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I PICCISTI DI ESTREMA DESTRA

Intervista del “Giorno” a Claudia Mancina, titolo: «Un errore respingere l’offerta della bicamerale Meloni”. Il testo è ancora peggio. Sono decenni che i piccisti d’estrema destra lavorano h24 alla distruzione della sinistra e del paese tutto. Ormai sono quasi giunti alla mèta finale e danno una finale mano inciucista alle “Sorelle in camicia nera”. La loro storica imbecillità  raggiunge così una inarrivabile perfezione assoluta.

Ps: Leggiamo che Mancina ha curato un libro intitolato Il futuro è della sinistra liberale, Bologna, Minerva, 2020. Mille grazie, ma noi preferiamo il passato della sinistra liberale (quello di Gobetti e di Rosselli, non quello di Togliatti e di D’Alema) a un futuro che profuma di Pera,  di Arcore e dell’ennesimo incontro del Nazareno.

la lepre marzolina – venerdì 9 settembre 2022

IL COMPLOTTO

«Non ho problemi a dire che ci sia stato un complotto perché il quorum non potesse essere raggiunto», così disse Calderoli, dopo aver parcheggiato sotto la sede della Lega il maiale che porta al guinzaglio per il “maiale day”). Un po’ sciupato per lo sciopero della fame, però conservando tutta la sua consueta lucidità, ha fatto uno scoop. Accidenti,  abbiamo tentato in ogni modo di tenerlo segreto, ma Calderoli ci ha scoperti. A questo punto lo confessiamo: ebbene sì, abbiamo organizzato un vero complotto per far mancare il quorum ai referendum sulla giustizia. E a questo punto possiamo anche rivelare i nostri complici: sono stati i quattro quinti dei cittadini italiani. Quelli a cui fa schifo la demagogia leghista. 

la Lepre marzolina – lunedì 13 giugno 2022

CON “GRANDE INTERESSE”

Non si capiscono tutte queste polemiche per la scampagnata in Russia di Salvini. Era scontato che prima o poi ci dovesse andare qualcuno della Lega a recuperare la borsa dimenticata da Savoini nei salotti dell’Hotel Metropole di Mosca dopo i suoi traffici con i commercianti di gas russo. E a ricordare a Putin la devozione espressa in tempi non sospetti proprio dal “Ministro degli esteri e dell’Economia” della Lega: «paradossalmente i partiti più vicini alla Russia sono quelli nazionalisti, non dico fascisti ma quasi: perché capiscono che l’America è il male assoluto e guardano alla Russia e al Presidente Putin con grande interesse perché ha detto che vuole, come noi, difendere identità e tradizioni».  Con “grande interesse”, ovviamente.

la lepre marzolina lunedì 30 maggio 2022

INVECE NO

“Ho passato questa legislatura a far cadere governi. È  quasi un lavoro usurante…”. Così dixit Renzi ieri alla scuola di (dis)formazione politica della Lega. Tanto per ufficializzare il suo definitivo assestamento nella destra italiana. Pochi anni la Lega salviniana, in amorosi e sporchi sensi con gli affaristi putiniani, invitò a far lezione ai suoi giovani militanti Aleksandr Gel’evic Dugin, il russo consigliere di Putin e soprattutto ideologo fondatore del nazi-bolscevismo. Tanto per insegnar loro un po’ di democrazia “alla leghista”. Pensammo che si fosse toccato il fondo. Invece no. Ieri c’è stato di peggio.

la lepre marzolina – domenica 22 giugno 2022

Il guerriero fascio-putiniano

Il “guerriero” Orsini ha comunicato ai telespettatori tutti: «Mio nonno durante il fascismo ha avuto un’infanzia felice». Beato lui: mio nonno invece aveva un terribile mal di denti, il nonno di un mio amico fu ucciso mentre stava “spezzando le reni” alla Grecia e un altro nonno si fece dieci anni di carcere e di confino. Ma nessuno di loro ha sofferto l’infelicità di avere un nipote cazzaro. E per di più rosso-nero. Appassionato di tutti i totalitarismi, e più cruenti sono meglio è, il guerriero fascio-putiniano coccolato dalla Tv pubblica e privata svolge un compito davvero esemplare: è il testimonial del livello di fatuità e di imbecillità dell’informazione televisiva e cartacea, nonché di come si sia ridotta la Luiss e più in generale l’accademia italiana. Non potrà non avere onori e successo.

la lepre marzolina – 21 aprile 2022

bombe a grappolo e insulti

Sul fronte dell’”operazione speciale” il “Fatto quotidiano” ogni giorno è tutto dedito a lanciare bombe a grappolo contro la resistenza ucraina. Dai titoli alle didascalie, dagli editoriali astiosi ai commenti sarcastici. Oggi, tra gli altri ordigni sono da segnalare due missili del generale Mini che colpisce direttamente Zelensky su punti strategici (non è generale per caso della Quinta Colonna). Il primo arriva in ritardo sulle macerie, dopo il bombardamento indecente degli stalinisti dell’Anpi: «Un’esigenza che il massacro di Bucha ha reso impellente. Tanto impellente che sembra Zelensky non aspettasse altro e che non intenda aspettare né l’inizio né tantomeno l’esito degli accertamenti “indipendenti” dai quali potrebbe venir fuori un’altra storia». Il secondo esplosivo è più ridicolo perché sul giudizio dell’efficacia dell’Onu Mini rimane proprio l’ultimo, assieme al giapponese sul ramo: Zelensky «oltre a insultare l’Onu insiste per la guerra immediata di tutto il mondo alla Russia». Ma siamo convinti che Zelensky, l’infamatore, non si sia preoccupato troppo. Sicuramente lo conforta la compagnia di papa Francesco, altro specialista in insulti contro l’Onu.

la lepre marzolina – venerdì 8 aprile 2022

COMICI E PAGLIACCI

Il deputato Matteo Dall’Osso muore dalla voglia di sentire in diretta le minacce di Putin all’Italia, e non ascolterà Zelensky. Riferendosi al presidente ucraino, ha detto: «Di comici ne ho conosciuti abbastanza». Come dargli torto? Ma è lui che non è mai sazio. Nel circo della politica italiana il primo che ha avuto la fortuna di ammirare è stato il comico-illusionista Beppe Grillo che ha truffato gli italiani facendo eleggere persino un trasformista professionista, filoputiniano di destra, come Dall’Osso. Il quale – una volta eletto – si è trasferito armi e bagagli in “Coraggio Italia” per recitare col duo Toti&Brugnaro. Poi, alla ricerca di un vero buffone, non poteva che approdare in Forza Italia. Chissà se ha partecipato al matrimonio burletta del suo presidente amico di Putin. Che comicità!

La lepre marzolina – lunedì 21 marzo 2022

Putin, mediazioni e tangenti

Altro che la Merkel. E’ strano che nessuno ci abbia pensato: il mediatore più adatto a intraprendere trattative con Putin è Gianluca Savoini, il faccendiere di Salvini, preso con le mani nella marmellata mentre trafficava  con i russi su scambi petroliferi. E chissà, questa volta per l’Italia e non solo per la Lega, potrebbe scattare persino una bella tangente…

la lepre marzolina – domenica 27 febbraio 2022

i no vax – no senno

Un centinaio di no-vax paralizzano il centro di Roma occupando piazza San Marco, qualcuno guarda nostalgico al più noto balcone di Piazza Venezia, contenuti – a distanza – dalle forze dell’ordine: gli studenti sono stati manganellati, mentre costoro che platealmente, esortati dal loro leader Pappalardo, annunciano di voler arrestare Draghi e Speranza, sono impunemente liberi di bloccare la capitale……

il gRillo parlante