Tutti gli articoli di Critica Liberale

FINO A CHE PUNTO ARRIVERÀ LA SFRONTATEZZA SFRENATA?

di  francesco pisarri

Spero che questa pandemia ci costringa a ripensare a come viviamo, che costringa gli uomini a cambiare strada e a riscoprire quei valori che abbiamo perso da tempo umiliati dalla volgarità e dalla stupidità che ci circonda.

Sarà dura ma cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Soffriremo in molti … ma speriamo che almeno ci aiuti a cambiare, a non tollerare più un mondo privo di compassione e sempre sull’orlo di inutili guerre, un mondo che non ha trovato mai le risorse per i deboli, i poveri, tutti quelli che vivono umilmente del proprio lavoro, che non sfruttano gli altri, non rapinano la terra.

Abbiamo tollerato anche troppo questo sistema, i suoi corifei, i suoi imbonitori, che hanno sempre fatto passare per nostri gli interessi e l’avidità di pochi. Abbiamo tollerato la stupidità, la volgarità, l’apparire, le menzogne, gl’inganni e le ipocrisie del potere per poi trovarci indifesi di fronte alle necessità primarie. Abbiamo tollerato un sistema produttivo che ha sfruttato il lavoro, il bisogno, la fame, la paura di tutti noi. Un sistema che ha violentato la terra, il clima, le altre specie viventi, virus compresi, che ha bruciato immense risorse naturali per costruire strumenti di morte, per produrre miliardi di tonnellate di merci inutili se non dannose. Un sistema che ha ridotto in povertà e miseria miliardi di persone o comunque ce le ha lasciate.

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TRA POCO SARA’ IL MOMENTO DI STARE DISCONNESSI, ORA BISOGNA PREPARARSI AL DOPODOMANI. LO SFOGO DI UNA MADRE

di candida d’aprile

I grandi dimenticati di questa esperienza sono i bambini e i ragazzi. Qualcuno lo dice, ma se ne continua a parlare poco, o meglio, se ne parla anche, ma finora si è fatto poco, anzi nulla.

Tutti noi abbiamo fatto delle rinunce in questi ultimi 3 mesi, ci siamo privati di questo e di quello. Ed ora abbiamo solo voglia di riprendere le nostre vite. Le vite dei bambini (dei minori in genere) invece, riprendono solo secondo il volere degli adulti, con modalità scelte dagli adulti.

In una società senza servizi tutto, proprio tutto, viene scaricato sulle famiglie, che spesso non sono in grado, non ce la possono proprio fare. Il problema è di carattere economico, organizzativo, sociale, ma anche e soprattutto generazionale e culturale.

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AVVISATE I DIRETTORI

di enzo marzo

Avvisate Sallusti, il direttore del “Giornale” di Berlusconi, che ieri le mozioni di sfiducia contro il ministro Bonafede sono state bocciate. Lui non se ne è accorto perché ha titolato a nove colonne: “Bonafede dimezzato, grillini azzerati”. La notizia della doppia sconfitta dell’opposizione si è persa nelle nebbie della cattiva coscienza, dell’informazione servile, della consueta presa per i fondelli dei lettori (che però se lo meritano).

Avvisate Belpietro, direttore della “Verità”, che la da lui tanto annunciata e attesa caduta del Governo , ieri, non è avvenuta perché le opposizioni di destra sono state sconfitte. Il caro Salvini ha aggiunto solo un grano al rosario delle sue catastrofiche iniziative. E non pensi , Belpietro, di aver rispettato le regole giornalistiche perché ha dato la notizia su una misera colonnina… Capiamo il “gran dispitto” del Direttore che il giorno prima aveva ordinato al Senato: “Bonafede deve lasciare”. Ma il Senatus si è permesso di non obbedire alla  “Pravda” dell’estrema destra. E’ davvero una “mala bestia”…

