STATI GENERALI DEL LIBERALISMO

STATI GENERALI DEL LIBERALISMO 2023

Saluti e presentazione Enzo Marzo
(Presidente della Fondazione Critica liberale)

Quarta edizione del “Premio Critica liberale sulla Libertà”
Il premio sulla Libertà di quest’anno è stato assegnato al   
MOVIMENTO DELLE DONNE IRANIANE
“DONNA, VITA, LIBERTÀ”

La motivazione è a cura di Francesca Canino
Il Premio è stato consegnato a Farian Sabahi
(Ricercatrice senior in Storia contemporanea presso l’Università dell’Insubria)

Inoltre la Fondazione ha indicato, con una MENZIONE SPECIALE, chi si è distinto per il suo accanimento contro le libertà e i diritti civili
Il Premio è stato assegnato a CATERINA CHINNICI 
simbolo dei trasformisti italiani

Archivio liberale sul Divorzio in Italia
ILLUSTRAZIONE DEL PROGETTO E NOTIZIE
SULLA CONSISTENZA DEL FONDO ARCHIVISTICO
Franco Caramazza (Vice Presidente Fondazione Critica liberale)

“CAMBIAMO ROTTA ALL’EUROPA”
DALL’EUROPA DEI GOVERNI ALL’EUROPA DEI CITTADINI 
ALL’INTERNO DELL’UE UN’AREA DI PAESI UNITI IN UNO STATO FEDERALE
 

Lectio Magistralis: Pier Virgilio Dastoli
Relazione: Giovanni Vetritto (direttore di “Stati uniti d’Europa”)

ne discutono:
Pietro Paganini (analista e divulgatore di economia e geopolitica)
Niccolò Rinaldi (Presidente Repubblicani Europei)
Benedetta Scuderi (co-portavoce dei Giovani Verdi Europei)
Sir Graham Watson  (già Presidente dell’ALDE)

interventi:
Carla Corsetti
(segretaria nazionale di Democrazia atea)
Luigi Tardella
Romano Boni

modera: Riccardo Mastrorillo

L’EVENTO È STATO REGISTRATO DA RADIO RADICALE 
 

PROPOSTA: CAMBIAMO ROTTA ALL’EUROPA – DALL’EUROPA DEI GOVERNI ALL’EUROPA DEI CITTADINI – ALL’INTERNO DELL’UE UN’AREA DI PAESI UNITI IN UNO STATO FEDERALE

Pier Virgilio Dastoli – Enzo Marzo

HANNO ADERITO: Massimo Alberizzi, Ruby Ellen Berolo, Romano Boni, Antonella Braga, Antonio Caputo, Franco Caramazza, Augusto Cerri, Emiro Endrighi, Rosalia Garzitto, Maria Mantello, Riccardo Mastrorillo, Antonio Padoa Schioppa, Gianfranco Pasquino, Pierfrancesco Pierangelini, Paolo Ridola, Niccolò Rinaldi, Ruggero Rondinella, David Ruffini, Francesco Torrigiani, Nicola Vallinoto, Pasquale Verginelli, Giovanni Vetritto

QUI IL LINK PER SCARICARE IL PDF DELLA PROPOSTA “CAMBIAMO ROTTA ALL’EUROPA”

di comitato di associazioni, cittadine e cittadini per uno stato federale europeo

PREMESSA

I nazionalismi nel ‘900 hanno provocato indicibili tragedie, facendo precipitare l’umanità nel suo punto più basso.
Il fanatismo e l’egoismo scaturiti nello spazio geopolitico europeo a causa di quello che Einaudi giudicava «l’immondo idolo dello stato sovrano» hanno portato per due volte gli stati europei a distruggersi tra di loro, con milioni di morti e l’annientamento di ogni etica pubblica e privata.
Da questa constatazione, recuperando i valori fondamentali della critica e della libertà per tutti, alcuni spiriti illustri concepirono il disegno necessario, ancor prima che ideale, dell’unità europea.
E le istituzioni di quella che è divenuta l’attuale Unione Europea nacquero, alla fine del secondo conflitto mondiale, da uno sforzo di cooperazione e di rinuncia parziale a un bruto perseguimento dell’interesse nazionale.
L’accordo fu perseguito dalle componenti più avanzate delle tre grandi tradizioni di cultura politica del continente, liberalismo cosmopolita, socialismo internazionalista e popolarismo universalista.
La formazione dell’Europa unita e federale è stata però lentissima, mai realizzata pienamente e poi sostanzialmente abbandonata con il prevalere degli interessi nazionali e in anni recenti di fatto travisata, con la riduzione dell’idea dell’unità europea a semplice conglomerato di stati rappresentati dai loro governi.
Gli Stati Uniti d’Europa devono essere ben altra cosa: il riconoscimento di una comune identità fondata storicamente sui valori nati e cresciuti in seno ai paesi europei, ben rappresentati dalla divisa della libertà, dell’uguaglianza e della fratellanza, che hanno fatto del popolo europeo l’antesignano di modelli di vita fondati sui diritti dei viventi e sulla creazione e distribuzione di un benessere che non ha storicamente uguale.
In Europa è sorta una nuova cultura politica: l’ambientalismo, che ha richiamato le “culture classiche” ad una cosciente responsabilità nei confronti del Pianeta e delle generazioni future. Continua la lettura di PROPOSTA: CAMBIAMO ROTTA ALL’EUROPA – DALL’EUROPA DEI GOVERNI ALL’EUROPA DEI CITTADINI – ALL’INTERNO DELL’UE UN’AREA DI PAESI UNITI IN UNO STATO FEDERALE

USCITO IL N.135 DEL “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI e anche su ilfattoquotidiano.it

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e anche su www.ilfattoquotidiano.it –i veri riformisti si cerchino un altro nome: questo non significa più nulla

Sommario
editoriale
3. enzo marzo, riforma vo’ cercando, ch’è sì cara…
editoriale – la biscondola
5. paolo bagnoli, allende, socialista, liberale, nonviolento
editoriale
6. riccardo mastrorillo, la vestale della lotta ai monopoli
la vita buona
7. valerio pocar, fisco, corbellerie e iniquità
astrolabio
9. angelo perrone, riapre la scuola, tra eterne delusioni e nuove speranze
xx settembre – l’osservatore laico
12. elio rindone, abbiamo scoperto l’america?
16. attilio tempestini, la parità non significa sempre uguaglianza (e libertà)
18. 1° report dei sopravvissuti agli abusi sessuali del clero italiano, a cura della rete l’abuso – francesco zanardi
24. rete l’abuso
26. comitato di direzione
26. hanno collaborato
in vetrina
29. contro la secessione dei ricchi. autonomie regionali e unità nazionale, gianfranco viesti
4. bêtise d’oro
4. orsinate

20 settembre festa dell’unità italiana e della laicità!

di maria mantello

La Breccia della laicità compie oggi 153 anni

Nella ricorrenza del 20 settembre, penso sempre al grande sindaco di Roma Ernesto Nathan che ben chiara aveva la svolta progressista impressa alla storia dalla Breccia di Porta Pia. Nel suo discorso di insediamento in Campidoglio il 2 dicembre 1907 affermava «Noi guardiamo all’avvenire. Noi guardiamo attraverso la breccia di Porta Pia», prospettando un programma di radicale rinnovamento (che avrebbe realizzato) per l’emancipazione individuale e sociale all’insegna della libertà e giustizia.

A quel nuovo patto di cittadinanza democratica apriva la Breccia della laicità. Con la caduta del papa re, si affermava la libertà dell’Italia, dell’Europa, del mondo dall’universalismo cattolico. Non era solo Roma a essere liberata. E Nathan non mancava di ricordarlo in occasione delle celebrazioni istituzionali del 20 settembre: «Per la breccia di Porta Pia entrò il pensiero civile e umano, la libertà di coscienza, abbattendo per sempre la muraglia di una Bastiglia morale: il potere temporale dei papi. Nel suo alto significato filosofico e universale questa è la festa del popolo per i popoli».

Quale rappresentante delle istituzioni pronuncerebbe analoghe parole oggi?

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I trattati di Lisbona e la costituzione europea

di pier virgilio dastoli

Dopo oltre un anno di complicate trattative condotte al riparo dai riflettori e della società civile con
la sola collaborazione degli assistenti dei gruppi politici, i relatori della Commissione Affari
Costituzionali del Parlamento europeo hanno infine presentato prima alla stampa il 13 settembre e
poi hanno depositato in Commissione un corposo rapporto sulla revisione del Trattato di Lisbona (o
meglio: dei trattati di Lisbona essendo stati suddivisi dai governi nel Trattato sull’Unione europea e
nel Trattato sul suo funzionamento) entrato in vigore nel dicembre 2009 insieme alla Carta dei
diritti fondamentali.

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UN GOVERNO FEROCE E DISUMANO

Una sorta di garanzia finanziaria, la cifra di quasi 5mila euro, prevista affinché i migranti possano evitare di essere internati nel Centro di Permanenza e accoglienza: nuova disposizione tramite un decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Fa impressione il come. Burocratese puro.
Un deposito finanziario di quasi 5.000 euro da parte dei richiedenti asilo che desiderano evitare di essere detenuti in un Centro di accoglienza durante l’esame del loro ricorso contro il rifiuto della loro domanda.

La somma di 4.938 euro garantirà al migrante, per un massimo di 4 settimane di trattenimento “la disponibilità di un alloggio adeguato sul territorio nazionale, i fondi necessari per un eventuale rimpatrio e mezzi minimi per il sostentamento”.
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Una strada per Berlusconi?

di vittorio coletti
Si possono capire quelli di Portofino. Desiderano intitolare le loro strade ai paperoni del mondo, in segno di gratitudine per il contributo che hanno dato alla crescita del valore immobiliare delle loro case. Basta che siano morti da almeno dieci anni e possono offrigli il nome di un caruggio, memori delle loro palanche. Ma ha fatto male il prefetto di Genova a concedere loro di intitolare una strada a Silvio Berlusconi, morto troppo fresco per salire agli onori toponomastici, visto che la legge non consente titolazioni di vie e luoghi pubblici a chi non è morto da almeno dieci anni, salvo deroga del prefetto ”per casi eccezionali, quando si tratti di persone che abbiano benemeritato della nazione” (legge 1188 del 1927). E qui sta il punto. Berlusconi ha “ben meritato della nazione” (non, si badi, di Portofino)? Alcuni milioni di italiani, che sono sicuro di rappresentare, ne dubitano e sono inclini a pensare che il Defunto abbia fatto più male che bene al nostro Paese, specie se si considera il bene che poteva fargli e che invece non gli ha fatto. Questi italiani hanno disapprovato le sue scelte politiche, hanno detestato il suo stile, lo sdoganamento della destra fascistoide, il fastidio per quella davvero liberale, l’abbassamento brutale del linguaggio politico.

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QUEL RAMO DI COMO IN MANO ALLA MAFIA E ALLA BUROCRAZIA

di tebaldo di navarra

La notizia che Clooney vende la sua villa a Laglio sul Lago di Como potrebbe essere confinata nel pettegolezzo dei rotocalchi. Invece, per  gli oriundi e soprattutto per gli stranieri che hanno la seconda casa in Italia, è una cosa seria. Burocrazia e fisco non solo sono esosi ma non sempre chiari fino ad arrivare al paradosso  di Roberto Benigni e Massimo Troisi che alla fine della scena mandano la parolaccia liberatoria al gabelliere. L’Italia dovrebbe avere  – da Paese della Unione europea – un livello di civiltà nelle relazioni umane in generale dando servizi pubblici e chiedendo una equa contropartita agli utenti. Invece non è così. La previdenza e il servizio sanitario pubblico  sono a dei livelli così bassi che il contribuente dovrebbe chiedere molti soldi indietro delle tasse pagate. George Clooney è un noto attore che ha valorizzato il turismo nell’area del Lago di Como dove l’ambiente e la bellezza creano una cornice di sogno. Eppure  non c’è corrispondenza  tra il bello della natura e il brutto della cosa pubblica a prescindere dai colori politici che si alternano nelle amministrazioni locali e al governo.

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SEMEL STALIN, SEMPER STALIN

D’Alema è proprio un uomo coerente. Adesso, in un attacco di nostalgia, ha sentenziato che la “Russia e Cina si battono per un mondo più giusto”. Siamo al livello di Rizzo. Un mondo più giusto, per il nostalgico comunista, è fatto di regimi totalitari, meglio se un po’ imperialisti, senza democrazia, senza libertà politiche e civili, di stampa, di religione, e così via. Magari poverissimi.

Ma perché i suoi beniamini sono solo Putin e Xi Jinping? È grave che si sia dimenticato di Kim Jong-Un e Ali Khamenei. Senza dire di Tamim bin Hamad o dell’apprendista Erdoğan.

