Il governo della Resistenza viene rovesciato . E’ il 25 novembre 1945, il Presidente del governo resistenziale, Ferruccio Parri , il mitico comandante Maurizio , defenestrato da una manovra a tenaglia tra la democrazia cristiana e il partito liberale, ha pronunciato nella conferenza stampa di commiato la parola “colpo di stato” declinando il suo atto di accusa, mite ma senza perdono, contro le forze politiche che ora si apprestano a smantellare quello che era stato fatto, ad arrestare il vento del nord, a restituire allo stato la continuità incrinata dalla Resistenza , ad avviare un imponente processo di restaurazione. Ferruccio Parri rappresentava “una cosa nascosta e senza nome, uguale in tutti e indeterminata, ripetuta milioni di modi eternamente uguali: i morti freddi sotto la terra, la sofferenza di ogni giorno, il coraggio che la nasconde”. Dicevano che non fosse un uomo politico, perché egli era “costruito con il pallido colore dei morti, con la dolente immagine dei giovani morti, dei fucilati, degli impiccati, con le lacrime e i freddi sudori dei feriti, dei rantolanti, degli angosciati, dei malati, degli organi nelle città e sulle montagne”. ( Carlo Levi, L’orologio). Si aprivano le pagine poco nobili della desistenza
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CRONO
In preda a nefasti furori, prima divorò suo figlio, poi Conte, poi l’intero Movimento 5 stelle, infine sé stesso. La Destra e la Casta ringraziarono commosse.
La lepre marzolina – giovedì 25 novembre 2021
l’ipocrisia pagana della chiesa di roma
di riccardo mastrorillo
Qualche giorno fa ad Andalo hanno tagliato un abete di 113 anni, alto 23 metri e pesante 80 quintali, per inviarlo, con gli omaggi della Provincia Autonoma di Trento, a Piazza San Pietro. Il fatto di per sé non sarebbe una notizia importante, ma promuove alcune non banali riflessioni. Continua la lettura di l’ipocrisia pagana della chiesa di roma
Franco Cordero sul ‘processo breve’ (di B.)
«Imporre tempi massimi; due anni nel primo grado, escluse le indagini preliminari; altrettanti in appello; idem davanti alla Cassazione, e il processo svanisce appena superi una delle tre soglie. Alta stregoneria. Che io sappia, e credo d’ intendermi delle fisio-patologie giudiziarie, non era mai avvenuto; infatti, mancano le parole tecniche con cui dirlo: chiamiamola sopravvenuta improcedibilità, non risultando una sentenza tempestiva; ad esempio, il termine scade dopo la condanna confermata in appello; accusa, prove, due condanne, sprofonda tutto nella curva dell’oblio, come i sogni dissipati dall’ alba.
Fenomeno inaudito (l’estinzione del processo civile non scalfisce diritti delle parti né toglie effetto alle sentenze), e ripugna al sistema: l’obbligo del pubblico ministero (art. 112 Cost.) implica azioni irretrattabili; le ruote del processo girano da sole fino alla decisione sul reato. Finché esista l’art. 112 Cost. i processi non svaniranno d’ incanto ai rintocchi della mezzanotte: quel pubblico ministero ha agito perché doveva; l’effetto è irreversibile; tribunale o corte competenti giudicheranno, assolvendo o condannando, salvo che un’amnistia o il tempo criminofago inghiottano l’ipotetico reato»
MISERIA E NOBILTA’
di samuele bartolini
E’ come quando ero piccino. Quando da ragazzi eravamo alla partita del Castelluccio e passavamo il tempo a lanciarci giù dal ‘grottone’, macchiando i calzoni di verde. Anche ora sto rotolando giù. Ma a differenza di quando ero ragazzo, ora non mi diverto. Al contrario. Sto male. Di più. Sto malissimo. E non vedo il fondo. Dopo otto anni di onorato servizio e lenta ma costante crescita professionale, mi sono dimesso dal Tirreno.
Sono andato via io. Non sentivo più niente di interessante da scrivere. Soprattutto aveva perso di senso, piano piano, il mio lavoro: rincorrere il politico di turno per la polemica del giorno, prendere il tipo del giorno e fargli l’intervista, persino le manifestazioni della Gkn mi davano fastidio. Qual è stato il problema? All’inizio sono stati i compensi del nuovo editore: Sae. Poi parlo della considerazione per quanto fatto negli anni scorsi da parte di chi mi avrebbe dovuto valorizzare e non l’ha fatto. Non potevo continuare a scrivere e vedere a fine mese un’entrata pari a poco più di uno stagista.
I CALCI DI EINAUDI
di enzo marzo
Qualche giorno fa al “Corriere della sera” si sono riuniti in convegno, Direttore in testa, per commemorare i sessanta anni dalla morte di Luigi Einaudi, uno dei più illustri editorialisti della “testata”. Con una bella faccia tosta: peccato che il “Corriere” di oggi screditi il “Corriere” di Albertini e non sia degno dell’Einaudi dell’Heri dicebamus. Quotidianamente. Con violazione continue del codice deontologico e delle norme garantiste dello stesso contratto nazionale di lavoro. Le pubblicità redazionali dilagano su tutte le pagine, prendendo per i fondelli i lettori. Per non citare il suo Editore che non si vergogna di dichiarare pubblicamente in un video di aiutare il Direttore a “chiudere” la fattura del giornale, la sera. Alla faccia dell’indipendenza. Certamente non posso essere accusato di essere laudator temporis acti ma l’attuale degrado è così grave che il “Corriere” dei tempi di Albertini, quando (in un’Italia di 35 milioni di abitanti rispetto ai 60 milioni di oggi) vendeva dieci volte di più e accumulava un’autorevolezza mai più raggiunta, non può apparirci che come un Eldorado di correttezza e di professionalità.