NUMERO STRAORDINARIO – USCITO IL N.64 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI O ANCHE SUL FATTO.IT

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Sommario
editoriale
5. giovanni perazzoli, costruiamo un welfare del lavoro
res publica – politica
7. paolo bagnoli, l’ora della responsabilità
res publica – meridione
8. maurizio fumo, “scendo al sud”: la semantica dell’inferiorità e l’inconsapevolezza del proprio passato
res publica
11. angelo perrone, l’italia alla prova della ripartenza
res publica – città
12. valerio pocar, disurbanizzare?
res publica – cultura
13. pietro polito, gli occhiali della cultura
res publica – beni culturali
17. andrea costa, la cultura ai tempi del coronavirus… con una “modesta proposta”
res publica – moneta
18. riccardo mastrorillo, il cambio della moneta che non venne fatto
res publica – debito
20. gianmarco pondrano altavilla, un nuovo patto sociale per il rientro del debito
res publica – sistema fiscale
21. ugo colombino, dall’emergenza alla prosperità
res publica – orientamenti
24. critica liberale, un richiamo alla semplicità – per soluzioni dirette e universali
lo spaccio delle idee
27. william beveridge, liberalismo con programma radicale
29. luigi einaudi, due proposte: tasse sulle eredità e scuola
in fondo
31. enzo marzo, torniamo a scandalizzarci
32. comitato di direzione
32. hanno collaborato
8-15-16-19-20-23-26-28. bêtise  

Odio online, per contrastarlo la Francia approva la peggiore legge possibile

di guido scorza   (da fatto.it blog)

Tutti – o, almeno, la maggior parte di noi – vorremmo vivere in un mondo più civile, in un mondo nel quale si ha più rispetto gli uni degli altri, in un mondo nel quale gli ultimi sono trattati come i primi, in un mondo nel quale non ci sono “diversi” e nessuno è discriminato per il suo aspetto fisico, per quello in cui crede, per le sue idee, per la sua condizione di salute o per le sue abitudini sessuali, in un mondo nel quale la violenza verbale, tutta, inclusa quella online, è sostituita dall’educazione.

E tutti i governi – o almeno la più parte – hanno, di conseguenza, l’ambizione, il compito, la funzione e la responsabilità di assumere decisioni e dettare regole capaci di dar corpo a questi aneliti.

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Carceri: la salute di Caino sotto il Covid-19

di  angelo perrone

Il coronavirus non poteva risparmiare le carceri, esposte più gravemente alla pandemia. Decessi di detenuti e personale, proteste contro il sovraffollamento e le condizioni sanitarie, scarcerazioni di boss eccellenti per ragioni di salute, lo scossone ai vertici dell’istituzione penitenziaria. Sono indispensabili cambiamenti radicali: serve un nuovo modello di carcere, che assicuri sicurezza, restituisca dignità alla detenzione, e sia attento ai processi di reinserimento sociale

Rivolte e proteste durante i mesi caldi del Covid-19, scarcerazioni eccellenti di mafiosi e narcotrafficanti. Poi l’inevitabile scossone al vertice dell’amministrazione penitenziaria, il ministro Bonafede nomina in gran fretta il nuovo capo del Dap, il magistrato Petralia, insieme al vice Tartaglia, per fronteggiare la situazione. Sono i passaggi più drammatici di questa fase di emergenza negli istituti di pena. Nella quale sono apparse evidenti la sottovalutazione dei problemi e l’impreparazione a fronteggiarli. Il coronavirus non poteva risparmiare proprio le carceri, istituzioni chiuse per eccellenza, sovraffollate all’impossibile, più esposte al virus. Così ne ha fatto saltare i fragili equilibri interni, mettendo allo scoperto i problemi irrisolti.

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LA PANCIA FASCIO-RAZZISTA

Forse ce l’hanno tutti i paesi, anzi sicuramente. Ma adesso questa “pancia” così piena di liquame che trova nel web lo strumento moltiplicatore di diffusione e di ostentazione di sé stessa fa particolarmente ribrezzo e disonora il nostro paese. Ogni occasione è buona per vomitare rigurgiti fascio-razzisti. Adesso tocca a Silvia. Sul caso di Romano abbiamo già detto, ma non ci saremmo mai aspettati un tale cumulo di bufale, di ingiurie, di minacce, di foto falsificate in puro stile nazista. Ne pubblichiamo una per dimostrare dove può arrivare l’imbecillità dis-umana. [e.ma.]

LA MANCIA FIAT

Pubblichiamo la lettera inviata da Maurizio Molinari, nuovo direttore di “Repubblica 3.0”, [Repubblica 1.0 era di centrosinistra, Repubblica 2.0 in un giorno è diventata  devotamente renziana, Repubblica 3.0 in un giorno è diventata di destra]. Una volta i giornalisti non erano trattati come camerieri, cui lasciare la mancia per aver portato più piatti al Padrone. [e.ma.]

