BORRELLI E FALCONE

Chi strumentalizza il dott. Borrelli affermando che la meritoria inchiesta di Mani pulite avrebbe consentito l’emersione di soggetti peggiori dei predecessori colpiti da sentenze, ma ancor prima all’evidenza di una corruzione affaristico politica intollerabile anche per i contribuenti e cittadini normali o onesti , è in palese malafede . Come sostenere che la sentenza della Cassazione che  confermò il teorema Buscetta sulla cupola mafiosa costruito processualmente da Giovanni Falcone con tanto di prove nel c.d. storico maxi processo di Palermo, abbia favorito la mafia. Piuttosto sarebbe necessario continuare a combattere realmente affarismo corruzione e illegalità.  Una cento mille mani pulite!

ADDIO A CAMILLERI

di andrea costa

Mettiamola così. “La repubblica delle cartoline” deve molto riflettere se  è venuto a mancare il suo più giovane talento letterario degli ultimi 25 anni, capace di varcare i confini nazionali, apprezzato e tradotto ”persino” in Francia.
Questo “nuovo” talento aveva 93 anni ed è stato un “quarantottino” cresciuto nei banchi della severa, umanistica ed esigente scuola gentiliana.
Una specie di interferenza nell’italico radiotelescopio culturale, da una stella morta centinaia di anni luce fa; da quei licei classici che oggi si vorrebbero far sparire in ossequio ai peggiori modelli di state school anglosassone, alle “competenze”, al ”Capitale umano” e ad altri orrori.
Si è poi spento un grande patrimonio di Roma. Perché a Roma si è e si sta da italiani, come tutti i romani d’adozione, come lo fu Luigi Pirandello.
Si spera, in proposito, che qualcuno faccia a breve qualcosa per salvaguardare la sua casa, il suo studio, il suo archivio, la sua biblioteca. In altre parole la sua memoria vivente.

USCITO IL N. 46 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI E SUL FATTO ONLINE

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o anche su https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/17/fondi-alla-lega-a-rimetterci-e-la-nostra-credibilita-internazionale/5328084/

Sommario
editoriale
5. una generale guerra contro l’inquinamento – lettera aperta della fondazione critica liberale a europa verde
cronache da palazzo
7. riccardo mastrorillo, alto tradimento
la biscondola
9. paolo bagnoli, senza partito nessuna opposizione
res pubblica
10. gianfranco viesti, una riforma contro il sud?
intervista a cura di giovanni vetritto e aurelia ciacci
cosmopolis
12. paolo ragazzi, se si rispettasse il popolo libico
la vita buona
13. valerio pocar, sesso. parità e con sensualità
nota quacchera
14. gianmarco pondrano altavilla, per non dimenticare
lo spaccio delle idee
15. fabio martini, giornalismo, politica, populismo
23. comitato di direzione
23. hanno collaborato
8-9-11-14. bêtise

NUDO NELL’ARMADIO

La vedete la cenere sulla testa della Lepre marzolina? Eppure c’è. Con grande dispiacere devo confessare che sono incorso negli ultimi anni in un grave errore, e l’ho ripetuto purtroppo molto spesso. Chiedo scusa a tutti i lettori e spero che questa confessione agevoli il perdono. Lo so, è inqualificabile perché avrei dovuto tenere conto di tutto il parterre politico, ma, un  po’ per giustificarmi, devo dire che sono stato sviato dall’enormità del fenomeno che denunciavo. Presto i fatti. Berlusconi, l’ho sempre giudicato un furbissimo venditore di tappeti che incantava il pubblico più rozzo con i suoi discorsi da bar dello sport. Complimenti! È durato vent’anni per colpa degli italiani e di un’opposizione connivente che a sua discolpa può portare solo che era destinata a consumare fino in fondo la fatiscenza delle logiche, delle politiche e delle strutture cattolico-comuniste. Una storia chiusa. Ora sarebbe maramaldesco infierire su un Berlusconi affogato nelle sue sistematiche malefatte  e soprattutto in un ridicolo patetico. Amen.

Matteo Renzi non ci ha messo molto per superarlo in bufale.

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UNA FOTO, MILLE PAROLE

di giovanni vetritto

Per i federalisti, per chi non rinuncia a una ambiziosa e coerente battaglia di idee per il rilancio del processo di integrazione europea, da ormai troppi anni mancano ragioni di ottimismo, spesso mancano anche le parole.

Poi un  giorno, una giovane studiosa manda una foto che vale come benzina nel motore, come iniezione di ottimismo, come impegno a non arrendersi.

Una foto, tre donne,

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PRIMA I TURISTI

Caro Salvini,

ho letto delle sue ultime vicende moscovite. Credo a tutte le sue menzogne a cielo aperto perché ho una fede cieca in Lega Ladrona. Le vorrei chiedere un favore. Non ho mai visto Mosca, mi dicono che sia una città splendida. La prossima volta che va in veste ufficiale nella capitale russa mi piacerebbe tanto che mi portasse con lei come turista nella riunione ufficiale con i ministri e i vostri colleghi russi… pensi che soddisfazione sarebbe nel sedere al tavolo della trattativa addirittura con davanti il “cavaliere” stampato col mio nome. Mi piacerebbe anche portarmelo via per mostrarlo poi a tutti i miei parenti… Mi accontenti, per me sarebbe il più bel viaggio turistico della mia vita. Allo stesso tavolo sarebbe anche una bella occasione per conoscerci. Non faccia preferenze: ha già portato il turista Savoini, perché io no? Io ho in comune con Savoini che entrambi facciamo un po’ politica  nello stesso edificio della Lega Bugiarda, a Milano…..

