REFERENDUM PROPOSITIVO A 5 STELLE E COSTITUZIONE: MATRIMONIO MANCATO

di antonio caputo

L’illusione delle democrazia diretta e ora la buona idea del referendum propositivo: un cammino reso impervio da un disegno di legge imperfetto da respingere o rifare.

La democrazia non può essere consegnata a malintese e fallaci concezioni di una gestione solo diretta, immediata e/o telematica del rapporto tra governanti e governati o a leadership costruite al di fuori del circuito della rappresentanza democratica.

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ANCHE SU FATTO.IT IL N.33 DI NONMOLLARE – PUBBLICHIAMO QUI LA PRESENTAZIONE DEL FASCICOLO E DEL DOSSIER SULLA EMIGRAZIONE: L’EUROPA INGHIOTTITA DA SOVRANISMO E PROPAGANDA. SIAMO MOLTO PREOCCUPATI

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/10/leuropa-inghiottita-da-sovranismo-e-propaganda-siamo-molto-preoccupati/4887371/

di enzo marzo

In questa occasione non riproponiamo un testo presente nel quindicinale “Nonmollare”, perché vogliamo sottolineare l’importanza di un dossier sull’argomento del giorno. L’Europa e l’Italia solo ora (forse) hanno trovato finalmente la soluzione al più grande scandalo dell’anno provocato dall’egoismo nazionalistico e dall’imperante demagogia. Sulla pelle di 49 esseri umani. Ma il ritardo è stato gravissimo e tutti ci hanno fatto una pessima figura. L’Italia, grazie al solito Salvini, in questa occasione ha sbandierato sempre in prima fila la bandiera dell’inciviltà. L’Europa è tale se rimane il faro dei diritti umani, coerente col suo percorso tortuoso ( e qualche volta contraddittorio) che ha costruito la civiltà dello stato di diritto e del valore della libertà e della coscienza individuale. Altrimenti non è null’altro che un luogo geografico dove hanno preso origine nel secolo scorso due cataclismi mondiali frutto del fanatismo nazionalistico. Dopo il forfait dato dal buffone che risiede alla Casa Bianca, non resta che a una vera Europa federale la difesa dei valori democratici. E deve fare presto altrimenti anche l’Europa finisce inghiottita dal “ventre” dei popoli e della miserabile propaganda sovranista.

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IL CAPO IN GILET GIALLO E DOPPIOPETTO

di enzo marzo

DOMANDA A LUIGI DI MAIO, CAPO DEL M5S.

Egregio Capo,

nei giorni scorsi lei ha rotto gli indugi e sorprendentemente ha annunciato la sua volontà di allearsi, in occasione delle elezioni europee, con i “gilets jaunes” francesi e con il polacco Pawel Kukiz, fondatore di un partito cui ha dato modestamente il suo stesso nome (Kukiz’15 ), dichiaratamente di estrema destra, euroscettico e nazionalista. A Kukiz non manca nulla: è anche un reazionario clericale famoso per le sue battaglie contro la legislazione sull’aborto, che piaceranno particolarmente all’elettorato femminile grillino.  Ricordiamo che il M5s nell’ultima legislatura europea è stato con i parlamentari dell’Ukip di Farage, promotore della Brexit, acerrimo nemico della Unione europea e di estrema destra. Ora che Farage ha ottenuto il suo obiettivo, lei va a cercare i suoi partner nell’estrema destra europea in aperta concorrenza con Salvini. Bella gara…

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UNA PAGINA VERGOGNOSA E DISUMANA

 “Ringraziamo chi, finalmente, ha contribuito a chiudere una pagina vergognosa e disumana della politica europea – ha dichiarato il moderatore della Tavola valdese Eugenio Bernardini a commento della soluzione al caso Sea-Watch concretizzatasi nella notte fra i vertici del governo -. Siamo felici di dare il nostro contributo e ci occuperemo di queste persone riconoscendo la loro dignità, come abbiamo sempre continuato a fare con tutti, anche con tanti italiani, di cui noi ci occupiamo quotidianamente, come in generale le chiese cristiane in Europa fanno per tutti. La nostra priorità è aiutare chi è nel bisogno e nella sofferenza, tutto il resto viene dopo”.

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USCITO IL N. 33 DI “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI

per scaricare il pdf clicca qui.

