QUALE CIVILTÀ DIFENDONO?

di  giovanni vetritto

L’incrocio micidiale tra la diffusione urbi et orbi dei bassi istinti di qualunque utente di social network e la legittimazione di quelli stessi bassi istinti da parte di classi politiche illiberali e antidemocratiche dovrebbe almeno avere un limite: quello della coerenza tra le diverse follie vomitate in pubblico sotto la stessa insegna.

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ADDIO A CARLO AUGUSTO VIANO

È scomparso a  novanta anni Carlo Augusto Viano, nostro caro amico, membro da decenni del Comitato di presidenza  della Fondazione Critica liberale e collaboratore di “Critica liberale”. Con noi partecipò alle “Lezioni Bobbio” e ci fu costantemente a fianco in tutte le nostre battaglie laiche. Lo ricorderemo sempre come uomo mite e inflessibile, dall’animo profondamente liberale.  Un uomo dell'”altra Italia”. Sul “nonmollare” del 2 settembre ricorderemo la sua opera e riproporremo alcuni suoi contributi.

COME FERMARE LE STRAGI IN MARE

di pier virgilio dastoli

L’ennesima strage nel Mediterraneo è una vergogna per l’insieme dei 28 governi membri dell’Unione europea che hanno deciso a fine marzo di prorogare l’operazione Sophia fino al 30 settembre del 2019 ma «senza dispiegamento di forze navali». Chiediamo come Movimento europeo alla presidenza finlandese del Consiglio della Ue e all’Alto rappresentante per la politica estera e della sicurezza di convocare una riunione dei ministri degli Esteri e della Difesa dei Paesi membri per decidere di riattivare lo spiegamento delle forze navali dell’Unione europea nel Mediterraneo allo scopo di organizzare delle operazioni di ricerca e soccorso come quelle attuate da Mare Nostrum.

Mentre al Parlamento europeo chiediamo di creare una commissione di inchiesta sulle operazioni legate al controllo delle frontiere esterne e al governo dei flussi migratori.

UNA BRUTTA STORIA

Riedizione del c.d. “caso Amanda”? Si sono  già mobilitati i media statunitensi. La  foto servirà per  sostenere che la confessione dei due ragazzi è stata estorta o frutto di gravi pressioni psicologiche; che le forze di polizia italiane operano in modo arbitrario (e con esse la magistratura: obiettivo dei prossimi prevedibili  attacchi .   Dalla rabbia per l’uccisione del Carabiniere all’indignazione per i metodi dell’Arma. Tra poco pressioni diplomatiche mentre i tg contraddittoriamente dopo aver definito i “ragazzi da poco 18enni rei confessi” dicono che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Metteteci  gli Usa che non amano che i loro cittadini siano giudicati all’estero  e i sovranisti alle vongole nostrane,  e l’estradizione è dietro l’angolo con tanto di scuse.   Presto inizierà il balletto da Vespa  con tanti saluti al sentimento di giustizia e al dolore   dei familiari del povero Mario Cerciello. A proposito, a chi è venuto in mente di fare quella foto e perché? Perché ?

USCITO IL N. 35 DE “GLI STATI UNITI D’EUROPA” SCARICABILE GRATIS QUI e anche sul fattonline

per scaricare il pdf clicca qui.

oppure https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/30/in-europa-ce-il-solito-balletto-la-nuova-legislatura-ue-si-apre-malissimo/5355979/

Indice
editoriale
04 – giovanni vetritto, falsa partenza
lo stato dell’unione
07 – aurelia ciacci, in pieno stallo
09 – monica radu, i nuovi vertici: l’europeizzazione dei ruoli
d’oltralpe
13 – guillaume lenglet, la crescita dei partiti non tradizionali in belgio
astrolabio
16 – maria pia di nonno, il ruolo delle donne tra passato, presente e futuro
pagine federaliste
24 – alex langer, contro un’altra commissione
27 – hanno collaborato

“SPECTRISTI”, “TERRAPIATTISTI” E “ONESTI-LEGHISTI”

