PROFESSIONALITA’ CAIRO (CONTINUA)

Una vera maestra di giornalismo Lilli Gruber se, per l’esordio in Tv di Davide Casaleggio – alla vigilia del seminario di Casaleggio a Ivrea – invita a co-intervistarlo il sociologo De Masi (collaboratore di Casaleggio) e il giornalista Nuzzi (marito di Valentina Fontana, amministratore unico dell’agenzia Visberbi, organizzatrice dell’evento di Ivrea)…

[GRAZIE A BEPPE LOPEZ]

PROFESSIONALITA’ GEDI 2 (CONTINUA)

Diciamoci la verità, se, un giornale, lo leggono sempre meno i lettori, possono leggerselo i redattori mal pagati? Un Gruppo così trend, così dominante, così “di regime”, com’è la Gedi, si è posto con decisione alla guida del degrado del giornalismo italiano. Non passa giorno che non si riscontrino errori marchiani che rispondono tutti a una stessa causa: nessuno si legge quello che viene propinato al lettore. Ma allora perché il lettore deve pagare per prodotti così trascurati da chi li produce? Così accade che il redattore dell'”Espresso” sbatte in pagina la rubrica di Bernardo Valli *, e non avendola neppure letta non si accorge che contiene un’indicazione destinata proprio a lui e non al lettore. Ovviamente i Caporedattori centrali non si possono leggere un pezzo su Colorni, ma chi è ‘sta Colorni?, il vice Direttore si sta facendo un bel sonno, il Direttore sta in tv e non può perdere tempo con il suo settimanale….

  • Bernardo Valli è un vero monumento del giornalismo italiano, un maestro che ha abbandonato dopo decenni Repubblica 3.0 perché conserva una grande dignità al contrario di tanti fatui opinionisti ZTL dallo stomaco foderato di pelo che “c’hanno famiglia”.

I LIBERALI SAUDITI

Dedicato ai maniaci di microscopia politica. C’era una volta il PLI, un partito piccolo piccolo, ma per alcuni decenni decente, centrista; con la testa rivolta all’indietro ma rigorosamente antifascista e anti-pci. Aveva molti difetti, ma sapeva cos’era la sinistra e la destra. Purtroppo divenne sempre più subalterno alla Dc e ai suoi costumi politici. Fu estraneo al nobile filone riformatore del liberalismo anglosassone però si tenne ben lontano, come fecero i cugini inglesi, dal thatcherismo. Per non parlare della sua ripugnanza per iI “liberalismo austriaco” di Haider. Come gli altri partiti laici, non fu all’altezza né del compito storico che gli spettava né soprattutto dell’idea che lo doveva ispirare. Precipitò inevitabilmente nel vortice di tangentopoli.

Non si riesce a capire perché non lo lascino riposare in pace. Invece no, piccoli frantumi opportunisti si sono impadroniti di quella bandiera dignitosa e la sventolano qua e là, come fanno le truppe mercenarie. Il loro cinismo li ha portati per anni nello schieramento berlusconiano affamati di briciole. Roba da far rabbrividire Croce ed Einaudi. Rotti gli argini, hanno abbandonato ogni pudore e si sono messi nelle liste salviniane, contigui con i razzisti e nazisti di Forza nuova e di Casa Pound. Da lontano osservavamo e in qualche modo ammiravamo la faccia tosta (diciamo così) così ostentata. Continuavano spudoratamente a dirsi liberali per dimostrare la loro ignoranza. Se li avesse incontrati, il moderato Malagodi li avrebbe fatti rotolare a calci per le scale di via Frattina. Le ultime notizie, però, ci fanno venire il sospetto che una qualità ce l’hanno: a furia di stare tra i reazionari tosti hanno acquistato la capacità di riconoscere al puzzo quelli che sono di destra e di estrema destra come loro. Si sono trasformati in una cartina di tornasole. In veri “certificatori” di cinismo destrorso pronto a qualunque politica, purché illiberale. Per questo non ci siamo affatto meravigliati per il salto acrobatico che hanno fatto con l’accordo politico con Italia Viva, con i renziani. Da Salvini a Renzi, con la speranza di fare da ponte tra i due. Il PLI dei “liberali” ex-salviniani ora si accorda ufficialmente con i democristiani sauditi e con l’apporto dei suoi 7 voti ci assicura un nuovo Rinascimento gigliato e la rigorosa difesa della stato di diritto alla bin Salman

PROFESSIONALITA’ GEDI

1. Oggi il Fondatore, prima pagina di Repubblica, scrive che il Cavour “fece il trasferimento da Torino a Firenze della nostra capitale”.  Peccato che Cavour sia morto nel 1861  e la capitale fu trasferita a Firenze nel 1865.  E già basterebbe. Ma uno si potrebbe chiedere, per salvare il Fondatore, se Cavour non avesse programmato il trasferimento a Firenze. Assolutamente no. Infatti, Cavour, prossimo alla fine dei suoi giorni, dichiarò che Roma dovesse essere la capitale italiana (1961). Firenze invece saltò fuori, tra altre ipotesi che escludevano Roma, in conseguenza di un accordo con i francesi (1864)  che difendevano il papa dai perfidi italici.  Ci furono anche dei moti di protesta a Torino, con 20 morti. Per loro era o Roma o Torino.
2. : “Repubblica” ha sbagliato completamente impaginazone, saltando pagina sinistra/pagina destra, nella seconda parte del quotidiano.

Franco Grillini: “La legge Zan ci difende dagli omofobi. Sarà una rivoluzione sentimentale” di Valentina Desalvo

Intervista al fondatore dell’Arcigay: “La sinistra deve farla passare a tutti i costi in un’alleanza contronatura. La destra italiana copia la Polonia. Ma vent’anni fa Salvini era d’accordo con me”
10 APRILE 2021

BOLOGNA. Franco Grillini, fondatore dell’Arcigay, simbolo di tante battaglie per i diritti Lgbt, che succederà con la Legge Zan?
«La sinistra deve farla passare a tutti i costi. È un tema strategico, quello della lotta contro la omotransfobia. Perché non è solo una questione di civiltà ma è una battaglia di modernità. Il Pd si trova al governo dentro un’alleanza contronatura: approvarla significa smarcarsi da una destra italiana profondamente anti-moderna».

Una destra che sta facendo un ostruzionismo fortissimo.
«La verità è che oggi, nel 2021, la destra italiana vuole fare dell’omofobia la sua bandiera. Non le serve elettoralmente ma culturalmente. La destra di Salvini e della Meloni si è riempita di idee reazionarie, prendendole a prestito qua e là. Dagli ultra clericali, dai tradizionalisti, dai fascisti. Ora il modello è la Polonia che ha persino zone “lgbt free”. Non hanno una cultura propria, perchè non sono in grado di elaborarla come la destra americana, e allora sposano la destra omofoba. Ma per Salvini è davvero il trionfo dell’ipocrisia».

Perchè ipocrita?
«La teoria di Salvini è “il si fa ma non si dice”. A casa fai quello vuoi, ma devi restare a casa tua, non puoi farlo in pubblico. La stessa ipocrisia di alcuni parlamentari: ci sono tanti omossesuali che non lo dicono. Dirlo è un atto politico. Loro vogliono l’invisibilità. Noi vogliamo la visibilità, che è la nostra religione civile. Certo Salvini è molto cambiato…»

Continua la lettura di Franco Grillini: “La legge Zan ci difende dagli omofobi. Sarà una rivoluzione sentimentale” di Valentina Desalvo

USCITO IL QUADERNO GOBETTIANO 1. Supplemento del N. 83 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI

per scaricare il pdf del supplemento clicca qui

Supplemento di nonmollare n. 083 del 05 aprile 2021

INDICE
quaderno gobettiano
3. piero gobetti, elogio della ghigliottina
5. piero gobetti, la tradizione del risorgimento
6. programma annuale del Centro Gobetti
7. enzo marzo, i tre paradossi
10. paolo bagnoli, l’autobiografia della nazione
12. p. b., polemica con bedeschi

 

USCITO IL N. 83 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI e anche sul fatto quotidiano.it-

per scaricare il pdf di NONMOLLARE clicca qui e anche su https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/10/otto-per-mille-si-apre-la-battaglia-contro-linoptato/6159641/

Sommario
editoriale
3. valerio pocar, il cosiddetto ottopermille e la laicità dello stato
comunicato
5. comitato “via le mani dall’inoptato”
la biscondola
6. paolo bagnoli, il pd di letta e di governo
cronache da palazzo
8. riccardo mastrorillo, in italia bolkestein viene confuso con frankestein
astrolabio
9. angelo perrone, decifrare il confuso presente
lo spaccio delle idee
11. roberto fieschi, la ragione distorta
12. paolo fai, dante e l’islam
14. paolo ragazzi, verità vo cercando, ch’è si cara
7. bêtise d’oro
7-9-13. bêtise
18. comitato di direzione
18. hanno collaborato
Allegato il quaderno gobettiano n. 01

IL QUADERNO GOBETTIANO 1.  per scaricare il pdf del supplemento clicca qui

PRIMA I PRETI

In Piemonte avanza una nuova e inedita  categoria vaccinale extra ordine: i religiosi che verranno vaccinati all’ospedale della curia Cottolengo di Torino.  Con una elencazione generica  potenzialmente aperta a  intromissioni. Perche’vaccinarli  separatamente come “corpo” (tra l’altro di sola religione cattolica? In struttura ospedaliera “cattolica”?). E fragili e disabili gravi o ultra 80enni ancora in attesa e non appartenenti alla categoria, inesistente nelle raccomandazioni ministeriali , dei “ministri di culto”?   Ciò accade in un paese dotato di etica civile in cui la Magistratura dovrebbe indagare anche sui magistrati che si sono vaccinati prescindendo da qualunque priorità. Soggiungo che per priorità deve necessariamente intendersi priorità di rischio clinico  (di prendere il Covid morendo o finendo in terapia intensiva ) . Mai riferita a categorie sociologiche. Secondo scienza, coscienza, tempestività  e appropriatezza. Discriminazioni nelle discriminazioni che avanzano anche sfacciatamente

 
 
 
 

ERNESTO NATHAN – IL SINDACO E ROMA CAPITALE

In occasione dei 100 anni dalla scomparsa di Ernesto Nathan il Comitato Roma 150 e la Fondazione Critica liberale ti invitano ad un convegno sulla figura di uno dei più grandi Sindaci della Capitale

9 APRILE 2021 ore 17,30

trasmesso in diretta sul canale youtube di critica liberale

https://www.youtube.com/channel/UCh6IWhBg-moTHMmE6tWcB7Q

o sulla pagina facebook

https://www.facebook.com/fondazionecriticaliberale

Saluti: Eleonora Guadagno (Presidente Commissione Cultura Roma Capitale);

Andrea Costa (Presidente Comitato Roma 150).

Intervengono:

Alberto Benzoni (già Prosindaco di Roma Giunta Argan)

Grazia Francescato (giornalista, ecologista, già coportavoce dei Verdi Europei)

Emma Tagliacollo  (docente Università “La Sapienza”, divulgatrice)

Rita Paris (archeologa, già direttrice del Parco Archeologico dell’Appia Antica)

Pietro Finelli (direttore della Domus Mazziniana di Pisa)

Luca Zevi (urbanista, vicepres. INARCH, pres. TEVERETERNO)

modera: Riccardo Mastrorillo (Critica Liberale)