Sommario
buon anno
4. roberto fieschi, previsioni no, un auspicio sì
res pubblica
6. andrea maestri, un decretino per creare insicurezza
7. legiferare in modo razzista
10. leoluca orlando, le ragioni della disobbedienza
10. riccardo mastrorillo, la spregiudicatezza dell’inciviltà
12. matteo salvini, qui lo dico e qui lo nego, ovvero la coerenza di un ministro-pagliaccio
12. “possibile”, flagrante violazione dei diritti umani
13. norberto bobbio, cos’è la disobbedienza civile
la biscondola
17. paolo bagnoli, umiliare il parlamento
nota quacchera
19. gianmarco pondrano altavilla, la rivolta di lisistrata
cosmopolis
19. roberto fieschi, un colpo alla sicurezza mondiale
la vita buona
21. valerio pocar, parità di trattamento per tutte le opinioni
lo spaccio delle idee
23. paolo ragazzi, democrazia e suffragio universale
29. comitato di direzione
30-31. hanno collaborato
17-18. bêtise

le notizie e le non notizie del Corrierone (con una premessa di “Senza bavaglio”)

di ivo caizzi

Premessa di “Senza bavaglio”

Il corrispondente del Corriere della Sera da Bruxelles, Ivo Caizzi, ha sollevato il problema fondamentale dell’attendibilità dell’informazione partendo dalla copertura della trattativa tra Unione Europea e Italia sulla manovra di bilancio per il 2019. Con una richiesta (che riportiamo qui sotto) di chiarimenti sindacali al Comitato di Redazione e per conoscenza a tutti ai colleghi, richiama il rispetto dei principi tradizionali del Corriere come simbolo italiano dell’informazione indipendente di qualità, in un contesto, come quello attuale italiano, dove gli interessi di parte sembrano troppo spesso prevalere sul valore intrinseco delle notizie.

Va ricordato che testate come il New York Times, il Washington Post o l’Economist, hanno dimostrato l’importanza di investire sull’attendibilità e sulla qualità dell’informazione, e quindi sull’autorevolezza e sulla professionalità dei giornalisti, anche per vendere più copie, nonostante la crisi che ha colpito il settore dei media.

Il giornalismo attendibile e di qualità, come la cronaca locale basata su notizie certe e verificabili facilmente dai lettori, che non si trovano quasi mai gratis sul web, si dimostrano, già da tempo, una soluzione efficace per il rilancio dei media.

Senza Bavaglio
twitter @sbavaglio

Ecco il messaggio inviato da Ivo Caizzi al Comitato di Redazione e a tutti i giornalisti del Corriere della sera

Cari colleghi del Cdr del Corriere
p.c. alla Redazione e alla Direzione

Nella solita massima trasparenza interna, chiedo al Comitato di redazione – in base al suo dovere di tutela dell’attendibilità e dell’indipendenza del Corriere e dei suoi giornalisti – di verificare e valutare il comportamento del direttore Luciano Fontana nella copertura della trattativa tra Unione europea e Italia sulla manovra di bilancio 2019,  in relazione a quanto documentalmente provato con 5 allegati.

Inizio dall’1 novembre scorso, quando Fontana apriva il giornale titolando in prima pagina su una “procedura d’infrazione” Ue contro l’Italia (foto 1) inesistente, oltre che tecnicamente impossibile, in quella data. In trenta anni non ricordo un’altra “notizia che non c’è” simile in quella collocazione sul Corriere. Anche perché Fontana potrebbe aver dato il massimo risalto possibile a quello “scoop” pur sapendo che non si era mai arrivati nemmeno alla fase iniziale della proposta tecnica dei commissari Ue. Aggiungeva, infatti, in piccolo in prima: “a meno di cambiamenti di rotta sostanziali”. In pratica si strilla nel titolo “L’ITALIA PERDERA’” e si infila tra le righe “se non vince o pareggia”. In questo modo si potrebbero fare “scoop” simili in serie: “IL PREMIER CADRA’, se non resterà in sella”, “L’IMPUTATO SARA’ CONDANNATO, se non verrà assolto”, “QUEL PRETE SARA’ BEATIFICATO, se non è un pedofilo”, “TIZIO MORIRA’, se non vivrà”.
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SALVIAMO LA DEMOCRAZIA PRIMA CHE DIVENTI SOLO UNA CHIACCHIERA IN RETE

di Massimo Cacciari

Lo svuotamento del Parlamento dai suoi poteri è il culmine di una crisi devastante che investe tutto l’Occidente. Ed è un fenomeno che va molto oltre i Salvini o i Di Maio ed è iniziato 30 anni fa.

