APPELLO PER UN UMANESIMO MILITANTE

di pier virgilio dastoli
“Ciò che oggi sarebbe necessario è un umanesimo militante, che si saturi della convinzione che il principio della libertà, della tolleranza e del dubbio non deve lasciarci sfruttare e sorpassare da un fanatismo che è senza vergogna e senza dubbi. Se l’umanesimo europeo è diventato incapace di una gagliarda rinascita delle sue idee; se non è più in grado di rendere la propria anima consapevole di sé stessa in una pugnace alacrità di vita, andrà in rovina e ci sarà una Europa il cui nome non sarà più che un’espressione storica e da cui sarebbe meglio rifugiarsi nella neutralità fuori dal tempo” (Thomas Mann, Achtung Europa 1938).
Così scriveva Thomas Mann agli Europei alla vigilia della deflagrazione della Seconda Guerra Mondiale mentre era andata in scena la vergogna degli accordi di Monaco fra Neville Chamberlain, Eduard Daladier, Adolf Hitler e Benito Mussolini che – in assenza dei rappresentanti della Cecoslovacchia – aprirono una strada su cui Francia e Regno Unito erano convinti di aver ottenuto una pace duratura accontentando le mire espansionistiche del Terzo Reich nei territori cecoslovacchi di lingua tedesca che invece dettero vita ad una guerra di conquista nazifascista su tutto il continente europeo.
Putiniani ante litteram 5

l’assassino torna sul luogo del delitto. 4

di enzo marzo
È assolutamente inutile che l’Unione Europea sieda al tavolo delle trattative per chiudere “la guerra di aggressione ucraina alla Russia”. Trump è più che sufficiente, non viene dalla politica ma dai traffici commerciali. È un vero furbacchione. Non è uno di quei politici rincitrulliti della Vecchia Europa. Per capirsi, di quei politici che discendono da Chamberlain e Daladier. Lo so, anche il Presidente americano forse non è il più adatto. Lo so che le sue aziende hanno fatto bancarotta per ben sei volte, lo so che lo Sceriffo ha un suo modo di trattare che molti potrebbero giudicare masochista perché ancora prima della negoziazione offre già il doppio di quello che chiede l’altro contraente e maciulla i suoi alleati, per poi chiudere quando si è assicurato la débâcle assoluta. Se ci fosse stato lui a Yalta al posto di Roosevelt, i sovietici starebbero ancora ad abbeverare i loro cavalli nella Senna. Però il Dio americano ha voluto così.
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nelle mani dei tedeschi il destino dell’Europa 3

Membri del Fronte di Ferro, dell’Organizzazione Antifascista del Partito Socialdemocratico e dei Sindacati, in un raduno antinazista, Berlino 1931
Ripensando oggi la figura e le idee di piero gobetti – Firenze, 27 febbraio 2025 ore 15.00
i magnifici diciotto. 2

di enzo marzo
Ci è venuto dall’America, il v.sceriffo Vance, per rimproverarci dei nostri perduti valori. E per dare il suo appoggio ai neonazisti tedeschi. Oramai il trionfo di Trump ha scagliato gli USA nel passato remoto dei valori civili e politici. E paradossalmente proprio loro ci rinfacciano quella cancel culture che hanno partorito per primi. Così sono precipitati nel caos mentale: sognano Marte e si comportano da bovari violenti, sono trasmigrati dal Federalist a un film western di serie C.
Che pena per quella quasi metà degli americani che ancora sanno apprezzare la differenza tra Luther King e quel bestione tatuato da sciamano con le corna che ha dato l’assalto a Capitol Hill, e subito graziato dallo Sceriffo… Quella “quasi metà” che, se pensa a una figura di sceriffo, immagina un severo Gary Cooper che fa rispettare la legge e non un delinquente comune e golpista che, come primo atto di potere, grazia dei criminali della sua stessa pasta che hanno sulla coscienza vari cadaveri.
USCITO IL N. 164 DEL “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI
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Sommario
appello
03. raphaël glucksmann, a kyjiv il 24 febbraio l’europa dimostri di essere sovrana e padrona del proprio destino
cosmopolis
04. giovanni perazzoli, tutti i populisti e gli autocrati contro l’europa – come il neoliberismo u.s.a ha partorito il suo contrario
la biscondola
08. paolo bagnoli, un gradasso farà esplodere il mondo?
rabbia e disgusto 1
09. enzo marzo, spose in calore
gli stati uniti d’europa
10. riccardo mastrorillo, la fine dell’europa
astrolabio
12. angelo perrone, il futuro non è solo nel passato: storie di coraggio e visione
la vita buona
14. valerio pocar, dispotismo non illuminato
16. comitato di direzione
16. hanno collaborato
contro la disgregazione della libertà di informazione – due proposte per opporsi alle menzogne e alle manipolazioni
di enzo marzo

BREVE PREMESSA. Dopo la pubblicazione del saggio di Raffaele Fiengo nello scorso numero del “Nonmollare” sul rapporto tra denaro, democrazia e informazione, intendevo dare il mio contributo di carattere pessimistico muovendo delle obiezioni critiche alla sua proposta di mettere nelle mani dei giornalisti la soluzione della criticità del rapporto pubblicità redazionale pagata e occulta e informazione trasparente e corretta. Tra denaro e democrazia. Il mio scetticismo nasce dal dubbio che i giornalisti possano raddrizzare un legno che nasce storto, ma soprattutto dalla conoscenza del mondo giornalistico così come è mutato negli ultimi decenni. I giovani professionisti conoscono poco i loro diritti e i loro doveri, e quando ne hanno contezza non hanno la forza di farli valere tanto è debole il rapporto giornalista-editore, inquinato com’è da una minacciosa precarietà che rende tutti ricattabili. Persino i Direttori, che man mano hanno perduto autorevolezza, sono senza difesa. Negli ultimissimi anni quanti di loro sono stati «come d’autunno sugli alberi le foglie»? Figuriamoci, un apprendista, precario e senza tutele sindacali. Già, perché contemporaneamente anche le organizzazioni sindacali sono ridotte a un nulla, se non addirittura a complici. Così i giornalisti, che la leggenda dipingeva devoti sacerdoti del “Watchdog journalism”, hanno smesso d’essere i cani da guardia della Democrazia e della Notizia e si sono trasformati (certo, non proprio tutti ma i più) in cani da compagnia dediti a leccare le mani e i piedi dei padroni e del potere di turno. E i lettori se ne sono progressivamente accorti, e stanno fuggendo, componenti di un circolo vizioso: diminuiscono l’autorevolezza e la credibilità della comunicazione, quindi si riducono i lettori e le vendite, quindi aumenta il potere e il ricatto dell’editore che ha sempre più bisogno di sopperire alla carenza di vendite con la pubblicità e con la soggezione a tutti i poteri. [1]. Ma è per un destino dannato e irreversibile che i giornali sono ridotti a veicoli di pubblicità commerciale occulta e senza propria autorevolezza informativa? Credo di no.
***
In Italia la situazione è degenerata definitivamente con l’èra Berlusconi. Venti anni di monopolio televisivo di Raiset, l’autoritaria riforma Renzi che anche formalmente ha messo nelle mani del Governo ogni potere televisivo, una sinistra che per mediocrità culturale ha confuso il pluralismo con la lottizzazione, l’opportunismo cinquestellato che si è fatto complice persino della nomina di un presidente Rai che peggiore non poteva essere, e infine una gestione sindacale assolutamente connivente ci hanno condotti all’autolegittimazione della piena occupazione della comunicazione televisiva da parte dell’estrema destra. Che poi ci sia il crollo del numero dei telespettatori interessa poco ai nostri governanti. Anche se sbraitano contro la egemonia culturale della sinistra, in cuor loro non possono non essere consapevoli della propria pochezza. E allora rimediano in maniera grossolana. Continua la lettura di contro la disgregazione della libertà di informazione – due proposte per opporsi alle menzogne e alle manipolazioni
Convegno: 40 anni dopo la prima intesa. Bilanci, prospettive, criticità. Roma, 19 febbraio 2025
CONVEGNO
Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia Commissione delle Chiese Evangeliche per i Rapporti con lo Stato
40 anni dopo la prima intesa. Bilanci, prospettive, criticità.
Roma, 19 febbraio 2025, Camera dei Deputati – Sala Della Regina Palazzo Montecitorio (ingresso principale)
Ore 10:00 Saluto istituzionale
On. Anna Ascani, Vicepresidente della Camera dei deputati
Programma:
Presiede: Ilaria Valenzi , FCEI, Sapienza Università di Roma e Università di Milano Statale
Saluti iniziali
– Prof. Daniele Garrone, Presidente FCEI/CCERS
– On. Mauro Berruto, Deputato e membro della Commissione cultura, scienze e istruzione
Ore 10:30 Un’analisi del quarantennio
– Il punto di vista del diritto, Prof. Roberto Mazzola, Università degli Studi del Piemonte Orientale
– il punto di vista delle chiese, Diac. Alessandra Trotta, Moderatora della Tavola valdese