in attesa 

firmato la lepre marzolina

UNA GENERALE GUERRA CONTRO L’INQUINAMENTO – LETTERA APERTA DELLA FONDAZIONE CRITICA LIBERALE A EUROPA VERDE

Forse l’Europa è a una svolta epocale. È stata sempre al centro dei processi di civilizzazione, e sul suo campo sono stati combattuti e vinti terribili scontri, armati e no, di interessi e di valori. La sconfitta dei nazionalismi, dei fascismi e dei comunismi sembra aver lasciato anche la democrazia molto indebolita. Eppure mai come in questo momento è necessario che la politica riacquisti la sua centralità perduta. Come incubi, si riaffacciano e addirittura s’intrecciano politiche e disvalori che pensavamo fossero stati superati per sempre. Nonostante le riflessioni tutte convergenti per l’eliminazione degli egoismi nazionali che hanno portato nel Novecento a centinaia di milioni di morti e alla decimazione di intere generazioni, pare impossibile ma la paura verso grandi disegni razionali sta dando forza al comunitarismo, al “ritorno al villaggio” e alle superstizioni. Siamo di fronte al rinascere di politiche irresponsabili. Il tutto mentre il mondo, sospinto dalla tecnologia, corre velocemente verso innovazioni che ci offrono nuove opportunità sulla strada dell’uguaglianza ma anche problemi che richiederanno a ciascun individuo e alle genti prove durissime.

Tre questioni s’impongono con tutta evidenza.

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PRIMA LE ELEMENTARI

“Prima i toscani”. Uno slogan in perfetto stile leghista quello che sei consiglieri regionali del partito del vicepremier Matteo Salvini hanno esibito su altrettante magliette per protestare contro una proposta di legge per l’assistenza sociale ai migranti voluta dalla giunta del governatore Enrico Rossi. Passeranno alla storia dell’ignoranza  crassa del salvinismo: Elisa Montemagni, Luciana Bartolini, Roberto Salvini, Jacopo Alberti, Roberto Biasci e Marco Casucci, che hanno dimostrato di non saper sillabare neppure una parola italiana. Prendete nota dei loro nomi. Ci si sono messi in sei, per farsi battere da un qualunque piccolo migrante di sei anni, promosso alla seconda elementare.  
Co/mplim/enti/  ag/li/  el/elett/ori/  legh/isti/ dell/ a/  tos/cana.

la lepre marzolina – 10 luglio 2019

SOVRANISTI MA ANTI-ITALIANI

di un italiano civile (dal Web….  chi può indicarci la fonte ci fa un grande favore , e anche all’autore)

Malta è un puntino sulla mappa.
E’ un’isoletta grande 1 millesimo dell’Italia, nel senso che ha proprio una superficie mille volte più piccole dell’Italia.

Tutta Malta, che è una nazione intera, è piccola come una città italiana. Ha lo stesso numero di abitanti di Bari.

Eppure Malta ha 18 rifugiati ogni 1.000 abitanti.
L’Italia ne ha 3. Tre ogni mille abitanti.

Ogni volta che una barca arriva con un carico di vite salvate dal mare e dai lager diciamo che qui in Italia siamo “pieni”, che stiamo scoppiando, che non ce la facciamo proprio più.

E che devono andare a Malta. Che Malta non ci aiuta.

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L’OCCASIONE MANCATA DEGLI STATI GENERALI DELL’INFORMAZIONE

di marco patricelli

Il dubbio amletico di Nanni Moretti, il quale si lambiccava il cervello se lo si notava di più se andava oppure se non andava, è stato sciolto dai vertici dell’Ordine e della Federazione Nazionale della Stampa in senso negativo. Di qui la ferrea decisione di non partecipare agli Stati Generali dell’editoria promossi dal sottosegretario Vito Crimi.

Non c’è che dire, a notare l’hanno notato tutti, a capire non ha capito quasi nessuno. Si parla di un fenomeno, l’editoria, che boccheggia e che ha disperato bisogno di ossigeno senza sapere da dove può arrivare, e si sceglie di disertare il campo di confronto. Non capisco ma mi adeguo, diceva un personaggio arboriano di “Quelli della notte”.

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PENSIERINI DI LEGISLATURA: RIAVVOLGIAMO IL NASTRO

di enzo marzo

Commentatori e politici stanno spargendo a piene mani una grande bufala. I risultati europei hanno rovesciato i rapporti di forza tra la Lega Ladrona e il Movimento 5s, e quindi è giusto che il Presidente del consiglio effettivo sia Salvini, il quale ha in mano le sorti del governo e della legislatura. Niente di più falso. Il Parlamento risponde alla composizione fissata dalle elezioni politiche dell’anno scorso. Ne dovrebbero prendere atto tutti, a cominciare dal Capo della Lega. Anzi, i sondaggi ufficiosi e anche quelli ricavabili dalle Europee e da alcune Amministrative dovrebbero far pensare a un probabile rovesciamento di forze tra lega e M5s e dovrebbero quindi impegnare le teste sempre più vuote dei nostri mediocrissimi politici a come rimediare a un possibile disastro. Senza arrendersi prima del tempo. La bufala prima descritta serve solo a convincere i più al fatto che sia ormai ineluttabile la resa al nazionalismo, alla cialtroneria, alla destra estrema. Noi gridiamo che tutto questo è falso, e addirittura criminale nei confronti della nostra democrazia.

Riavvolgiamo il nastro e torniamo ai  titoli di testa.

Nel parlamento NON esiste una sola maggioranza possibile. Perché nessuno lo ricorda?

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