


di Pier Virgilio Dastoli
Del discorso di sedici minuti del 24 settembre pronunciato dalla premier italiana Giorgia Meloni alla Assemblea annuale delle Nazioni Unite a New York (LINK), dopo il comizio di cinquanta cinque minuti di Donald Trump del 23 settembre, conviene sottolineare la sua visione del mondo e dell’Europa in cui viene smentita l’idea di una apparente equidistanza fra atlantismo ed europeismo con una conferma della sua visione trumpiana del mondo e della soluzione delle gravi sfide in corso a cominciare dalle guerre in Ucraina e Gaza. Continua la lettura di Giorgia Meloni e la sua visione trumpiana del mondo
di pier virgilio dastoli
Il principio della democrazia rappresentativa, che si fonda principalmente sul ruolo dei parlamenti o più generalmente delle assemblee legislative elettive, permea o meglio dovrebbe permeare i sistemi in vigore nei paesi membri dell’Unione europea anche se prevale progressivamente quello che Juergen Habermas ha chiamato il “federalismo degli esecutivi” che mette in pericolo il processo di integrazione europea perché in quel federalismo agisce la logica della unanimità e interviene la paralisi istituzionale che impedisce l’adozione di decisioni nell’interesse dei cittadini che sono i depositari della sovranità popolare.
Dopo aver scritto che “il fondamento dell’Unione europea si fonda nella democrazia rappresentativa”, i governi si sono affrettati a precisare che la democrazia europea riposa sulla doppia legittimità delle cittadine e dei cittadini rappresentati dal Parlamento europeo e degli Stati rappresentati dai governi nel Consiglio e nel Consiglio europeo sapendo che il Parlamento europeo ha una sovranità limitata e che invece le istituzioni intergovernative o confederali hanno una sovranità piena che arriva fino al punto di considerare che i governi sono i “padroni dei trattati” (art. 48.4 TUE) e che possono anche decidere di demolire l’Unione europea (art. 48.2 TUE) restituendo competenze agli Stati o rifiutandosi di aprire una procedura di revisione dei trattati (art. 48.3 TUE). Continua la lettura di “Il funzionamento dell’Unione europea si fonda sulla democrazia rappresentativa” (art. 10 TUE)
La Camera dei Deputati oggi ha svolto una surreale commemorazione di Charlie Kirk, la prima volta che si commemora una persona mai stato parlamentare, non italiano e tantomeno conosciuto, fino a quando non è stato ucciso da un giovane folle che ha voluto tappare la bocca ad un farneticante predicatore di estrema destra…. Ci domandiamo se quando morirà avremo una commemorazione di Angelo Izzo e dei suoi amici del Circeo o se a breve se ne farà una postuma per Piero Pacciani?
rillo parlante – 23 settembre 2025
di angelo perrone
La grande questione della separazione delle carriere si riduce a siparietto tragicomico. Un passaggio storico, il terzo di quattro voti, finisce in pagina per un applauso. Ironico, sfottente, irridente. Nemmeno questo. Solo l’accusa di un applauso che poi sarebbe una semplice pacca sulle spalle, tra quei due, i più contenti dell’evento. Sempre loro, il maestro del diritto e l’erede berlusconiano, accoppiata di ferro. Continua la lettura di Una pacca sulle spalle, per il destino della giustizia
di alessandro giacomini
Il 20 settembre 2025 ricorre il 155° anniversario della Presa di Roma, un momento decisivo nella storia italiana, quando il sogno di uno Stato laico iniziò a farsi realtà. Eppure, come ogni anno, il rito si ripete: silenzio.
Una data che per decenni è stata festa nazionale, un simbolo di orgoglio, ma che oggi è stata cancellata dalla memoria collettiva, nessuna parata, nessun discorso ufficiale, nessuna celebrazione pubblica, è l’anniversario per antonomasia che l’Italia ha rimosso, quasi con imbarazzo. Continua la lettura di Il 20 settembre e la scomoda verità: l’anniversario che il potere, soprattutto quello attuale, non vuole che tu ricordi.
di angelo perrone
Gaza, «una miniera d’oro, un grande investimento da spartire con gli Usa». La frase del ministro israeliano Smotrich è inimmaginabile. Un Eldorado da costruire sul sangue di innocenti. In un quadro di disconnessione dalla realtà, il concetto travalica la propaganda politica e impone una riflessione d’altro tipo.