Noi commemoriamo a modo nostro Luigi Einaudi, ricordando due episodi che lo videro protagonista e che dovrebbero essere di ammaestramento per tutti.
COME CONTRASTARE LE SCHILIRÒ DI TURNO (Una modesta proposta)
di elio truzzolillo
Non potrò mai scrivere abbastanza della totale inadeguatezza dei nostri giornalisti/conduttori colpevoli di non smentire mai le sciocchezze dei novax e dei no green pass.
Io ribadisco la mia opinione: i cialtroni (scientificamente parlando) o non si invitano o, se si invitano, bisogna essere preparati per smentirne le oggettive falsità. Perché se una falsità non viene smentita poi il telespettatore può legittimamente credere che corrisponda al vero.
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USCITA LA NEWSLETTER N.13/2021 DI ITALIALAICA
Il sito dei laici italiani vi segnala:
Editoriale
“FERMATEVI FABBRICATORI DI ARMI”
Marcello Vigli 14.11.2021
Papa Francesco nell’omelia pronunciata durante la celebrazione della Messa nella visita al cimitero militare francese, a Roma il 2 novembre, ha lanciato un appello ai fabbricatori di armi: “Queste tombe sono un messaggio di pace: fermatevi fabbricatori di armi, fermatevi!”. Ed ha…
Articoli
SALVIAMO IL MONDO A PARTIRE DAI NOSTRI CERVELLI
Giovanni Fioravanti 05.11.2021
La pandemia pare abbia fatto della razionalità una funzione misteriosa, a volte ingombrante, addirittura considerata pericolosa o per lo meno limitante. Non avere esercitato la nostra mente alla razionalità può comportare però di essere facilmente vittime della scissione fra i due sistemi…
Notizie
EXIT-ITALIA ASSOLTA: NON FU ISTIGAZIONE AL SUICIDIO, MA LIBERA AUTODETERMINAZIONE DELLA PERSONA
Exit-Italia 15.11.2021
Silvio Viale, consigliere comunale della Lista Civica, coordinatore dell’Ass. radicale Adelaide Aglietta e responsabile scientifico di EXIT-Italia, ha diffuso la seguente nota:
“Il Tribunale di Catania ha assolto Emilio Coveri, presidente di EXIT-Italia, per il suicidio assistito di… Continua la lettura di USCITA LA NEWSLETTER N.13/2021 DI ITALIALAICA
USCITO IL N.96 DI “NONMOLLARE” SCARICABILE GRATIS QUI o su il fattoquotidiano.it
Sommario
4. appello per la libertà d’informazione
la biscondola
5. paolo bagnoli, ricostruire la politica
res publica
6. raffaello morelli, sul tetto degli stipendi pubblici
11. angelo perrone, discriminazioni sessuali,
pagina chiusa?
13. andrea costa, a.a.a.a. scuole internazionali
“di sovranismo”
cronache da palazzo
8. riccardo mastrorillo, promuovere concorrenza
mantenendo il monopolio
la vita buona
9. valerio pocar, contro la maledizione biblica
dillo in italiano
14. filippo senatore, l’epidemia del cambiamento linguistico
lo spaccio delle idee
15. ernesto rossi, il can per l’aia
16. paolo ragazzi, il vecchio nick
in vetrina
19. pietro polito, un’altra italia
21. comitato di direzione
21. hanno collaborato
6-10-12-14. bêtise di platino – d’oro – bêtise
L’EUROPA CHE NON C’È E QUELLA DI CUI ABBIAMO BISOGNO
Alleanza Giellista e Critica Liberale
promuovono un incontro sul tema
“L’EUROPA CHE NON C’E’ E QUELLA DI CUI ABBIAMO BISOGNO”
presso la Croce Bianca di Querceta
Via Generale Dalla Chiesa, 158 Querceta di Seravezza (LU)
Sabato 27 novembre alle ore 15,00
introducono
Andrea Becherucci, storico e archivista
Giovanni Vetritto, direttore de “Gli Stati Uniti d’Europa”
presiede
Patrizia Viviani, presidente della Alleanza Giellista
Per chi fosse impossibilitato a partecipare in presenza sarà possibile partecipare tramite la piattaforma Zoom, iscrivendosi in anticipo per questa riunione al seguente link:
https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZYpce6hrzkuHtJTG2GVMZCp_1L5qrsz1pKA
dopo l’iscrizione, riceverai un’email di conferma con le informazioni necessarie per entrare nella riunione.
LA TENTAZIONE CHE TRAVOLGE I GIORNALISTI
Un cluster si aggira per l’Italia
di filippo senatore
Una parola minacciosa fa proseliti tra gli oppositori dei vaccini. Cluster. Un gruppo di archeologi studiando l’arcano termine sulla stele di Rosetta ha individuato un lemme che gli si avvicina corrispondente alla parola cloaca. Ma bisogna arrivare al Feudalesimo a quei luoghi di assembramento di monaci cistercensi detto chiostro. Ma non basta. Solo la chimica moderna ha individuato quel grumo di materia grigia nelle teste dei divulgatori italiani di notizie. Dalle ernie al cervello dei giornalisti e della classe politica escono a capocchia queste parole oscure che anziché informare il cittadino lo metto in condizione di inferiorità. Come nel Medioevo parole inquisitorie e minacciose sulle epidemie. Pentitevi arriva il giorno del Giudizio. Bisogna credergli altrimenti arrivano quelli dei no vacca boia.