Ore 11:30: presiede Prof. Maria D’Arienzo , Università di Napoli, Federico II, Presidente dell’Associazione dei docenti universitari della disciplina giuridica del fenomeno religioso ADEC
Riflessioni e testimonianze
Prof. Francesco Margiotta Broglio, Professore emerito di Diritto ecclesiastico e Relazioni Stato – Chiesa, Università degli Studi di Firenze
On. Valdo Spini, Presidente onorario AICI, parlamentare e ministro della Repubblica
Prof. Paolo Naso, Sapienza Università di Roma
Ore 12:30
dibattito
Ore 13:00
Break
Ore 14:30
presiede: Gian Mario Gillio (FCEI)
La libertà religiosa nello spazio pubblico
Tavola rotonda con parlamentari (Fratelli d’Italia, Più Europa, Italia Viva, Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Lega, Noi moderati, Alleanza verdi e sinistra, Forza Italia, Misto)
Ore 15,30 presiede: Davide Romano (CCERS)
La libertà religiosa in Italia a 40 anni dalla svolta del 1984
On. Giuliano Amato, Presidente emerito della Corte costituzionale
Prof. Alessandro Ferrari, Università degli Studi dell’Insubria
Prof. Cristiana Cianitto, Università degli Studi di Milano Statale
Prof. Carmine Napolitano, Facoltà pentecostale di Scienze religiose, CCERS
Ore 16:30
Dibattito
Ore 17:00
conclusioni
Prof. Daniele Garrone
Si ricorda che l’accesso alla sala è consentito con abbigliamento consono e obbligo di giacca per gli uomini
ACCREDITI: fcei@fcei.it
dai village people al ministro giuli: ballando con le stelle
di francesca palazzi arduini*
La danza sulle note di YMCA allo Starlight Ball del riciclato presidente USA non è stato certo il solo particolare clownesco delle cerimonie presidenziali, ma ha ricordato la consolidata tradizione dei politici di destra nel saccheggiare la musica leggera per cercare di abbellire le proprie manifestazioni pubbliche.
Cultura “popular”, s’intende, e difficilmente usabile, perché il testo del brano cantato dai Village People allude alla possibilità di trovare ragazzi con cui passare la notte nei locali della Young Men’s Christian Association. «They have everything for you men to enjoy.You can hang out with all the boys…», …l’inno ironico della comunità gay Americana viene ripreso per un balletto dal Presidente new-deporter, ma allora il ministro Giuli ha ragione? La destra ha urgente necessità di una sua più calzante egemonia culturale?
In apparenza sì, e gli episodi da nido del cuculo simili a quello trumpiano sono numerosi in Italia, dall’uso di De Gregori (Generale) per salutare sul palco Vannacci, al monito di Vasco Rossi, sempre alla Lega, quando nel 2026 usò la sua C’è chi dice no…ma occorre andare più a fondo.
Certo, non si può intonare in stile country come a Washington America the beautiful per le convention tricolori, o usare la musica trap che inneggia alle pasticche Rolls (e chiama troie le groupies)…ma quel che argomenta Giuli nel suo Gramsci è vivo (160 sudate pagine per Rizzoli) non è solo l’ artificio voodoo di un pensiero scippato e messo fuori contesto (Gramsci pensava ai socialisti e non certo ai ministri in gilet di vellutino). Continua la lettura di dai village people al ministro giuli: ballando con le stelle
USCITO IL N. 163 DEL “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI
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Sommario
03. appello
lo spaccio delle idee
05. enzo marzo, contro la disgregazione della libertà di informazione – due proposte per opporsi alle menzogne e alle manipolazioni
la biscondola
10. paolo bagnoli, un grazie al presidente mattarella
astrolabio
12. maurizio fumo, atti dovuti, atti voluti, atti osceni
14. angelo perrone, giustizia: il frutto avvelenato
cronache da palazzo
16. riccardo mastrorillo, dibattere sul nulla
la vita buona
18. valerio pocar, ideologico? viva l’ideologia!
cosmopolis
20. francesca palazzi arduini, dai village people al ministro giuli: ballando con le stelle
internazionale nera
22. leonardo bianchi, le camicie nere di trump – trump ha graziato tutti gli assalitori del congresso, legittimando la violenza eversiva del passato e del futuro
25. comitato di direzione
25. hanno collaborato

