MEDIALEX OVVERO A CHE SERVE (AL GOVERNO) LA LEGGE PENALE

di maurizio fumo

Secondo il consolidato canovaccio della legislazione di emergenza, dopo la strage-naufragio di Cutro, il governo emanerà un decreto legge per punire i così detti trafficanti di esseri umani. Lo schema normativo è quello del favoreggiamento della immigrazione illegale. Viene infatti preso in considerazione il trasporto o l’ingresso di stranieri in Italia (o in altro paese di cui il “trasportato” non è cittadino) “attuato con modalità tali da esporre le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità o sottoponendole a trattamento inumano o degradante”. Con riferimento a tale condotta, la nuova norma punirà coloro che, promuovono, dirigono, organizzano, finanziano il trasporto, oltre, ovviamente, a chi tale trasporto materialmente effettua (i “famosi” scafisti); si vuol punire, alla stessa stregua anche il tentativo. Le pene sono rigidamente previste “per scaglioni” (come nell’editto di Rotari): morte di più persone, ovvero morte di una persona e lesioni gravi o gravissime ad altre, reclusione da 20 a 30 anni; morte di una sola persona: reclusione da 15 a 24 anni; lesioni gravi o gravissime a una o più persone: reclusione da 10 a 20 anni. Continua la lettura di MEDIALEX OVVERO A CHE SERVE (AL GOVERNO) LA LEGGE PENALE

LE “GRIDA” DEGLI ASINI

Si sfornano “nuovi” reati dimenticando le norme vigenti che stravolgono fantasiosamente . Sembra il caso del “DECRETO SCAFISTI”. Sorprende se non fosse segno di teatro metagiuridico che un esecutivo con il mito della “nazione” emani un decreto che travalicando il limite (nazionale) della sovranità pretenderebbe di fare del giudice italiano una sorta di “giudice assoluto” i cui poteri si espanderebbero sull’intero globo terracqueo senza incontrare alcun limite . Gli antichi romani perlomeno prima di esercitare la giurisdizione dell’impero su territori non romani li conquistavano militarmente. Continua la lettura di LE “GRIDA” DEGLI ASINI

USCITO IL N.127 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI e su ilfattoquotidiano.it

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e anche su www.ilfattoquotidiano.it – 25 aprile, le sgrammaticature di la russa frutto di una strategia: siamo al “fascisti brava gente

Sommario
editoriale
3. angelo perrone, il 25 aprile e la resistenza, patrimonio collettivo del paese
6. valerio pocar, sgrammaticature o bugie?
la biscondola
8. paolo bagnoli, centro senza politica
cronache da palazzo
9. riccardo mastrorillo, gli stracci dei pirati
gli stati uniti d’europa
11. pier virgilio dastoli, quattro modeste proposte rivolte agli innovatori europei
lo spaccio delle idee
14.ernesto rossi, la pianta malefica del nazionalismo
18. comitato di direzione
18. hanno collaborato
5-10. bêtise
7. bêtise d’oro
in vetrina
20. ernesto rossi, l’europa di domani, ovvero gli stati uniti d’europa – a cura di antonella braga
 

LA STORIA E IL PACIFISMO

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presentazione del volume «Non ci è lecito mollare». Carteggio tra Amelia Rosselli e Gaetano Salvemini, a cura di C. Ceresa e V. Mosca – Torino, 30 marzo ore 18.00

Presentazione del volume     «Non ci è lecito mollare»
Carteggio tra Amelia Rosselli      e Gaetano Salvemini
a cura di Carla Ceresa and                Valeria Mosca (effigi, 2023)

Sala ‘900, Polo del ’900, Via del Carmine, 14 Torino

Alla presentazione del volume, oltre alle curatrici, prenderanno parte Simone Visciola, Massimo L. Salvadori, Paolo Soddu e Giovanni De Luna. 

