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LUOGO INSICURO

Il comportamento della Francia sui migranti è di una gravità estrema. Molto peggio dei respingimenti verso la Libia perpetrati da Minniti prima e Salvini poi. È infatti notorio che l’Italia, piena di razzisti, nazionalisti, sovranisti e manine non possa essere considerata luogo sicuro per i migranti. A loro dovrebbe chiedere scusa Macron… non all’Italia.

di riccardo mastrorillo – 20 ottobre 2018

VINO NOVELLO

Salvini a Juncker: “Parlo solo con persone sobrie”. Ma soltanto persone non sobrie possono parlare con Salvini. O totalmente rimbambiti dal potere novello, come i grillini, che neppure si accorgono che il leader di Lega Ladrona li sta sospingendo con sempre maggiore decisione verso la fuoriuscita dall’Euro. E che il Def non è una loro vittoria ma solo lo strumento con cui il sovranista li ha intrappolati e resi ostaggio.

PS: Ma è mai possibile che non c’è un ministro degli esteri (o un ministro dell’economia, per non dire di un presidente del consiglio) che abbia uno straccio di dignità che lo porti ad avvertire: “La prossima volta, caro Salvini, che dai giudizi o fai dichiarazioni su argomenti che assolutamente non sono di tua competenza,  ma esclusivamente mia,  mi dimetto, così semplicemente, ma davvero”.

la lepre marzolina – 2 ottobre 2018

COMPAGNI DI CALENDA

Mentre il paese sprofonda in un pozzo di demagogia, il P.I. (Partito Idiota) si trastulla organizzando cene. E non ce la fa neppure in questo. Calenda, dilettante chef, non riesce a cucinare per quattro, perché dimentica che il Renzi “andato a male” rende indigesto qualunque pasto. Allora il volenteroso Calenda ha un’idea: se la cena ha fatto fiasco, allora predispongo un pranzo ristretto. Detto fatto. Gentiloni abbocca, ma ancora una volta il risultato è disastroso. Per i giornali l’incontro storico è una “breve”.

Dato che sappiamo che Calenda è pervicace nell’ignoranza (vedi i suoi pasticci lessicali e politici tra liberalismo e liberismo) come nella velleità organizzativa,  corriamo a dargli un consiglio prezioso: lasci stare, dopo la cena e il pranzo falliti non le rimarrebbe che apprestare una merenda, ma immagini che sarcasmo si attirerebbe addosso….

la lepre marzolina – 30 settembre 2018

SALVINI, MARONI E LA MALA

«Le norme fiscali che prevedono sconti o dilazioni nei confronti del fisco vanno cancellate. Cancellate per tutti a prescindere dal calcio. Al piccolo imprenditore i debiti fiscali non li toglie nessuno». Matteo Salvini, 2005

Appena una decina di giorni prima il re dei buffoni aveva tuonato: “Temete l’ira dei giusti”. Con tono biblico, tanto per far vedere che bazzica il testo sacro. (E come al solito smercia una bufala, perché nella Bibbia non c’è traccia di ira dei giusti, ma i giornali abboccano). Il giornali spazzatura dell’estrema destra, che affiancano alla devozione religiosa la quotidiana dose di scurrilità, si stracciano le vesti, il “Foglio” evoca lo stato di polizia. Sull’Italia incombe la maledizione salviniana. Noi tremiamo ma non la beviamo, e commentiamo con “Temete l’ira dei giusti truffatori”. Avevamo ragione:  Salvini, mentre minaccia fulmini e saette , sotto banco invia i suoi avvocati a trattare la rateizzazione della restituzione di quanto la Lega Ladrona ha frodato allo Stato. Una storia all’italiana, dunque. Un long seller, che durerà fino al 2095.  Prima le grida, poi l’ammissione. Non Mosè e il castigo divino, ma i soliti ignoti con il neo-Totò in testa. 

Ps. Attendiamo con ansia il sequel di questo film comico. Suggeriamo un bel finale: colpo di scena, i soldi rubati allo stato dalla Lega Ladrona sono ritrovati casualmente in qualche materasso lussemburghese. Presso tutti gli schermi, soprattutto all’estero, grande successo dell’Ingiustizia italiana.

la lepre marzolina – 19 settembre 2018

CENE E COTILLONS

Vuoi andare sulle prime pagine dei giornali? Organizza una cena ristretta. Renzi, Minniti, Calenda e Gentiloni vanno a cena assieme. Per mangiarsi i miseri resti del PI (Partito Idiota). E, giù, tutti i giornali dedicano articolesse all’evento storico, come se si trattasse di Yalta. I pidioti dovrebbero ricordare quanti voti costò alla sinistra la cena di D’Alema a casa Letta (Gianni), con tanto di crostata fatta con le sue mani dal Berlusca per intortare con successo il Peggiore.

Altra cena storica tra Berlusca e Salvini. In nome del “Governo del cambiamento” viene sottoscritto il patto scellerato tra i due “litiganti a uso e consumo dei beoti che se la bevono”. Il menu prevede, come primo piatto da divorare, la Rai in salsa garantista, ma non del servizio pubblico televisivo, bensì delle reti di chi fa finta di votare contro il governo. E i 5stelle stanno a guardare digiunando, si accoderanno senza avere neppure il sospetto che saranno loro a pagare il conto salato di tanta vergogna.

la lepre marzolina – 17 settembre 2018

LEGA LADRONA: “L’IRA DEI GIUSTI TRUFFATORI”

Salvini: «Io sono stato eletto da voi. Altri no». Pseudo-Salvini: «Ricordatevi: i magistrati non ricevono voti dagli elettori, io invece sono un politico e sono stato eletto come quel frodatore di Berlusconi, come quel corruttore di Previti, come i filocamorra e filo mafia Cosentino, Dell’Utri,  Cuffaro..e via dicendo per alcune centinaia di amministratori eletti, che secondo me non dovrebbero essere neppure indagati…. Io stesso qualche mese fa ho fatto nominare Bossi senatore dal voto popolare».

la lepre marzolina – 8 settembre 2018

LA PADELLA E LA BRACE

Il m5s è veramente ingrato. Ha trattato Renzi sempre con irriconoscenza. Adesso che anche si è comprato casa pur avendo in banca solo pochi spiccioli, uno sforzo lo potrebbe fare per dargli una mano. Una piccola donazione non guasterebbe. Dopotutto nessuno più di lui ha lavorato per anni h24 per costruire il loro successo. Ma Renzi è un vero signore. Si prodiga disinteressatamente. Vedendo che i 5steĺle, tra incompetenza, inesperienza e dirigismo dall’alto, sono travolti dal fascio-razzismo di Salvini, è accorso, senza neppure che glielo chiedessero, in loro aiuto. Con una dichiarazione di grande generosità. Ha esclamato: “Presto toccherà di nuovo a noi”. Tutti gli italiani
(tranne quelli di casa Boschi, Renzi e Orfini) hanno sentito che un brivido gelato percorreva la loro schiena. Hanno tremato anche quelli che detestano questo governo il più non posso. Sperando, ottimisticamente, che ci sia un limite a tutto.

la lepre marzolina – 9 agosto 2018