Giornate pessime per i negazionisti. Che sono quelli che negano l’evidenza, sia quella storica sia quella scientifica, anche la più plateale. Spesso ci fanno simpatia (a parte quei genitori contro tutti i vaccini che fanno morire i loro figli e anche quelli degli altri) perché le loro assurdità dimostrano che il mondo è vario e che può ospitare non solo perfetti idioti ma anche quelli che amano ostentare la propria idiozia. Oggi è arrivata dal mondo scientifico l’asserzione che gli attuali cambiamenti climatici non hanno paragoni da duemila anni ad oggi. Ma ciò non convincerà certo Salvini, che alcune settimane fa, travestito da meteorologo da bar, schernì coloro che stavano notando qualche fenomeno climatico inedito. Ugualmente poco convincibili sono i quasi 50 mila “troll-complottisti” convinti dell’esistenza del mostro di Loch Ness o ancor di più gli “spectristi”, che giurano che l’intero pianeta è in mano a 500 burattinai che ne decidono tutti i destini. A noi non resta che sperare in un nuovo intervento di  007? Mentre gli “scie-chimisti” ci sembrano in ribasso, molto forte vanno i “terrapiattisti”. D’altronde, si vede con chiarezza che la terra è un piattume. Ma la credulità umana non conosce limiti. Ancora più assurdi dei “terrapiattisti” stanno sorgendo negli ultimi giorni gli “onesti-leghisti”. Sono pochi, certamente meno dei terrapiattisti,

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QUATTRO QUESTIONI PESANTI COME MACIGNI (QUANDO LE RISPOSTE?)

Testo integrale dell’intervento di Parrini, del Pd , 24 luglio 2019, su Moscopoli

PRESIDENTE. La seduta è ripresa. È iscritto a parlare il senatore Parrini. Ne ha facoltà.

PARRINI (PD). Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, prima di tutto la ringrazio per aver risposto affermativamente alla richiesta di un’informativa in Aula, avanzata dal Gruppo Partito Democratico e dal nostro presidente Marcucci. La ringrazio per questo, con molto rispetto.

Non posso però ringraziarla per le parole che ha detto oggi, parole che a nostro giudizio sono in parte evasive e in parte affette da scopi palesemente diversivi. Lo sforzo che lei ha profuso per parlare d’altro e non dell’oggetto dell’informativa è ammirevole sul piano dell’impegno fisico ma è disdicevole sul piano politico. (Applausi dal Gruppo PD).

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LA PROPAGANDA SULLA COSTITUZIONE

di  gianfranco pasquino

[Ripubbichiamo questo saggio di Gianfranco Pasquino, che consideriamo esemplare, sulla demagogica politica di riforma della Costituzione perpetrata prima da Renzi e poi – adesso – dal M5s. Noi siamo pronti a riprendere anche subito la battaglia dei Comitati del NO. E’ dal marzo ’18 che denunciamo l’incoscienza della politica isolazionista di Renzi e, purtroppo, dei “diversamente renziani”, che si vanno assumendo una gravissima responsabilità nei confronti della democrazia del nostro paese].

Leggo periodicamente le grida di (finto) dolore emesse da coloro che hanno sonoramente perso il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Sono quasi tutti accompagnati da vere indignate invettive contro i professoroni e soprattutto contro Gustavo Zagrebelsky, il Presidente del Comitato nazionale per il NO. Avremmo, non rispondo a nome suo, ma mi prendo la mia parte, non so quanto grande, di responsabilità, aperto la strada a infinite (non ancora finite) nefandezze. Per di più, di fronte alle nefandezze staremmo tutti zitti mentre il governo Lega-Cinque Stelle è affaccendato nella distruzione della Costituzione “più bella del mondo” (copyright non mio). Sull’aggettivo “bella” ho già variamente e ripetutamente eccepito affermando, senza timore di smentite, che non esiste un concorso di bellezza per le Costituzioni e che, se ci fosse, vincerebbe la Costituzione mai scritta, quella del Regno un tempo Unito. Dopodiché, contrariamente agli scrittori di stupidaggini seriali sul referendum, sulla Costituzione e sul governo, fra i quali annovero da qualche tempo il Direttore del “Foglio” Claudio Cerasa (si veda la sua risposta Antiparlamentarismo e silenzio dei costituzionalisti, alla lettera di un assegnista, sic, di ricerca in Diritto Costituzionale, pubblicata in prima pagina il 19 luglio), entro nel merito. Metto subito le carte in tavola. Ho scritto su tutte le tematiche attinenti il referendum costituzionale: Cittadini senza scettro. Le riforme sbagliate (Milano, Università Bocconi Edizioni, 2015) . Ho anche criticato le, spesso davvero risibili, motivazioni dei sostenitori del sì in NO positivo. Per la Costituzione. Per le buone riforme. Per migliorare la vita e la politica, Novi Ligure, Edizioni Epoké, 2016 .