D’Alema non è solo un vecchio comunista preistorico, rappresenta l’ideal-tipo del comunista “italiano”, più precisamente togliattiano, quello che ancora ora sa scegliere il momento giusto per portare acqua con le orecchie alla Destra.

la Lepre marzolina – sabato 23 settembre 2023

 

LA PANCIA GRILLINA

Grillo, anche nei suoi momenti di grazia e di disgrazia non ci ha fatto né ridere né piangere. Oggi, stipendiato lautamente dal suo Movimento e riconoscente al nuovo Capo, mostra particolare acrimonia e nessun senso critico. A dirla tutta, nei suoi sbandamenti fa persino un po’ pena. Come non ricordare che si deve proprio a lui l’elezione alla Camera del fondatore di un partito a destra dell’estrema destra? Così, mentre i suoi fans dileggiano il “comico” Zelensky, il comico nostrano, invece di fare opposizione alla maggioranza di  governo, si dedica ad attaccare il Pd della Schlein. Forse immagina nuove sue alleanze  con Salvini a cui regalò il venti per cento dei propri voti e l’appoggio alle “porcate” più nefaste? Ah! Se ripenso all’indimenticabile elezione di Marcello Foa come Presidente della Rai…

Purtroppo non si può mai cancellare il peccato originale, quello slogan – “non esiste né la Destra né la Sinistra” – espressione della “pancia” del destrorso opportunista. E in questo il M5s non è stato, e non è, secondo a nessuno. Il povero Mimmo De Masi (Dio…quanta ingenuità da accademico dilettante in politica) pensò di potersi inventare un Labour party in un paio di mesi pre-elettorali, partendo da dirigenti e ideali intimamente di destra. E così una forza che nella passata legislatura ha visto centinaia di suoi parlamentari emigrare verso lidi lontani ed è così entrata nella storia per aver realizzato il primo “trasformismo di massa”, ora campa alla giornata cercando di accattonare voti a destra e a manca. E non ha appreso proprio nulla dalle sue stesse vicende, visto che persino dopo la rivoluzione laburista ha mostrato di continuare a rubare voti democratici. Come nella Regione Lazio dove il Gruppo di Consiglieri “neolaburisti”, per la metà, si è trasferito di corsa a Forza Italia, ovvero là dove porta la “pancia” e la fame di potere. Intanto – si sa – la Destra “non esiste”, però pur non esistendo acchiappa opportunisti, e governa. Anche grazie ad elettori che non apprendono dall’esperienza e continuano a farsi truffare.

confusione 5 stelle

in Europa votano per aumentare i parlamentari, dopo che in Italia li hanno ridotti

di riccardo mastrorillo

Il 12 settembre il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione per aumentare il numero dei Parlamentari, che passeranno, in vista delle elezioni europee del 2024 da 705 a 716, in applicazione dell’articolo 14, paragrafo 2, TUE, sono stati considerati i seguenti principi: il numero totale dei seggi al Parlamento europeo non può essere superiore a 750, più il presidente; Continua la lettura di confusione 5 stelle

USCITO IL N.134 DEL “NONMOLLARE” – SCARICABILE GRATIS QUI E ANCHE SU ILFATTOQUOTIDIANO.IT

per scaricare il pdf del “NONMOLLARE” clicca qui
e anche su www.ilfattoquotidiano.it – proposta al governo: una tassa sulle panzane dei politici. si prevede un autunno caldo

Sommario
la perla
3. piero gobetti, il militare
la biscondola
5. paolo bagnoli, un autunno freddo e grigio
cronache da palazzo
7. riccardo mastrorillo, la tassazione sulle “extraballe”
res publica
9. angelo perrone, vannacci, la libertà d’espressione e lo stato
11. antonio caputo, il razzismo del generale
l’osservatore laico
12. raffaello morelli, trappole per il cittadino nell’8xmille
14. attilio tempestini, le croci sulle vette
gli stati uniti d’europa
15. raffaello morelli – pietro paganini, per un programma liberale alle elezioni ue 2024
cosmopolis
18. roberto fieschi, la lunga storia di un conflitto insanabile
lo spaccio delle idee
21. antonio pileggi, lavoro, lavoro povero e costituzione
26. comitato di direzione
26. hanno collaborato
8. bêtise d’oro
8. orsinate: totalitarismi di tutto il mondo unitevi!
11-13-17. bêtise