Che avranno pensato adolescenti e giovani assistendo allo spettacolo del Parlamento alle prese con la legge finanziaria? Sapranno distinguere tra protesta e cause della stessa, tra responsabilità della maggioranza e opposizione? E ammettendo che avessero sufficiente memoria storica lo potrebbero effettivamente? O non siamo all’ultimo atto di una lunga, per certi versi drammatica e per altri vergognosa, vicenda?

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VENDITORI DI ALMANACCHI

Di Maio  dichiara di volerne ospitare 7 (donne e bambini senza padri  fratelli e nonni?), Salvini forse per allergia al 49 (tanti, come i milioni  che la Lega Ladrona ha truffato allo Stato, sono gli interessati al salvataggio),  zero non senza aggiungere “decido io”. Conte dopo l’esortazione del Papa 16 (con papà e fratelli e nonni?). Tre numeri da giocare al Lotto: 7,16,0. Più in concreto ciascuno dei due vice parla ai suoi elettori e si tiene la sua parte di contratto.  Mentre il vice dei due dà i numeri

DOVERE CIVILE

La c.d. “ribellione”dei sindaci al decreto sicurezza che trasforma arbitrariamente e in violazione  di principi e norme internazionali e interne di rango costituzionale  decine di migliaia di immigrati regolari e con permesso di soggiorno in clandestini, creando gravi condizioni di insicurezza urbana e sovraccaricando le forze dell’ordine, è strumento legittimo di buona e ordinata amministrazione addirittura doverosa, oltre ad obbedire a elementari e imprescindibili valori umanitari in favore di soggetti arbitrariamente privati della protezione umanitaria loro concessa.

piangi, pagliaccio

«Io invito, al di là del partito, qualunque amministratore locale a seguire la sua coscienza e se ritiene sbagliata questa legge non applicarla». Matteo Salvini pronunciò queste parole a maggio del 2016 durante un comizio a Bari, parlando della legge Cirinnà sulle Unioni Civili voluta dal governo di centrosinistra. In quell’occasione il vicepremier, citando Don Milani e la sua obiezione di coscienza contro il servizio militare, espresse un concetto molto semplice: “Se una legge è sbagliata si può disapplicare”.

“Invito tutti i sindaci di qualunque parte politica a non applicare la legge”.

Un concetto espresso anche durante un intervento radiofonico su Radio Padania: “Scimmiottare matrimoni o addirittura figli o adozioni non fa parte del futuro del progresso. Senza dimenticare che queste unioni sono l’anticamera delle adozioni gay. Motivo per cui chiederò come Lega a tutti i sindaci e amministratori locali di disobbedire a quella che è una legge sbagliata”.

LA LEGGE DI BILANCIO

(dopo il caso della riforma costituzionale torna la violazione dell’art. 72 della Costituzione)

di andrea pertici*

Giungerà ad approvazione domani 30 dicembe la legge di bilancio per il 2019. Se questo non avvenisse si andrebbe in esercizio provvisorio, con sicure ripercussioni negative sull’economia.

Per raggiungere questo obiettivo, il Governo Conte, come i precedenti, metterà la fiducia sul maxi-emendamento che ha presentato pochi giorni fa.

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LA MANOVRA BELLA

“La manovra non è modificabile per evitare l’esercizio provvisorio” ma cambierà. Lo dice oltre a Di Maio anche Conte sulla tassazione del terzo settore. Cascando dalle nuvole come se non fossero loro ad averla prodotta. Come nel caso del condono agli abusivi esercenti attività sanitarie il tutto dà un segno evidente di impreparazione approssimazione e obiettiva incompetenza. Anche di leggerezza di chi tirando un sasso messogli in mano da altri ritira la mano o finge di ritirarla. Qua le comiche porteranno (nella migliore delle ipotesi e senza che nessuno abbia capito e inteso come Di Maio cambierebbe la norma che penalizza il terzo settore, anche perché verosimilmente anche lui non lo sa) ad applicare la normativa penalizzante per qualche temo (giorni, mesi,anni?) in attesa della grande riforma che il buon vice dei due vice definirà al cronista che lo fa “dichiarare ” in mezzo alla strada, ancora una volta violentando lingua e buon senso, “bella”. Come la manovra tanto nella prima che nella seconda edizione.

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