Tutti gli articoli di Critica Liberale
la voce della fogna
di marco cianca
Non parlano, eruttano. Dalle loro bocche fuoriescono lapilli gastrici rovesciati sul nemico di turno per lordarlo e pietrificarlo. Sindacati, opposizione, magistratura, giornalisti, intellettuali. E poi le organizzazioni non governative, l’Europa, la Francia o la Germania, a rotazione, secondo le circostanze. Il capo dello stato e il Papa sono osservati speciali, ogni tanto qualche scoria verbale raggiunge anche loro, così, per avvertimento.
L’attuale maggioranza soffre di un continuo mal di pancia. Poveretti, devono avere lo stomaco pieno di residui ideologici che non riescono a digerire. E così, ora che possono, ora che hanno il potere, danno libero sfogo ai loro rabbiosi borborigmi, trasformandoli in atti d’accusa, in proclami, in atti di governo.
Grida, Giorgia Meloni. Tuona, Matteo Salvini. Minaccia, Andrea Crippa. Blatera, Francesco Lollobrigida. Esondano, Giovanni Donzelli e Augusta Montaruli. No, non gli vanno proprio giù, le critiche. Da qualsiasi parte vengano, sollecitano la loro dispepsia politica. E allora, con l’intestino ritorto, devono buttare fuori quello che non assimilano. Cioè tutto, eccetto le proprie stolide convinzioni.
“Il fascismo espelleva dalla Nazione tutto quello che secoli di servitù le avevano iniettato di nocivo. Democrazia, massoneria, laicismo, marxismo, materialismo, illuminismo, parlamentarismo, utilitarismo, positivismo, radicalismo, centrismo, tutto era vomitato dall’Italia in una salutare colica liberatrice”. Questa frase, contenuta in un doppio volume di elogio del Ventennio, rende bene l’origine e il decorso della malattia.
STATI GENERALI DEL LIBERALISMO
STATI GENERALI DEL LIBERALISMO 2023
Saluti e presentazione Enzo Marzo
(Presidente della Fondazione Critica liberale)
Quarta edizione del “Premio Critica liberale sulla Libertà”
Il premio sulla Libertà di quest’anno è stato assegnato al
MOVIMENTO DELLE DONNE IRANIANE
“DONNA, VITA, LIBERTÀ”
La motivazione è a cura di Francesca Canino
Il Premio è stato consegnato a Farian Sabahi
(Ricercatrice senior in Storia contemporanea presso l’Università dell’Insubria)
Inoltre la Fondazione ha indicato, con una MENZIONE SPECIALE, chi si è distinto per il suo accanimento contro le libertà e i diritti civili
Il Premio è stato assegnato a CATERINA CHINNICI
simbolo dei trasformisti italiani
Archivio liberale sul Divorzio in Italia
ILLUSTRAZIONE DEL PROGETTO E NOTIZIE
SULLA CONSISTENZA DEL FONDO ARCHIVISTICO
Franco Caramazza (Vice Presidente Fondazione Critica liberale)
“CAMBIAMO ROTTA ALL’EUROPA”
DALL’EUROPA DEI GOVERNI ALL’EUROPA DEI CITTADINI
ALL’INTERNO DELL’UE UN’AREA DI PAESI UNITI IN UNO STATO FEDERALE
Lectio Magistralis: Pier Virgilio Dastoli
Relazione: Giovanni Vetritto (direttore di “Stati uniti d’Europa”)
ne discutono:
Pietro Paganini (analista e divulgatore di economia e geopolitica)
Niccolò Rinaldi (Presidente Repubblicani Europei)
Benedetta Scuderi (co-portavoce dei Giovani Verdi Europei)
Sir Graham Watson (già Presidente dell’ALDE)
interventi:
Carla Corsetti (segretaria nazionale di Democrazia atea)
Luigi Tardella
Romano Boni
modera: Riccardo Mastrorillo
presentazione del libro “UN UOMO DA BRUCIARE” di Claudio Fracassi – Roma, 06 Novembre 2023, ore 19,00
Costituzione Socialismo Democrazia – Torino 31 ottobre 2023 ore 18,00
Presentazione del libro “Il Sindacato italiano visto dalla CIA” di Raffaele Romano – Roma, 15 Novembre ore 17,00
PIERO GOBETTI – DESTINAZIONE PARIGI – Roma 26 OTTOBRE 2023 ore 17,30
Fondazione Bruno Buozzi – Circolo Giustizia e Libertà
PRESENTAZIONE del Volume
Piero Gobetti – DESTINAZIONE PARIGI
Relatori:
• Giorgio BENVENUTO, Pres. Fondazione Buozzi;
• Riccardo MASTRORILLO, Critica Liberale;
• Emiliano SABADELLO, Filosofo;
• Enzo DI BRANGO, curatore del volume.