Introduce e modera Federico Trocini.
Saluto di Alberto Sinigaglia e Chiara Colombini.
Letture di Federica Tabbò.
L’iniziativa, promossa da Polo del ‘900, Istoreto e Fondazione Luigi Einaudi di Torino, inaugura ufficialmente l’avvio delle Celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Gaetano Salvemini, di cui l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino è primo patrocinatore.

È prevista la possibilità di seguire l’incontro anche online sul canale YouTube dell’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini.

USCITO IL N.125 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI e anche su ilfattoquotidiano.it

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e anche su www.ilfattoquotidiano.it – anche la sovrappopolazione genera migrazioni: il fenomeno è epocale, servono soluzioni ciniche

Sommario
la vita buona
3. valerio pocar, profughi e sovrappopolazione
la biscondola
5. paolo bagnoli, una riflessione sulle pensioni
astrolabio
6. riccardo mastrorillo, i bambini e i diritti
8. angelo perrone, politica-società, l’occasione di ricucire i rapporti
10. roberto fieschi, scienza, guerra e pace
lo spaccio delle idee
13. stefan laffin, la mafia e gli alleati dopo l’estate del 1943
cono d’ombra
17. paolo fai, dibattito sulla felicità – hayek, adorno o keynes?
18. comitato di direzione
19. hanno collaborato
4. bêtise d’oro
7. bêtise
7. heri dicebant
in vetrina
21. franco venturi, scritti sparsi
 

Cospito e la banalità del male

di angelo perrone

 Tra gli effetti collaterali della vicenda di Alfredo Cospito, autore di una protesta estrema contro il regime di carcere duro, c’è anche la rinascita della galassia anarchica. Un evento inaspettato rivelatosi grave. La vicenda del detenuto ha fatto riemergere, in certi ambienti, passioni sopite, pulsioni eversive, eccitazioni protestatarie. Ne sono derivati scontri, manifestazioni violente, danneggiamenti.

Poi questa storia ha sollecitato infinite discussioni su temi cruciali: funzione della pena e trattamento dei detenuti, moralità e disinteresse dei gesti pubblici, valutazione dei ricatti contro lo Stato. E ancora altro. Il caso, di difficile decifrazione, non deve essere semplificato. È stato sicuramente affrontato in ritardo e in maniera inadeguata. Tuttora mancano idee, oltre che soluzioni.

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un no al regionalismo all’italiana con uno sfondo (a)democratico

di antonio caputo
Dopo il flop dell’affluenza alle urne in Lombardia e nel Lazio, un paese serio metterebbe in discussione l’intero regionalismo all’italiana partitocratico e dilapidatorio esasperato dell’infausto e infelice titolo V.. Che ha accompagnato la dissoluzione servizio sanitario nazionale. Nessuno dei partiti che si sono presentati alle regionali ha messo al primo punto di un programma che per altro nessuno ha presentato una seria e radicale riforma per superare il dissennato regionalismo sanitario ripristinando in toto un servizio
sanitario nazionale universale che non ha bisogno di Lep definiti dal governo o con le autonomie differenziate addirittura da un atto amministrativo unipersonale, il dpcm. Ma è tutela concreta di qualunque malato se malato con mezzi e adeguate dotazioni ovvero in aderenza alle prescrizioni e indicazioni dei medici e del personale sanitario in tutto
il paese. Ci manca solo essere o meno curati e come solo in forza della decisione del presidente del consiglio con dpcm casomai in diretta Facebook. Il giorno prima di tirare le cuoia in attesa della diretta. Con il necessario decentramento sul territorio a fini e solo a fini di gestione. Questo regionalismo partitocratico non è quello di Cattaneo e nemmeno quello di Miglio . Un ibrido alimentato dal denaro pubblico e dalla pessima deforma del titolo V del 2001. Il risultato del voto in Lombardia e nel Lazio certifica ora: Continua la lettura di un no al regionalismo all’italiana con uno sfondo (a)democratico

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