LIBERO DA OGNI RITEGNO

Mercoledì scorso, il 10 giugno, il quotidiano “Libero” (da ogni ritegno) sparò in prima pagina , a 8 colonne, questo titolo:

ARRESTATI  59  NAPOLETANI

Domani il “Mattino” di Napoli, se fosse un giornale cialtrone e razzista come quello di Vittorio Feltri, dovrebbe aprire, a tutta pagina, la prima: 

ARRESTATO PER STUPRO UN MILANESE

sommario: 

E’ IL BERLUSCONIANO PAOLO MASSARI, GIÀ ASSESSORE DI  DESTRA NELLA GIUNTA MORATTI DEL COMUNE DI MILANO, DIMESSOSI DOPO ACCUSE DI MOLESTIE SESSUALI – DA ANNI GIORNALISTA MEDIASET

la lepre marzolina – lunedì 15 giugno 2020

LA STRANA CONVERSIONE ALL’ISLAM

La liberazione di Silvia Romano, la cooperante italiana sequestrata da terroristi 18 mesi fa, è stata segnata dalla notizia della conversione all’Islam durante la prigionia. E’ mancato, nella gioia per il ritorno a casa, un cenno all’affetto mostrato dagli italiani per la sua sorte e allo stesso sforzo compiuto dallo Stato. E rimane misterioso il corto circuito che può crearsi, in uno stato di angoscia e di smarrimento, tra la vittima e il carceriere, sino a spingere la prima ad abbracciare l’ideologia del carnefice

di angelo perrone *

Solo il tempo farà chiarezza, ci dirà qualcosa in più sulla “conversione” all’islamismo di Silvia Romano, la cooperante italiana liberata dietro il pagamento di un forte riscatto alla banda criminale jihadista di al-Shabaab che l’ha tenuta segregata per 18 mesi dal novembre 2018. E forse nemmeno quello, il tempo, lo renderà possibile a lei stessa prima che a noi, cioè al pubblico. Una conversione reale, oppure indotta? E quale la dinamica, durante l’abbrutimento della prigionia in mani tanto ostili?

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L’ECTOPLASMA DI SGARBI

“Raggi è inesistente … Il M5s stelle oggi versa in una condizione disperata sul piano nazionale e a Roma non perderebbe, bensì sparirebbe completamente. Con il 4% preso alle suppletive non esiste più”. Così disse il compianto Sgarbi, che col suo 2,6 % e i suoi miseri 1600 voti massacrò Forza Italia di cui era capolista nelle ultime elezioni regionali emiliane. Ma come  può un ectoplasma con metà dei voti presunti di Raggi autocandidarsi all’assessorato della Cultura di Roma? Gli ectoplasmi non esistono , ma se esistessero dovrebbero vergognarsi un po’.

la lepre marzolina – mercoledì 3 giugno 2020

pochi punti sul caso Silvia Romano

Allo stato delle conoscenze sicuramente limitate che possediamo in questo momento (h.14,30 dell’11), pochi punti sul caso Romano:

1. Lo Stato ha fatto bene a pagare il riscatto.

2. I giornali dovrebbero evitare pettegolezzi e, soprattutto, bufale.

3. E’ assurdo sostenere che la ragazza si è convertita spontaneamente e in piena libertà, perché il suo corpo e la sua mente OGGETTIVAMENTE non erano affatto liberi. Rimarrebbe assurdo anche se a sostenerlo fosse lei stessa. 

4. Ora il problema è esclusivamente suo e spero che adesso che è DAVVERO libera potrà fare i conti con le sue idee religiose. Ma sono fatti suoi. Anche poco interessanti.

5. Anche io, in stato i cattività, mi sarei convertito immediatamente all’islamismo e all’occorrenza anche al cattolicesimo, al buddhismo e persino al veganismo. Però sulle scalette dell’aereo di ritorno sarei apparso vestito con giacca e cravatta e avrei fatto ai terroristi e ai rapitori di tutto il mondo il gesto dell’ombrello.

6. Sono convinto che il Governo Conte2 abbia affrontato le emergenze di questo periodo come nessuno sarebbe stato capace di fare, essendo la politica dell’opposizione dominata da un’incosciente demagogia e da un’ignoranza assoluta. Però anche in questa occasione, e forse più che in tutte le altre occasioni, il presidente del Consiglio è stato demolito dalla Comunicazione di Palazzo Chigi, che come non mai si è dimostrata disastrosa e di un dilettantismo sconcertante. Avendo lavorato a tempo pieno a favore della destra italiana e del terrorismo islamico.

7. Per recuperare un po’ di favore dell’opinione pubblica, il Governo dovrebbe varare un provvedimento immediato (in modo da collegarlo logicamente al caso Romano) che stabilisse delle regole rigide di sicurezza per coloro che intendono recarsi in zone considerate pericolosissime dal Ministero degli Esteri. (Regole che furono varate anni fa per i casi di rapimento in Italia e che probabilmente limitarono il fenomeno).