciare il presidente del Senato per vilipendio alle Istituzioni. Ma sbaglierebbero a vedere nella patetica buffonata delle intenzioni malevole. Ha fatto quel che poteva: “La cultura di questi paleofascisti non produce altro, bellezza!!”

Ps: Gli inglesi saranno morti d’invidia con quella loro Incoronazione di Carlo III, davvero sguaiata a paragone con la nobiltà e serietà che La Russa è riuscito a far esprimere oggi da Palazzo Madama.

enzo marzo – lunedì 8 maggio 2023

È uscito il nuovo numero di Critica liberale

È uscito il nuovo numero di Critica liberale, dal 1969 la voce del pensiero laico e liberale italiano e della tradizione politica che difende e afferma la libertà, l’equità, i diritti, il conflitto.

Critica liberale segue il filo rosso che tiene assieme protagonisti come Amendola e Croce, Gobetti e i fratelli Rosselli, Salvemini ed Ernesto Rossi, Einaudi e il “Mondo” di Pannunzio, gli “azionisti” e Bobbio.

https://www.biblionedizioni.it/critica-liberale-annuale-2022/ 

Per un codicillo la Chiesa vince 655 milioni

di sergio rizzo

Con 655 milioni di euro si possono fare un sacco di cose. Come aumentare di mille euro all’anno lo stipendio di tutti gli insegnanti delle scuole statali. 0 finanziare l’acquisto di 3 milioni di tablet per i nostri studenti. Oppure coprire abbondantemente per un anno intero la spesa sanitaria del­la Regione Molise e dei suoi 305 mila abitanti. Invece quella somma la regaliamo tutti gli anni al Va­ticano. Conosciamo l’obiezione dei diretti interessati: “Regalare” non è il termine esatto. Non lo è per il semplice fatto che lo prevede una legge dello Stato italiano. Una legge approvata dal parlamento nel maggio 1985, governo di Bettino Craxi. E il provvedimento che ha recepito nel nostro ordinamento la revisione dei Patti Lateranensi firmati da Benito Musso­lini e Pietro Gasparri, segretario di stato di Pio XI, nel 1929.

Con quella legge targata Craxi il finanziamento della Chiesa cattolica è stato affidato alla libera scelta dei contribuenti. Con l’8 per mille delle loro tasse. Tutto chiaro, all’apparenza. Quando si presenta la denuncia dei redditi basta esprimere la scel­ta compilando un piccolo modulo con il quale la somma viene destinata a una del­le diverse confessioni religiose ormai riconosciuta, la Chiesa ovviamente in cima a tutte, oppure in alternativa allo Stato. Continua la lettura di Per un codicillo la Chiesa vince 655 milioni

Proiezione del film “Le mani sulla Città” di Francesco Rosi – ROMA, lunedì 12 giugno ore 15.00

Al termine della proiezione dibattito con:
On. Luana Zanella (Presidente Gruppo Parlamentare AVS)
Giovanni Caudo (LABIC)
Silvia Viviani (già Presidente INU)
Antonio Calafati (Economista)
Giovanni Vetritto (Critica liberale)
modera: Gaja Pellegrini Bettoli (giornalista)
Per partecipare è indispensabile registrarsi,
inviando nome, cognome e recapito
a info@criticaliberale.it 

 

NB per accedere alla Camera agli uomini è richiesto di indossare  la giacca