un fronte popolare vietato a fascisti e razzisti…. e alla politica

Abbiamo letto con attenzione l’appello del sindaco di Napoli  Luigi de Magistris, per “l’unità delle forze che vogliono finalmente attuare in pieno la Costituzione”. Osserviamo che l’appello, più che per la costruzione di un “fronte popolare”, termine che comunque evoca trascorsi complicati nella recente storia italiana, pare più indirizzato alla costruzione di un fronte populista speculare, a sinistra (forse), di quello già messo in campo da SalviMaio. Continua la lettura di un fronte popolare vietato a fascisti e razzisti…. e alla politica

15 novembre 2018: presentazione a roma del programma del Centenario del governo Nitti

Giovedì 15 novembre, alle ore 17,00, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri a roma, avrà luogo la presentazione del Programma dellecelebrazioni del Centenario del Governo Nitti e l’anteprima del docufilm “Francesco Saverio Nitti. L’ottimismo dell’agire” (prodotto da RAI Storia e programmato in Tv per il 16 novembre) Continua la lettura di 15 novembre 2018: presentazione a roma del programma del Centenario del governo Nitti

SALVINI SOFFIA SULLA PAURA, MA LA CRIMINALITA’ E’ IN CALO

di vittorio emiliani

Matteo Salvini è il ministro che si è visto di meno, credo, al Viminale dal 1946 ad oggi, è sempre in giro per propagandare i suoi slogan (noi tireremo diritto, me ne frego, non cederemo alla Ue di un millimetro, ecc.) e le sue misure sulla sicurezza che in realtà generano nella gente la più grande insicurezza. Come questa legge che consente agli italiani di armarsi con più facilità, anche se gli omicidi volontari continuano a diminuire. Siamo scesi a 343 nel 2017 dai 1.300 di non molti anni fa con un incredibile calo, mentre i residenti stranieri (coi quali spesso si mette in relazione la criminalità) sono aumentati del 580 per cento.

Continua la lettura di SALVINI SOFFIA SULLA PAURA, MA LA CRIMINALITA’ E’ IN CALO

L’EMARGINAZIONE DELLA STORIA – TESTO INTEGRALE PUBBLICATO SU “NONMOLLARE” N.29

di fulvio cammarano

[Il n. 29 di “nonmollare è stato ripreso da ilfattoquotidiano.it :  https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/07/la-storia-non-serve-piu-a-niente-nemmeno-a-scuola-vi-racconto-perche/4746394/  ]

La questione dell’esclusione della traccia di storia per il tema d’italiano, proposta dalla Commissione per la riforma dell’esame di maturità, ha fatto emergere ancora una volta il problema, ormai evidente, della perdita di centralità della storia nella società contemporanea.

Continua la lettura di L’EMARGINAZIONE DELLA STORIA – TESTO INTEGRALE PUBBLICATO SU “NONMOLLARE” N.29

UN NO AL REFERENDUM ATAC DI ROMA

di andrea costa

L’11 novembre i cittadini romani si pronunceranno, con voto consultivo, sul Referendum radicale di mettere a gara tutti i servizi di trasporto pubblico di linea e non di linea Essa viene presentata come l’alternativa in grado di modificare una situazione collassata poiché, si argomenta, Il problema ha origine nella condizione di monopolio in cui viene svolto il servizio, mentre la concorrenza determinerebbe migliori prestazioni e migliori indirizzi e controlli da parte del Comune.  Ma è proprio così?

Atac è indifendibile per la disinvolta gestione che la caratterizza da molti decenni, con produzioni di debito, invecchiamento delle vetture e delle infrastrutture, obsolescenza tecnologica, incapacità gravi nell’organizzazione del personale. Una “mala gestione” costellata da fenomeni di corruzione, prodotta da una elefantiaca dirigenza frutto del clientelismo partitico. È lampante la corresponsabilità di questa dirigenza e del Comune, unico azionista di Atac, nella crisi di Atac.

Continua la lettura di UN NO AL REFERENDUM ATAC DI ROMA

GIUSTIZIA GIUSTA E PRESCRIZIONE

Mi rendo conto che la questione in apparenza è controvertibile . Ma credo che come avviene nei paesi di cultura giuridica anglosassone, quando lo stato esercita tramite la procura della Repubblica l’azione penale, ovvero l a pretesa punitiva dei colpevoli di reati che attentano alla pacifica convivenza sociale, abbia il dovere di procedere sino alla sentenza definitiva che accerti fatti e responsabilità.  In particolare per i delitti più gravi e lesivi dell’interesse generale. Senza che la prescrizione azzeri il tutto lasciando impuniti i colpevoli e disarmate le vittime.