Mentre nella striscia si consuma una catastrofe umanitaria di proporzioni mai viste, l’uscita verbale di quel tale non può essere ridotta a esempio estremo di distorsione cognitiva. Certo, la psiche umana, di fronte a un’esperienza traumatica, si attiva in qualche modo: nega, banalizza o razionalizza l’orrore, insomma adotta un meccanismo di difesa. Continua la lettura di Gaza la “miniera d’oro”, tra psicosi e profitto diabolico

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Sommario
editoriale
05. riccardo mastrorillo, l’insostenibile leggerezza dell’essere…. armati
la biscondola
06. paolo bagnoli, celebrare “miti” o rileggerli criticamente
guerra e pace
07. ermanno vitale, gaza e ucraina. solidarietà selettiva a sinistra?
09. marco marsili, minacce alla pace internazionale –
parallelismi storici e pericoli attuali in europa e medio oriente
13. maurizio delli santi, il monito dell’11 settembre: l’europa delle libertà può fermare il disordine internazionale
gli stati uniti d’europa
15. sergio vasarri, la rivoluzione che diventa restaurazione – la proposta della commissione europea per il nuovo quadro finanziario pluriennale 2028-2034: la rivoluzione che diventa restaurazione?
19. pier virgilio dastoli, il funzionamento dell’unione europea si fonda sulla democrazia rappresentativa (art. 10 tue)
astrolabio
22. angelo perrone, la sentinella e l’ombra
24. roberto badulato, libertà, giustizia e diritto: una via maestra o un groviglio?
contro l’internazionale nera
26. roberto fieschi, il sonno della ragione genera mostri
28. comitato di direzione
28. hanno collaborato
di angelo perrone
L’omicidio di Charlie Kirk, figura di spicco della destra americana, è diventato fulcro di strumentalizzazione politica. Un atto criminale, che avrebbe dovuto unire nella condanna, è stato trasformato in una miccia per inasprire lo scontro ideologico.
Negli Stati Uniti il mondo di Trump soffia sul fuoco contro la sinistra radicale e i democratici; in Italia il dibattito trova un’eco sorprendente, adattata al contesto nazionale. Continua la lettura di Il delitto Kirk come arma politica
di angelo perrone
Ghislaine Maxwell, stretta collaboratrice di Jeffrey Epstein, finanziere condannato per abusi sessuali e traffico di minori, poi morto suicida in carcere, gioca una carta, che sarebbe disperata se non ci fossero circostanze politiche favorevoli.
In breve, la Maxwell, dopo lo strano suicidio in carcere del suo amico e complice è stata processata e condannata per aver aiutato il finanziere a reclutare e abusare di ragazze minorenni. Molte le persone citate e/o coinvolte, anche di fama. Lei è destinata a passare in prigione il resto dei suoi giorni. A questo punto Ghislaine Maxwell getta sul tavolo la carta che può farle ottenere la grazia, una sorta di ricompensa per il contributo generosamente offerto. Continua la lettura di Potere e clemenza
di angelo perrone
CasaPound, il cui nome deriva dal poeta statunitense Ezra Pound, ha occupato nel dicembre 2023 un palazzo di proprietà demaniale in via Napoleone III a Roma, nel quartiere Esquilino. Ora, dopo la breve attenzione mediatica dovuta alla contrapposizione al destino del centro sociale Leoncavallo, sgomberato energicamente a Milano in agosto, di questa vicenda non si parla più. Pratica archiviata.
Eppure quell’occupazione, presentata come risposta all’emergenza abitativa, è stata definita dalla Corte dei Conti un’operazione che ha causato un danno erariale di oltre 4,5 milioni di euro. Continua la lettura di Il fortino neofascista
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