“La manovra non è modificabile per evitare l’esercizio provvisorio” ma cambierà. Lo dice oltre a Di Maio anche Conte sulla tassazione del terzo settore. Cascando dalle nuvole come se non fossero loro ad averla prodotta. Come nel caso del condono agli abusivi esercenti attività sanitarie il tutto dà un segno evidente di impreparazione approssimazione e obiettiva incompetenza. Anche di leggerezza di chi tirando un sasso messogli in mano da altri ritira la mano o finge di ritirarla. Qua le comiche porteranno (nella migliore delle ipotesi e senza che nessuno abbia capito e inteso come Di Maio cambierebbe la norma che penalizza il terzo settore, anche perché verosimilmente anche lui non lo sa) ad applicare la normativa penalizzante per qualche temo (giorni, mesi,anni?) in attesa della grande riforma che il buon vice dei due vice definirà al cronista che lo fa “dichiarare ” in mezzo alla strada, ancora una volta violentando lingua e buon senso, “bella”. Come la manovra tanto nella prima che nella seconda edizione.
l’esercizio provvisorio
riccardo mastrorillo
Molti storici pongono nel 1215, con la firma da parte del Re d’Inghilterra della “Magna Carta”, la nascita del sistema parlamentare. Quella carta stabiliva che il sovrano non potesse esigere tasse senza il consenso del Parlamento. Per questo motivo in qualsiasi paese del mondo, la legge di bilancio e la legge finanziaria, vengono votate coscientemente dal Parlamento.
ELOGIO DELL’INCOMPETENZA
Nella Manovra, via libera anche a chi esercita professioni sanitarie come quelle infermieristiche, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione o addirittura di ostetricia senza il possesso di un titolo abilitante per l’iscrizione all’albo professionale.
Così il “governo dell’incompetenza” rimedia coerentemente a una grande ingiustizia. Perché una ostetrica dilettante finora non poteva far nascere un bambino, e invece un bambino incompetente poteva fare il presidente del consiglio? E uno che non aveva lavorato nemmeno un giorno poteva fare il ministro del lavoro? E chi non aveva mai amministrato neppure un condominio poteva gestire una capitale dai mille problemi? Finalmente si è raddrizzato un legno storto, poteva riuscirci solo chi giace immerso nella leggerezza dell’incoscienza.
IMPEGNO LAICO ALLA CAMERA
a cura della redazione
Martedì 18 dicembre si è svolta alla Camera dei deputati la preannunciata conferenza stampa sull’impegno laico oggi, in questo momento di particolare crisi del Vaticano, immerso in scandali, lotte interne e il nullismo dell’azione riformatrice di papa Francesco di fronte a problemi insoluti e sempre più gravi come la pedofilia ecclesiastica, la ricerca affannosa di privilegi e il progressivo aumento della secolarizzazione nei paesi più evoluti. Luca Pastorino, deputato Leu, ha annunciato che si sta formando un Intergruppo parlamentare sulla laicità, cui si affiancherà un’associazione sulla laicità di ex parlamentari, come è stato annunciato dal Segretario di Possibile ed ex parlamentare Andrea Maestri. Enzo Marzo ha presentato le nuove ricerche laiche organizzate da Critica liberale con il contributo dell’8 per mille della tavola Valdese sia sulla progressiva secolarizzazione in Italia sia sulla presenza delle confessioni religiose nelle reti televisive pubbliche e private, nonché sugli interventi di papa Francesco in televisione. Mirella Sartori ha annunciato la seconda serie del sito internet “Italia laica”, di cui è direttrice, con l’allargamento a nuovi partner che rafforzeranno quello che da anni è il tradizionale sito della laicità italiana, e Carlo Troilo ha illustrato la sua nuova iniziativa in occasione dell’ottantesimo anniversario del Concordato del 1929 tra la Chiesa cattolica e lo Stato fascista. Infine Giorgio Salsi, organizzatore delle “Giornate della laicità” di Reggio Emilia ha illustrato il programma delle Giornate 2019 che da quest’anno diventeranno anche itineranti con iniziative in molte città del nostro paese.
RIPORTIAMO QUI ALCUNE NOTIZIE DI AGENZIA STAMPA – LA PREMESSA DI ENZO MARZO ALLA RICERCA SULLE CONFESSIONI RELIGIOSE E LA TV – IL PROGRAMMA DELLA CONFERENZA STAMPA
Continua la lettura di IMPEGNO LAICO ALLA CAMERAESTREMISTA DALLE IDEE CONFUSE
Salvini definisce Famiglia Cristiana «periodico di estrema sinistra». Mentre si vanta di «servire il popolo» come l’ex maoista Aldo Brandirali, poi approdato in “Comunione e Liberazione”. Un inesistente estremismo ne richiama uno vero. Il suo . Anche di tifoso porta sfiga, 2 volte da ministro a vedere il Milan sempre perdente. Con aereo ad Atene tra un comizio e l’altro. Pagato dai contribuenti? Non tutti tifosi ne ‘milanisti’?
