Archivi tag: scuola

La sinistra masochista, Psoe e Podemos cancellano storia e filosofia

di antonio cecere

Il nuovo progetto di riforma prevede che le tradizionali materie vengano sostituite da discipline più pratiche. Ma quando la scuola inizia a creare lavoratori competenti invece che cittadini sapienti abdica al suo ruolo di paideia moderna e inizia a ricreare le condizioni pre-moderne di luogo per la formazione di sudditi.

Il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato, il 29 marzo, un progetto di riforma degli studi dell’obbligo che stabilisce tutto ciò che gli studenti, tra i 12 e i 16 anni, devono imparare nelle scuole superiori di tutta la Spagna. Per la prima volta, nella legislazione educativa, il Ministero dell’Educazione abolisce la filosofia e lo studio cronologico della storia.

Aridatece l’Azzolina – il caos nelle scuole italiane

di riccardo mastrorillo

tra meno di due giorni i bambini e i ragazzi italiani dovrebbero rientrare a scuola, dopo le vacanze natalizie, nonostante un serrato confronto nel Governo, lo stesso ha deciso di riaprire le scuole anche se la curva degli infettati (come era largamente prevedibile) è in forte ascesa.

In questi giorni di festa, per evidenti priorità economiche, si è fatto finta di nulla: negozi affollati per lo shopping natalizio, obbligo di mascherina all’aperto largamente inosservato, spesso inosservato anche al chiuso, mezzi di trasporto pubblico affollati, cinema, teatri, stadi e locali aperti. Vaccinazioni a singhiozzo (personalmente ho subito l’annullamento dell’appuntamento per la terza dose, per indisponibilità del vaccino) e tanti, troppi ancora convinti che il virus sia una montatura mediatica e che il vaccino sia uno strumento complottista. Continua la lettura di Aridatece l’Azzolina – il caos nelle scuole italiane

TRA POCO SARA’ IL MOMENTO DI STARE DISCONNESSI, ORA BISOGNA PREPARARSI AL DOPODOMANI. LO SFOGO DI UNA MADRE

di candida d’aprile

I grandi dimenticati di questa esperienza sono i bambini e i ragazzi. Qualcuno lo dice, ma se ne continua a parlare poco, o meglio, se ne parla anche, ma finora si è fatto poco, anzi nulla.

Tutti noi abbiamo fatto delle rinunce in questi ultimi 3 mesi, ci siamo privati di questo e di quello. Ed ora abbiamo solo voglia di riprendere le nostre vite. Le vite dei bambini (dei minori in genere) invece, riprendono solo secondo il volere degli adulti, con modalità scelte dagli adulti.

In una società senza servizi tutto, proprio tutto, viene scaricato sulle famiglie, che spesso non sono in grado, non ce la possono proprio fare. Il problema è di carattere economico, organizzativo, sociale, ma anche e soprattutto generazionale e culturale.

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ADDIO A CAMILLERI

di andrea costa

Mettiamola così. “La repubblica delle cartoline” deve molto riflettere se  è venuto a mancare il suo più giovane talento letterario degli ultimi 25 anni, capace di varcare i confini nazionali, apprezzato e tradotto ”persino” in Francia.
Questo “nuovo” talento aveva 93 anni ed è stato un “quarantottino” cresciuto nei banchi della severa, umanistica ed esigente scuola gentiliana.
Una specie di interferenza nell’italico radiotelescopio culturale, da una stella morta centinaia di anni luce fa; da quei licei classici che oggi si vorrebbero far sparire in ossequio ai peggiori modelli di state school anglosassone, alle “competenze”, al ”Capitale umano” e ad altri orrori.
Si è poi spento un grande patrimonio di Roma. Perché a Roma si è e si sta da italiani, come tutti i romani d’adozione, come lo fu Luigi Pirandello.
Si spera, in proposito, che qualcuno faccia a breve qualcosa per salvaguardare la sua casa, il suo studio, il suo archivio, la sua biblioteca. In altre parole la sua memoria vivente.

L’EMARGINAZIONE DELLA STORIA – TESTO INTEGRALE PUBBLICATO SU “NONMOLLARE” N.29

di fulvio cammarano

[Il n. 29 di “nonmollare è stato ripreso da ilfattoquotidiano.it :  https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/07/la-storia-non-serve-piu-a-niente-nemmeno-a-scuola-vi-racconto-perche/4746394/  ]

La questione dell’esclusione della traccia di storia per il tema d’italiano, proposta dalla Commissione per la riforma dell’esame di maturità, ha fatto emergere ancora una volta il problema, ormai evidente, della perdita di centralità della storia nella società contemporanea.

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STRANIERO UNO STUDENTE SU DIECI

di IDOS E CONFRONTI

Straniero uno studente su dieci
ma in tre casi su cinque è nato in Italia:
nuove priorità per la scuola multiculturale

 Nell’imminenza della riapertura delle scuole, in Italia le classi saranno ancora spiccatamente multiculturali. Secondo i dati raccolti nel Dossier Statistico Immigrazione 2018, che il Centro Studi e Ricerche IDOS, in partenariato col Centro Studi Confronti, presenterà il prossimo 25 ottobre, sono stati 826.000 gli iscritti di cittadinanza straniera nell’a.s. 2016/2017, circa un decimo (9,4%) della popolazione scolastica complessiva.

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LEZIONE DI POLITICA A UN ANALFABETA

di enrico galiano

Caro Ministro dell’Interno Matteo Salvini ,
ho letto in un tweet da Lei pubblicato questa frase: “Per fortuna che gli insegnanti che fanno politica in classe sono sempre meno, avanti futuro!”.
Bene, allora, visto che fra pochi giorni ricominceranno le scuole, e visto che sono un insegnante, Le vorrei dedicare poche semplici parole, sperando abbia il tempo e la voglia di leggerle. Partendo da quelle più importanti: io faccio e farò sempre politica in classe. Il punto è che la politica che faccio e che farò non è quella delle tifoserie, dello schierarsi da una qualche parte e cercare di portare i ragazzi a pensarla come te a tutti i costi. Non è così che funziona la vera politica.

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TUTTA COLPA DELLA BORGHESIA? (con una risposta di Michele Serra e una replica)

di giovanni vetritto

Si resta non so se più spiazzati, irritati o stanchi leggendo e rileggendo “L’Amaca” di Michele Serra del 20 aprile scorso, in merito alla quale si sta sviluppando un dibattito piccolo ma rivelatore.

La tesi, in breve, è che il bullismo di alunni e genitori contro maestri, professori e, indefinitiva, contro l’istituzione stessa, si manifesti nelle scuole superiori tecniche, perché sono frequentate dai figli del popolo, lasciati impreparati culturalmente ma, più in generale, educativamente, dalla scuola programmaticamente classista della borghesia; classe che invece continua a frequentare i licei, forte della sua supremazia di classe.

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