Moderatore: Salvatore RONDELLO, Presidente Circolo “Giustizia e Libertà”
giovedì 26 ottobre 2023 ore 17,30
Circolo Giustizia e Libertà Roma
via Andrea Doria, 79 (scala B), (metro A Cipro)
“Cambiamo rotta all’europa” – una proposta federalista – Diretta facebook 25 ottobre ore 20,30
l’eterno conflitto
di Giovanni Perazzoli
700 civili sono giustiziati per strada. Le immagini ricordano quelle dell’Isis in Siria. È da respingere ogni giustificazione di violenze ingiustificabili. Sono intollerabili le manifestazioni di piazza in favore di un’organizzazione che rivendica l’assassini di 700 civili e il rapimento di molti altri. Per uscire dalla spirale delle rivendicazioni, in cui tutti hanno dei morti da piangere, il giudizio politico deve tenere fermo il quadro generale. Continua la lettura di l’eterno conflitto
L’inopportuno e il pericoloso
di riccardo mastrorillo
Devo essere sincero, se fossi un magistrato non andrei ad una manifestazione, nemmeno in difesa della magistratura, il rigore morale, anche eccessivo, garantisce ad una persona l’insindacabilità della sua autorevolezza.
In Italia ci sono magistrati che vengono distaccati nelle segreterie politiche dei ministeri, che fanno i sottosegretari, se non addirittura i ministri, e poi tornano, come se niente fosse, a fare i magistrati. Sarebbe ora che su questo si stabilissero dei paletti, altro che separazione delle carriere, in questo caso le porte sono estremamente girevoli….. Ma oggi, un ministro della Repubblica, chiede le dimissioni a una giudice perché ha partecipato ad una manifestazione….. Continua la lettura di L’inopportuno e il pericoloso
NEUTRALITÀ IMPARZIALITÀ INDIPENDENZA
Questa foto e questo video della giudice di Catania che ha emesso una ordinanza di buon senso ed equilibrata , spuntata fuori dopo 5 anni lascia perplessi e un po’ preoccupati su modo e tempo della divulgazione. Pilotata? da chi? Acquisita quando e come? Custodita dove ? Data al ministro Salvini? da chi ? Ci sono fascicoli riservati al Viminale? Perché e in forza di quali norme e con quali garanzie? Perché ?
Il triplo “fiasco” di Granada
di pier virgilio dastoli
Nelle intenzioni dei molti personaggi che avevano programmato il loro viaggio a Granada per partecipare o animare i numerosi incontri europei il “momento” dell’Andalusia avrebbe dovuto essere ricordato nelle cronache – se non nella Storia – delle vicende europee come altri vertici che hanno segnato in passato dei passaggi epocali nel processo di integrazione europea.
Così non è stato perché il “momento” dell’Andalusia nel Palazzo dei Congressi piuttosto che nella grandiosità araba della Alhambra è stato caratterizzato da un triplo “fiasco” che le conferenze stampa finali dei leader non hanno potuto nascondere.