MENO IMMIGRATI E NASCITE IN CRISI? «E’ FINITA LA PACCHIA» PER ECONOMIA E ASSISTENZA IN ITALIA
Dossier 2018
a cura di vittorio emiliani
E’ incredibile che le forze politiche che si oppongono alle scelte dissennate – come il muro a nuovi immigrati – di Matteo Salvini non conducano una campagna martellante, sulla base dei dati reali, per sbugiardare quanto viene spacciato dalla Lega e da altre forze per spargere la paura del diverso e dell’immigrato fra gli italiani e creare un clima di xenofobia nel Paese. Clima atto a coprire ignoranza politica, sottocultura, egoismo, distruzione dei nostri valori comunitari, italiani ed europei.
Continua la lettura di MENO IMMIGRATI E NASCITE IN CRISI? «E’ FINITA LA PACCHIA» PER ECONOMIA E ASSISTENZA IN ITALIACONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLE RICERCHE LAICHE DI CRITICA LIBERALE
Conferenza stampa di presentazione
Le ricerche sulla secolarizzazione e sulla presenza delle confessioni religiose in TV
L’Intergruppo Parlamentare per la laicità
Varie iniziative per la laicità delle istituzioni
Sala Stampa della Camera dei Deputati via della Missione, 6
martedì 18 dicembre 2018 ore 13,00
Viviamo in un’epoca in cui l’integralismo, non solo religioso, e l’abuso di approcci sociali e politici basati sul fideismo più cieco, stanno lentamente e inesorabilmente intaccando il principio di ragionevolezza e la laicità delle istituzioni. Crediamo sia importante, invece, promuovere la forza della ragione e un approccio logico e laico alle questioni sociali, culturali e politiche.
Intervengono:
On. Luca Pastorino
Enzo Marzo, direttore di Critica liberale
Avv. Andrea Maestri, già deputato
Avv. Ilaria Valenzi, consigliere legale della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia per la libertà religiosa
comunicazioni:
Giorgio Salsi, promotore delle Giornate della Laicità di Reggio Emilia
Mirella Sartori, Responsabile di Italia Laica
Carlo Troilo, promotore di iniziative per il 90° anniversario del Concordato
Saranno presenti tra gli altri
Sergio Lariccia, Luciano Visco, Giovanni Vetritto, Aulo Chiesa
Per l’ingresso è indispensabile la giacca (per gli uomini) e l’accredito
Per accrediti e informazioni info@criticaliberale.it
LA GRANDE TRUFFA: IL REGRESSO DA “CITTADINI” A “POPOLO”
UN’ONDA SCURA MINACCIA I DIRITTI
di elena fattori (senatrice del M5s)
Mai come nel settantesimo anniversario dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo tali diritti sono messi in pericolo, in Europa e nel nostro paese, da un’onda “scura”. Non un’onda fascista perché il fascismo è un fenomeno ormai superato, ma da un’onda di pensiero e di egemonia culturale retrograda descritta e documentata in modo magistrale nel libro “Europa identitaria” di Andrea Palladino che ne traccia, documentandola, la storia, gli obiettivi e i traguardi.
Come in tutte le storie di manipolazione di massa, per portare gli esseri umani a muoversi compatti in direzioni impensabili occorre imbastire un complotto e inventarsi un nemico. Il primo per creare zone d’ombra e fomentare paure ancestrali, il secondo per dare sfogo alle inquietudini trasformandole in odio e azioni. Infine occorre ideare un metodo per diffondere tali idee in modo capillare.
PENSIERINO SUL 10 DICEMBRE
Il 10 dicembre si celebra il 70° della Dichiarazione dell’ONU sui diritti umani in un fiorire e moltiplicarsi di iniziative che rimangono in sé, se non accompagnate da buone pratiche, in primo luogo delle Istituzioni, retoriche , riferite a “diritti” astratti predicati sulla carta, anche alla presenza di “autorità”e soggetti che molto spesso li ignorano pur declamandoli o “recitandoli” in senso letterale .
Viene in mente il Mackie Messer dell’Opera da tre soldi :«Prima la pancia, poi viene la morale!».
Eterna ipocrisia del non fare o del predicare bene e razzolare male.
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI (TANTO PER COMINCIARE, LEGGIAMOLA)
Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il cui testo completo è stampato nelle pagine seguenti. Dopo questa solenne deliberazione, l’Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell’Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo.
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
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I PIÙ CORROTTI D’EUROPA
Corruzione, disastro italiano: ci costa 230 miliardi l’anno (siamo tra i peggiori in Europa) – I risultati di uno studio europeo: il nostro Paese è il peggiore tra quelli occidentali. Con quello che viene sottratto alla comunità si potrebbero risolvere le principali emergenze sociali.
di federica bianchi [l’espresso]
Corruzione, disastro italiano: ci costa 230 miliardi l’anno (siamo tra i peggiori in Europa)
È l’Italia il Paese con il più alto livello di corruzione in Europa. Almeno in termini assoluti e non in percentuale al Pil. Ogni anno perdiamo infatti 236,8 miliardi di ricchezza, circa il 13 per cento del prodotto interno lordo, pari a 3.903 euro per abitante. La cifra della corruzione, già impressionante di per se, è due volte più alta di quella della Francia, pari a 120 miliardi di euro e al 6 per cento del Pil e di quella della Germania, dove la corruzione costa 104 miliardi di euro (il 4 per cento del Pil).