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Cospito e la banalità del male

di angelo perrone

 Tra gli effetti collaterali della vicenda di Alfredo Cospito, autore di una protesta estrema contro il regime di carcere duro, c’è anche la rinascita della galassia anarchica. Un evento inaspettato rivelatosi grave. La vicenda del detenuto ha fatto riemergere, in certi ambienti, passioni sopite, pulsioni eversive, eccitazioni protestatarie. Ne sono derivati scontri, manifestazioni violente, danneggiamenti.

Poi questa storia ha sollecitato infinite discussioni su temi cruciali: funzione della pena e trattamento dei detenuti, moralità e disinteresse dei gesti pubblici, valutazione dei ricatti contro lo Stato. E ancora altro. Il caso, di difficile decifrazione, non deve essere semplificato. È stato sicuramente affrontato in ritardo e in maniera inadeguata. Tuttora mancano idee, oltre che soluzioni.

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Lo stato… dell’anarchismo in Italia. Un punto di vista non-violento … e femminista.

di francesca palazzi arduini

Pop-corn

pare che oggi l’anarchismo sia diventato uno, quello insurrezionalista. la stampa descrive una “galassia”, nella quale tutti* solidarizzano con un anarchico insurrezionalista incarcerato, una galassia emotiva, che strepita, piange, urla, respinge ed attrae …una galassia di senza nome. anonimi  amici di Maria. del resto, non è questo lo stesso risultato ottenuto dell’anarchismo insurrezionalista degli ultimi decenni in Italia? cancellare chi non la pensa alla stessa maniera, esattamente come fanno i mass media di potere. usando un acronimo, FAI, per sbeffeggiare e sovrapporsi alla storica Federazione Anarchica Italiana. così l’anarchismo diventa una pentola di pop corn, pronta a scoppiettare, in libertà. o “informalmente” come dice la sigla-abusante  (‘ognuno decide per sé’, descrive fiabescamente la stampa) ad ogni movimento dell’autoritarismo statale.

Cellule

così “gli anarchici” (ovviamente al maschile),divengono sulla stampa delle “cellule” indipendenti, vestite di nero. Vogliono ricordare qualcosa tipo spy story? L’Isis? I Black bloc? Sta di fatto che i mass media, soprattutto quelli televisivi e web, descrivono l’anarchismo come una specie di mostro acefalo, formicaio con in mano una bomboletta spray, che esce di notte a bruciare auto e fare scritte sui muri… diventa facile impersonare “gli anarchici”, basta una bomboletta e una bottiglia di benzina. Un metodo che è sempre piaciuto a chi ha interesse a diffamare e reprimere chi sta scomodo. Continua la lettura di Lo stato… dell’anarchismo in Italia. Un punto di vista non-violento … e femminista.

MALATESTA: GLI ANARCHICI GENUINI E QUELLI FASULLI

A proposito di “no vax” o “no mask” in versione pseudo libertaria o iperindividualista o anche in abito “cacciarone” (neologismo da Cacciari). Ecco il pensiero di chi, di libertarismo anarchico, se ne intendeva (molto).

L’anarchico Errico Malatesta nel 1924 a proposito della medicina e dei sistemi curativi:

«Riceviamo degli inviti a far la propaganda a favore di questo o quel sistema curativo, fregiato degli aggettivi “razionale”, “naturale”, ecc., accompagnati da critiche, giuste o ingiuste, contro “la scienza ufficiale”.

Noi non ne faremo nulla, perché non crediamo che l’essere anarchici dia a noi o ad altri il dono soprannaturale di sapere quello che non si è studiato.

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