Continua la lettura di GIUSTIZIA GIUSTA E PRESCRIZIONE

RAI: IL CAPOLAVORO RENZI-DI MAIO-SALVINI

di enzo marzo

«Tra il dire e il fare c’è di mezzo la Rai. Ve lo ricordate Luigi Di Maio che spiegava che “bisogna cacciare i partiti dalla Rai”, perché “è meglio il sorteggio che le nomine della politica”? Bene: acqua passata. Stasera il governo giallo-verde metterà le mani sui telegiornali. Il Tg1 e il Tg3 avranno un direttore scelto dai Cinquestelle, mentre il Tg2 sarà affidato a un leghista. Per la prima volta dalla fine del monopolio democristiano ecc.»…

Così scrive “la repubblica 2.0”. Ha perfettamente ragione e perfettamente torto. Il comportamento dei 5s prima era preoccupante, ora è addirittura sfacciatamente scandaloso. Il M5s è diventato un cinico gruppo arraffa-potere completamente dimentico delle promesse con cui ha conquistato l’elettorato. E le “porcate” le fa alla luce del giorno. E’ forse inutile ricordare (ma lo facciamo lo stesso perché gli italiani hanno memoria corta)  ciò che i casaleggini affermavano negli anni passati, visto che Di Maio ha raggiunto da tempo quel recordman di menzogne che ha nome Matteo Renzi. Ci consola questo paragone perché ci permette di riaffermare che anche il M5s pagherà caro e pagherà tutto.

C’è da ricordare che il Salvimaio, il governo vintage, ha potuto realizzare lo scempio dell’informazione televisiva semplicemente approfittando della riforma renziana della Rai-Tv varata nel 2015.

Continua la lettura di RAI: IL CAPOLAVORO RENZI-DI MAIO-SALVINI

UN’ALTRA SINISTRA CHE L’INFORMAZIONE NON VUOLE VEDERE

di beatrice brignone (Segretaria di Possibile)

Ho letto Rossana Rossanda oggi su “Repubblica”. È sempre una lettura interessante, come lo è ascoltare una testimone importante della storia politica del nostro Paese e della storia della sinistra.

Al termine dell’intervista però ho avuto la ormai consueta sensazione di essere sempre allo stesso punto di partenza.
Di aver letto un’intervista letta mille altre volte sugli stessi giornali, ascoltata altrettante volte nei soliti show televisivi, ripetuta nei dibattiti e negli incontri politici.

Continua la lettura di UN’ALTRA SINISTRA CHE L’INFORMAZIONE NON VUOLE VEDERE

IL POTERE E GLI ELETTORI TRADITI

di elena fattori, m5s, vice presidente commissione agricoltura del Senato

Alessandro Di Battista nei suoi comizi raccontava una interessante metafora: «Immaginate una pentola di acqua bollente. Una rana non ci entrerebbe mai e se qualcuno ce la buttasse dentro, darebbe un colpo di zampa e si salverebbe. Ora immaginate la stessa rana in una pentola di acqua fredda. Il fuoco è acceso e l’ acqua si scalda poco a poco. La rana non si preoccupa. Ma la temperatura sale ancora, l’ acqua inizia a scottare. La rana ormai è debole, non ha più forza di reagire. Prova a sopportare. Poi non ce la fa più e muore bollita. Abituarsi è deleterio. Sono gli “abituati” i cittadini più amati dal governo. Io credo che siamo ancora in tempo a dare quel colpo di zampa prima di finire bolliti. Dipende soltanto da noi. A riveder le stelle!».

Ecco, ora immaginate se in uno dei tanti comizi e convegni appena qualche mese fa avessi raccontato questo:

Continua la lettura di IL POTERE E GLI ELETTORI TRADITI

Le culture del limite per una nuova Europa

di riccardo mastrorillo

Il 28 ottobre alle Elezioni del parlamento dell’Assia, ancora una volta, dopo i numerosi successi degli ultimi mesi in Germania, in Belgio ed in Lussemburgo, i Verdi sono diventati il secondo partito, superando di pochi voti i socialdemocratici.

I risultati in Assia: La Cdu (popolari) ha ottenuto il 27% (nel 2013 ebbe il 38,8); i Verdi il 19,8% (avevano l’11,1) l’Spd (socialdemocratici) il 19,8% (dal 30,7% ) Afd (l’estrema destra) 13,1% (nel 2013 ottenne il 4,1), i liberali il 7,5% (dal 5), la Linke (sinistra radicale) ha preso il 6,3% (dal 5,2). Continua la lettura di Le culture del limite per una nuova Europa

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza dei cookie. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi