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PRIMA LE ELEMENTARI

“Prima i toscani”. Uno slogan in perfetto stile leghista quello che sei consiglieri regionali del partito del vicepremier Matteo Salvini hanno esibito su altrettante magliette per protestare contro una proposta di legge per l’assistenza sociale ai migranti voluta dalla giunta del governatore Enrico Rossi. Passeranno alla storia dell’ignoranza  crassa del salvinismo: Elisa Montemagni, Luciana Bartolini, Roberto Salvini, Jacopo Alberti, Roberto Biasci e Marco Casucci, che hanno dimostrato di non saper sillabare neppure una parola italiana. Prendete nota dei loro nomi. Ci si sono messi in sei, per farsi battere da un qualunque piccolo migrante di sei anni, promosso alla seconda elementare.  
Co/mplim/enti/  ag/li/  el/elett/ori/  legh/isti/ dell/ a/  tos/cana.

la lepre marzolina – 10 luglio 2019

SOVRANISTI MA ANTI-ITALIANI

di un italiano civile (dal Web….  chi può indicarci la fonte ci fa un grande favore , e anche all’autore)

Malta è un puntino sulla mappa.
E’ un’isoletta grande 1 millesimo dell’Italia, nel senso che ha proprio una superficie mille volte più piccole dell’Italia.

Tutta Malta, che è una nazione intera, è piccola come una città italiana. Ha lo stesso numero di abitanti di Bari.

Eppure Malta ha 18 rifugiati ogni 1.000 abitanti.
L’Italia ne ha 3. Tre ogni mille abitanti.

Ogni volta che una barca arriva con un carico di vite salvate dal mare e dai lager diciamo che qui in Italia siamo “pieni”, che stiamo scoppiando, che non ce la facciamo proprio più.

E che devono andare a Malta. Che Malta non ci aiuta.

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L’OCCASIONE MANCATA DEGLI STATI GENERALI DELL’INFORMAZIONE

di marco patricelli

Il dubbio amletico di Nanni Moretti, il quale si lambiccava il cervello se lo si notava di più se andava oppure se non andava, è stato sciolto dai vertici dell’Ordine e della Federazione Nazionale della Stampa in senso negativo. Di qui la ferrea decisione di non partecipare agli Stati Generali dell’editoria promossi dal sottosegretario Vito Crimi.

Non c’è che dire, a notare l’hanno notato tutti, a capire non ha capito quasi nessuno. Si parla di un fenomeno, l’editoria, che boccheggia e che ha disperato bisogno di ossigeno senza sapere da dove può arrivare, e si sceglie di disertare il campo di confronto. Non capisco ma mi adeguo, diceva un personaggio arboriano di “Quelli della notte”.

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PENSIERINI DI LEGISLATURA: RIAVVOLGIAMO IL NASTRO

di enzo marzo

Commentatori e politici stanno spargendo a piene mani una grande bufala. I risultati europei hanno rovesciato i rapporti di forza tra la Lega Ladrona e il Movimento 5s, e quindi è giusto che il Presidente del consiglio effettivo sia Salvini, il quale ha in mano le sorti del governo e della legislatura. Niente di più falso. Il Parlamento risponde alla composizione fissata dalle elezioni politiche dell’anno scorso. Ne dovrebbero prendere atto tutti, a cominciare dal Capo della Lega. Anzi, i sondaggi ufficiosi e anche quelli ricavabili dalle Europee e da alcune Amministrative dovrebbero far pensare a un probabile rovesciamento di forze tra lega e M5s e dovrebbero quindi impegnare le teste sempre più vuote dei nostri mediocrissimi politici a come rimediare a un possibile disastro. Senza arrendersi prima del tempo. La bufala prima descritta serve solo a convincere i più al fatto che sia ormai ineluttabile la resa al nazionalismo, alla cialtroneria, alla destra estrema. Noi gridiamo che tutto questo è falso, e addirittura criminale nei confronti della nostra democrazia.

Riavvolgiamo il nastro e torniamo ai  titoli di testa.

Nel parlamento NON esiste una sola maggioranza possibile. Perché nessuno lo ricorda?

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USCITO IL N. 34 DE “GLI STATI UNITI D’EUROPA” SCARICABILE GRATIS QUI

per scaricare il pdf clicca qui.

Indice
editoriale
04 – giovanni vetritto, odio i luigini
diario europeo
09 – sarah lenders-valenti, dissonanze del dopo elezioni europee
14 – giulia carnevale, il primo giorno di scuola europeo
lo stato dell’unione
18 – mauro cappello, i fondi europei e la sfavillante fantasia italica
21 – mariarosalba angrisani, l’hub federiciano
europa chiama mondo
28 – ilaria lezzi, l’integrazione europea e la nuova via della seta
32 – maria cristina antonucci, ue-usa nella politica energetica
35 – hanno collaborato
 

 

IL PIRLA

Giornate pessime ed esaltanti per Vittorio Feltri. Deve pagare 25 mila euro per aver perduto una causa per diffamazione (ne siamo molto lieti), ma subito dopo ha un’intuizione geniale. Mi immagino quale brivido di gioia lo abbia percorso.

