Stragismo neofascista
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Nell’anno in cui si è celebrato il quarantesimo anniversario della nostra repubblica, sarebbe imperdonabile dimenticare o ignorare l’altra faccia del potere, quella che non si vede e della quale non si parla nelle cerimonie ufficiali (stranamente neppure nella maggior parte degli scritti dei politologi). Nel’universo del potere invisibile sono nati tutti gli episodi di violenza politica che hanno sconvolto il paese, ivi compreso il più efferato, la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Quando nel 1979 scrissi un articolo su La democrazia e il potere invisibile, la strage di Bologna non era ancora avvenuta. Ma mi era parso naturale osservare che dalla strage di Piazza Fontana, avvenuta il 12 dicembre 1969, in poi, era cominciata la degenerazione del nostro sistema politico per opera di un potere sotterraneo insidioso e senza scrupoli di cui non si conoscevano né la natura né gli scopi, ed avanzare il sospetto che il segreto di Stato fosse servito a proteggere il segreto dell’anti-Stato. La strage di Bologna, che supererà per numero di vittime tutte le stragi precedenti e quelle successive, avrebbe confermato quella osservazione. I risultati sinora raggiunti dopo sei anni d’indagini, se pur non definitivi, stanno trasformando quel sospetto in certezza.
Nonostante il meritevole impegno di magistrati e di giornalisti nella ricerca della verità, nonostante gl’innumerevoli scritti di storici, sociologi e studiosi di politica, convegni, seminari e pubblici dibattiti, sul terrorismo rosso e nero, si ha l’impressione che sinora non siano state generalmente percepite e comprese la gravità, l’estensione, la frequenza dei ricorrenti tentativi di sovvertimento delle nostre libere istituzioni, tanto più preoccupanti in quanto nessun altro paese democratico ha subito, sofferto, tollerato, e, quel che è peggio, protetto in egual misura, in tutti questi anni, una paragonabile situazione permanente di violenza eversiva, indirizzata insolentemente e spregiudicatamente all’instaurazione di un ordinamento autoritario. Continua la lettura di “I terroristi occulti” di Norberto Bobbio