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VICENDA SEA WATCH – CRITICA LIBERALE, CON I SUOI AVVOCATI, DIFENDERÀ LE POSIZIONI DI PRINCIPIO DI CAROLA RACKETE SULLA RESISTENZA CIVILE, ANCHE DENUNCIANDO L’ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DI NORME CONTRARIE ALL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE

COMUNICATO

La Fondazione Critica Liberale, consapevole che il liberalismo non è solo affermazione teorica di princìpi generali ma soprattutto loro pratica quotidiana, ha preso atto che nell’attuale contesto politico italiano la maggioranza che precariamente esprime il Governo del Paese sta portando un grave attacco alle norme fondamentali della legalità costituzionale e internazionale, col chiaro obiettivo di introdurre caratteristiche illiberali nelle nostre Istituzioni e nelle Leggi che regolano da 70 anni la nostra convivenza civile.

Pertanto, in coerenza col dovere dei liberali di trovarsi in prima linea quando si tratti di sostenere il dovere della resistenza civile nei confronti di leggi ingiuste – anche denunciando l’illegittimità costituzionale delle norme interne che contraddicono l’ordinamento europeo e internazionale – Critica Liberale ritiene opportuno sostenere, anche con la collaborazione dei suoi tradizionali legali avv. prof. Giuseppe Bozzi e on. avv. Enzo Palumbo, in tutte le competenti sedi e nelle forme che si riterranno compatibili con la difesa, la posizione di principio di Carola Rackete, nella sua battaglia per il riconoscimento dell’assoluta correttezza dei suoi comportamenti nella recente vicenda della Sea Watch.

Roma 22.07.2019

TRA IMBROGLIONI E IRRESPONSABILI

«Nel caso di una crisi di governo, la nostra posizione resta di dare la parola agli italiani». Così insiste ancora oggi Zingaretti. Ponendoci di fronte a dei gravi interrogativi: il segretario del Pd ha una vaga idea della situazione economica e sociale del paese? Il segretario del Pd si rende conto che le elezioni politiche celebrate nei prossimi mesi porterebbero quasi sicuramente alla maggioranza assoluta della destra sotto il dominio dell’uomo più pericoloso degli ultimi decenni? Perché vuole regalare per chissà quanto tempo il paese alla peggiore destra antieuropea? È così sicuro che con tale maggioranza e con tale disinvoltura della classe dirigente leghista subalterna politicamente (e chissà anche economicamente) al più pericoloso nemico oggi del liberalismo non sarebbero manomesse persino le regole della liberaldemocrazia? Dopotutto il Porcellum ha la firma della Lega.

Sostenere che ci sia solo un’alternativa, o questo sciagurato governo o elezioni immediate, è non solo falso, numeri alla mano, ma mostra una irresponsabilità senza pari. Il Pd di Zingaretti e di Renzi sta dimostrando un’incoscienza storica continuando a lavorare per Salvini. La pagheranno cara.

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FALSA PARTENZA

di giovanni vetritto

La nomina di Ursula Von Der Leyen al vertice della Commissione europea è stata la maldestra conclusione di una fase di apertura della nuova legislatura europea che non è esagerato definire  preoccupante per il basso profilo.

Di fatto, il negoziato per le nomine si è aperto come se le elezioni non si fossero affatto tenute e se i relativi risultati non contassero nulla. Anzi, se una attenzione è parsa emergere, è stata quella alle potenziali reazioni, sulle singole decisioni, dei cosiddetti “sovranisti”: ovvero, gli unici certi sconfitti delle elezioni, i “barbari” che dovevano conquistare il continente, che solo un anno fa tutta la stampa mainstream d’Europa temeva come potenziali imminenti dissolutori di mezzo secolo di sforzi per l’integrazione, e che hanno viceversa avuto un risultato elettorale catastrofico, e insoddisfacente perfino nei due Stati ancora democratici nei quali la loro pur parziale affermazione è innegabile (ovvero Francia e Italia; del tutto improprio allargare la visione a uno Stato ormai pressoché del tutto privo dei requisiti democratici minimi qual è l’Ungheria di Orban).

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RICORDANDO CAMILLERI E LA SUA “LINGUA”

di giuseppe “pino”  nicotri

Mi vengono in mente le parole di Andrea Camilleri su di me intervistato da Gianni Riotta alla Fiera del Libro di Torino l’11 maggio 2000: «Devo dire di essere stato molto contento di leggere in questi ultimi tempi tra gli interventi sul linguaggio mio, uno di un giornalista che si chiama Nicotri, il quale elabora una teoria devo dire per me molto suggestiva, e che quasi mi commuove, cioè a dire che uno dei fattori del successo è il recupero di una lingua italiana praticamente contadina, come passò dal latino e divenne volgare ma proprio con termini contadini, terreni, e che forse, di fronte a questa previsione che abbiamo di perdite di identità varie (che poi bisognerà vedere se è un rischio), noi italiani ci aggrappiamo a quest’ultimo calore di questa lingua».

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