Prima l’antefatto. Da anni Feltri è in competizione con Sgarbi per chi è il più scurrile del nostro paese. E spesso si strappano la maglia rosa l’un l’altro. Una gara, la loro, che non si concluderà mai. Pur di stare sul palcoscenico sono disposti a dire qualunque cosa. E certi giornalisti illustri, non migliori di loro, per aumentare di qualche zero virgola l’audience delle proprie trasmissioni, li invitano a patto che prima o poi alzino la voce e si producano in qualche turpe sceneggiata. Purtroppo per loro recitano malissimo entrambi e chi assiste si rende facilmente conto di come sia tutto finto e organizzato a tavolino. Sgarbi, pensate, perfino riesce ad aggredire verbalmente una pornostar mille volte più civile di lui. Feltri inventa titoli a 9 colonne di una volgarità da collezione, ma non riesce a frenare l’inarrestabile declino del suo giornale-trash. I due sono in gara anche per chi è il più trasformista. O per chi è il più devoto al padrone di turno. L’uno è per l’altro sicuramente un incubo notturno.

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I TESTIMONI DEL NULLA

Dato che non esiste oggi in Italia alcun problema che richiederebbe un po’ di opposizione, il buon Zingaretti continua renzianamente a tener chiuso il Pd nel suo splendido isolamento, ma preannuncia fuoco e fiamme: «Serve una rivoluzione… andiamo casa per casa, torniamo a suonare i campanelli». Cittadini, state accorti. Se vi bussano alla porta, non aprite: o sono i Testimoni di Geova o i Testimoni del Nulla.

la lepre marzolina – domenica 14 luglio 2019

BUFALE DI OTTO E MEZZO. GRUBER A MORRA “VECCHI GOVERNI NON HANNO FATTO CONDONI”

[nella foto: Quando i media lustrano le scarpe]

da Fatto  Quotidiano 13 Giugno 2019

Battibecco in diretta negli studi di Otto e mezzo (La7) tra la Lilli Gruber e il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra sul tema del condono. Da una parte la conduttrice che ricorda l’uscita di Salvini secondo il quale “il condono non è una parolaccia“. Dall’altra il senatore M5s che ha iniziato ad interrompere la conduttrice mentre stava facendo la domanda: “Lei non mi deve ricordare niente – ha risposto Gruber – Io le devo fare delle domande, lei mi deve rispondere”. Ma nella premessa della domanda la conduttrice dice che “i precedenti governi non hanno fatto condoni”. Una specie di scivolone, come minimo, visto che – come noto – i condoni conclamati sono stati finora almeno 7, da Rumor all’ultimo governo Berlusconi con lo scudo fiscale tremontiano passando per gli esecutivi Craxi e Andreotti.

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EMERGENZA NAZIONALE

di enzo marzo

Finalmente abbiamo raggiunto e superato in inciviltà gli Stati Uniti e Iran e la Cina. Abbiamo introdotto la pena di morte, e non per gravi reati ma anche per il furto. E dato che siamo furbi come al solito, lo Stato risparmia anche sulla siringa letale perché affida l’esecuzione ai singoli privati, che vengono ricompensati dalla solidarietà personale del ministro dell’interno. Reiterata.

Ormai il culto della Illegalità ha la sua messa quotidiana. La colpa è del segretario della “Lega Sempre Più  Fogna”? Certamente. Ma perché l’opinione pubblica non reagisce? Perché i 5stelle si fanno complici? Perché la magistratura non indaga per istigazione a delinquere? Perché i Direttori dei tre-quattro maggiori quotidiani italiani non scrivono un editoriale di prima pagina per aprire una questione di emergenza nazionale: di giorno la Lega Ladrona difende i suoi bancarottieri fraudolenti e qualche suo pezzogrosso  che viene arrestato per corruzione, tangenti ecc. ecc, e di notte legittima quegli assassini che vanno sparando a freddo su qualche ladruncolo?

PROTESTIAMO CONTRO TRAVAGLIO

Il “fattoquotidiano” aveva definito Salvini «cazzaro verde». Immediata querela per diffamazione, ma il gip di Milano, Luigi Gargiulo, ha rigettato l’accusa perché non ha ritenuto diffamatorio quel titolo. Ma noi protestiamo. Travaglio è stato ingiustamente offensivo nei confronti del segretario di Lega Ladrona chiamandolo «verde».

la lepre marzolina – 5 luglio 2019

MATTEOTTI – ROSSELLI : DUE MARTIRI DEL FASCISMO – DUE INIZIATIVE

Permettetemi di segnalarvi due iniziative di rievocazione storica e di sensibilizzazione civile di cui, come Circolo Rosselli, siamo co-organizzatori, e che si svolgeranno a Milano nella giornata di lunedì prossimo, 10 giugno 2019, rispettivamente alle ore 18.00 e alle 21.00.

Sono due iniziative unite dalla volontà di ricordare tre momenti-chiave della lotta al Fascismo: il delitto Matteotti (del 10 giugno 1924), l’assassinio dei fratelli Rosselli (il 9 giugno 1937), e la pagina della Resistenza, con la liberazione di Milano (il 25 aprile del 1945).

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